Grazie per avermi salvato

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pov camila ( giovane )
sono in tenta a pettinarmi i capelli davanti alla specchio, quando d'un tratto sento la porta aprirsi leggermente, è caled - so che sei malinconica, non pretendo di sapere il perché; ma sono passato per darti una cosa, avevo intenzione di conservarlo per il ballo del nostro fidanzato di settimana prossima ma ho pensato che stasera...- dice appoggiandosi sul mobile in parte a me - oh mio dio - dico quando apre il cofanetto contenente una collana argento con un diamante blu in mezzo a forma di cuore - lo potresti considerare una somma dei sentimenti che provo per te - lo prende delicatamente e lo appoggia lentamente sul mio collo legandolo dietro - 56 carati per l'esattezza, lo indossò luigi sedicesimo e lo chiamarono il cuore dell'oceano - è prodigioso - sussurro io - beh è da reali- dice abbassandosi appoggiando il gomito sul mobiletto -... e noi siamo reali camila... sai non c'è nulla che io non possa darti, non c'è nulla che io ti neghi, se tu non negassi me...oh aprimi il tuo cuore camila - dice guardandomi negli occhi.

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è da poco passato mezzogiorno e sto passeggiando con la signorina jauregui sul ponte della nave - vivo per conto mio da quando avevo 12 anni, da quando sono morti i miei genitori, non avevo fratelli o sorelle o parenti stretti in quella parte di paese, così ho deciso di andarmene, non ci sono tornata mai più...potrei essere definita una piuma nel vento- dice ridendo leggermente - bene camila abbiamo camminato per circa un miglio avanti e indietro su per questo ponte, abbiamo parlato e stra parlato del tempo e di come sono cresciuta io, ma immagino che non è venuta qui per parlare di questo, dico bene - dice guardandomi - signorina jauregui...- inizio io - mi chiami lauren - lauren, voglio ringraziarla per quello che ha fatto, non solo per avermi salvata ma anche per il suo silenzio riguardo l'accaduto -di niente- mi sorride leggermente.

Continuamo a camminare in silenzio- lo so a cosa sta pensando, povera ragazzina ricca che ne sa lei della miseria - dico voltandomi - no, non sto affatto pensando a quello...stavo pensando a cosa è accaduto a questa ragazza per arrivare a credere che non esiste via d'uscita - io... praticamente tutto, l'intero mondo in cui vivo e tutta la gente che ne fa parte e la mia vita che si tuffa in avanti ed io che non sono capace di fermarla - dico mostrandole l'anello di fidanzamento - dio guarda che razza di coso, sarebbe andata subito a fondo se si fosse buttata in acqua - dice provocando una leggera risata da parte mia - mi sento come se stessi in una stanza affollata gridando ad alta voce senza che nessuno alzi nemmeno lo sguardo - sospiro - lo ama? - come ha detto ? - chiedo stupita - lo ama questo uomo oppure no ? - lei è molto maleducata non dovrebbe pormela una domanda simile - beh è una domanda semplicissima - rido istericamente-questa conversazione è inopportuna - non può semplicemente rispondere alla domanda - dice lei ridendo,

"ma chi ti credi di essere " penso sconvolta

- è assurdo lei non conosce me, io non conosco lei e questa conversazione non sta avendo luogo, lei è maleducata, rozza e presuntuosa, adesso me ne vado, signorina jauregui, è stato un piacere - dico stringendole la mano - l'ho cercata per rigraziarla ed ora che l'ho trovata - e anche insultata - conclude lei divertita - beh se lo è meritato - dico continuando a stringerle la mano, lei abbassa lo sguardo sulle nostre mani facendo una smorfia ironica- credevo che se ne stesse andando - infatti...lei è così irritante - dico voltandomi - ahahah - ride leggermente - un momento non sono io a dovermene andare, questo è il mio settore, se ne vada lei - punto il dito verso la poppa - guarda, guarda e adesso chi sarebbe la maleducata? - la guardo stupita - cos'è questo inutile oggetto che porta con sé - dico prendendole un quaderno che teneva sotto il braccio iniziando a sfogliarlo - allora cos'è un artista o cos'altro ? - noto che è pieno di disegni - beh questi sono piuttosto belli - mi soffermo su alcuni, sedendomi sopra delle sdraio presenti sul ponte - lauren sono davvero ammirevoli - non hanno riscosso molto successo nella vecchia Parigi - Parigi? - chiedo meravigliata mentre lei annuisce -beh viaggia parecchio per essere povera... cioè voglio dire una persona con mezzi limitati - avanti una poveraccia lo dica pure - la guardo negli occhi perdendomi in essi, sono davvero molto belli; punto di nuovo lo sguardo sui disegni continuando ad osservarli, arrivo alla fine dove sono raffigurate ragazze nude; vedo che si passa una mano tra i capelli - bene, bene bene, guarda un po' , e sono stati fatti dal vivo ? - chiedo stupita - questa è una delle cose interessanti di Parigi, molte ragazze sono disposte a spogliarsi - questa donna le piaceva, l'ha disegnata parecchie volte - beh aveva delle mani bellissime, vede - dice indicandomi il ritratto - secondo me ha avuto una storia d'amore con lei - no no, solo con le sue mani, era una prostituta con una gamba sola - mi sorride - oh ... - però aveva il senso dell'umorismo - beh lei ha un dono lauren, sente l'anima delle persone - sento lei - mi guarda - eh quindi ? - chiedo sorridendo - non si sarebbe buttata- .

my heart will go on (camren) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora