Timore

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Quanto Tonks rimase incinta, non potei fare a meno di provare una gioia irrefrenabile. L'abbracciai forte e le baciai la pancia, lievemente grande.

Ero talmente felice che mi ero dimenticato tutto: in quel momento c'eravamo solo io, Tonks e il bambino. Niente problemi o pericoli, come un 'e vissero felici e contenti' delle fiabe.

Bastò qualche ora. Quella stessa notte, prima di addormentarmi. Ero stanco: l'entusiasmo era svanito. Mi ricordai chi ero. Fu come se mi crollasse addosso tutto il Ministero.

E se mio figlio, o mia figlia, fosse stato un lupo mannaro come me?Avrei completamente rovinato la vita al bambino.

Un conto era avere un lupo mannaro per genitore, un conto era esserlo. E Tonks?Avrebbe vissuto come mia madre...? A badare un figlio che poteva ucciderla?Cosa avremmo fatto?L'avremmo rinchiuso in una stanza per quella notte al mese, come avevano fatto i suoi genitori?

Lui sapeva badare a se stesso ormai, non era un peso troppo pesante per Tonks. Ma il bambino poteva esserlo come lui lo era stato per la sua povera madre.

Si alzò dal letto, i piedi nudi sul pavimento freddo. Quello di cui aveva voglia era una missione (suicida) per l'Ordine della Fenice... se non fosse per il fatto che era notte e aveva promesso a Molly che non si sarebbe più offerto volontario per missioni come quelle. Andó verso la cucina.

Le persone che più potevano capirlo erano morte... James... Sirius...

La soluzione gli balenó in testa come fosse un fulmine a ciel sereno. Harry.

Sapeva con certezza che lui, Ron ed Hermione non erano andati ad Hogwarts per il loro ultimo anno, a causa del controllo di Voldemort sulla scuola.

E c'era solo un posto dove Harry poteva trovarsi d'inverno.

Si vestì silenziosamente ed uscì proprio sulla soglia di casa. Se si fosse Smaterializzato in cucina forse qualcuno avrebbe potuto sentire il 'pop' che procurava.

Il sole era sorto da poco. Si Materializzó proprio sulla soglia del numero 12 di Grimmauld Place.

Con un gesto silenzioso aprì la maniglia scricchiolante, oltrepassando gli incantesimi di Moody.

Harry, Ron ed Hermione, infatti, erano lì. In cucina, Remus ne poteva sentire le voci stanche.

Aspettó un po', evidentemente non l'avevano sentito entrare, poi andò in cucina.

Non dimenticò mai la reazione di Harry, la frustrazione e il disgusto nel suo sguardo. La volontà di Hermione di difenderlo, e lo sguardo confuso di Ronald, indeciso a chi dar ragione.

Dapprima arrabbiato ed innervosito, mi diressi ai Tre Manici di Scopa.

Quattro birre dopo, la sua rabbia divenne frustrazione: Harry aveva ragione. Tornó subito da Ninfadora.

Si scusó, piangendo ed abbracciandola, e lei lo perdonó.

James e Lily erano morti per proteggere Harry.

Lui e Ninfadora avrebbero fatto di tutto per proteggere il loro bambino.



Tonks e LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora