Mi svegliai presto quella mattina, e fui confusa quando non trovai Remus accanto a me. Non era notte di luna piena... Eppure non ero troppo nervosa: andai in cucina e mi preparai un té. Mi fidavo di Remus, sarebbe tornato: ne ero certa.
'Una persona non può sparire così, come se non fosse mai esistita'. Era una frase che echeggiava nei suoi pensieri da quando era piccola: una volta si era persa in una grande stazione babbana. La polizia fu stupita nel trovarla seduta tranquillamente davanti ad un bar.
Circa mezz'ora dopo, Remus tornó, aprendo la porta con aria un po' disorientata. 'Aveva bevuto?' Si chiese lei.
L'importante è che era tornato. Remus l'abbracció forte, mettendosi a piangere e chiedendo umilmente scusa. Remus si era sentito egoista.
Bació la pancia di Ninfadora, come in segno di scusa anche al figlio.
Quel che seguì era un tranquillo scambio di abbracci, Remus che toccava affettuosamente i capelli di Tonks: gli tremavano le mani; probabilmente le teneva impegnate per non farlo notare a Tonks.
Anche se si sentiva un mostro, non gli piaceva mostrarsi debole. Preferiva apparire impassibile. Tutto ciò che 'era', che apprezzava, lo teneva dentro di sé, con la timidezza per lucchetto. Ma ora che Ninfadora ne aveva trovato la chiave, nascosta nel disordine delle emozioni di Remus, lui era come un libro aperto.
Ah, le emozioni di Remus.
È quasi strano vedere come le persone impassibili e timide possano avere tanta confusione nella propria testa. E Tonks non poteva neanche immaginare quanto avesse ragione.
Remus si sentiva un mostro.
Si sentiva egoista per averla sposata.
Amava Tonks più di ogni altra cosa al mondo.
Si sentiva egoista verso suo figlio.
E queste erano solo le principali. Ogni pensiero é come un colore: può avere infinite sfumature.
Se Tonks avesse dato ad ogni persona che conosceva un colore, quello di Remus sarebbe stato il grigio.
Certo, più conosci una persona più é difficile 'etichettarla' con una sola parola, però...
Remus, per lei, era il grigio. Una macchia di colore bianca, su cui però era caduto un po' di nero.
Remus aveva ingrandito il 'problema', ma tutto ciò lo aveva cambiato facendolo diventare la persona gentile e premurosa che era.
Grigio: non era perfetto, ma era bello nella sua imperfezione. Già, Remus era riuscito a trarre vantaggio dai suoi problemi.
Tonks sentiva che non si sarebbe potuta innamorare di una persona migliore.
Il volto appoggiato sull'incavo della sua spalla. Abbracciati l'uno all'altra come un nodo. L'annello che brillava sull'anulare. Tra un po' avrebbero persino avuto un figlio. Un lieve bacio sulle labbra, mentre con la mano sfiorava le cicatrici sul volto di Remus. L'adrenalina che saliva, incoraggiata dall'amore. Poteva sentire il battito accelerato del cuore di Remus sul suo petto.
Ninfadora si fermò solo per sorridere, era tutto troppo bello per essere vero; eppure lo era.
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Tonks e Lupin
FanfictionQuesta é una breve fanfiction (se così si possa definire) su Remus e Tonks, non dal lato di avvenimenti ecc. ma soprattutto sui sentimenti dei personaggi: per me é una specie di esperimento, perché non ho mai scritto qualcosa su Wattpad prima d'ora