Finalmente era suonata l'ultima campanella della giornata, quel venerdì era stato straziante, due ore consecutive di letteratura sono strazianti, soprattutto quando non capivi niente della materia. In più avevano anche deciso di iniziare a fare alcuni test, ero nella merda.
"Cas!" mi sentii chiamare appena varcai la soglia dell'uscita di scuola, era Dylan che stava correndo verso di me, mi distaccai dagli altri per andargli incontro "Ehi!" lo salutai, riprese fiato ed iniziò a parlare, "Che ne dici se ci vediamo oggi pomeriggio?" chiese facendo spuntare una fossetta, "Ma oggi è venerdì non c'è niente da studiare" dissi sorridendo, "Lo so, volevo uscire con te" disse lui grattandosi la nuca.
Forse era un'occasione per conoscerlo meglio, senza i libri di scuola in mezzo quindi sorrisi ed accettai, ci mettemmo d'accordo sull'orario e mi disse che mi veniva a prendere lui a casa, gli lasciai l'indirizzo e lo salutai.
"Ci vediamo dopo" mi fece l'occhiolino e tornai dai miei amici, Harry mi guardava, ma appena incrociai il suo sguardo lo distolse facendo finta di niente, Bethany mi fissava con sguardo malizioso, "Smettila" risi e andammo tutti a mangiare in pizzeria.
Finimmo di pranzare ed io tornai a casa per prepararmi sia fisicamente che mentalmente per l'uscita con Dylan, mi stavo immaginando anche come avrebbe reagito Meg, se fosse stata lì con me mi avrebbe aiutata, non volevo chiedere a Bethany, comunque stava insieme agli altri, non volevo disturbarla.
Appena entrai in casa salutai mia mamma che stava al telefono, andai nella mia camera e aprii l'armadio cercando qualcosa di carino o almeno decente da indossare.
Optai per degli skinny jeans neri e una canottiera grigia, presi una felpa a caso e me la legai sui fianchi, decisi di lasciarmi i capelli sciolti e iniziai a truccarmi mettendo un po' di rimmel sulle ciglia e l'eyeliner nero, infine infilai le converse nere, ero pronta.
Scesi giù per le scale e mi misi seduta sul divano in salotto ad aspettare Dylan, nel frattempo mia madre si sedette accanto a me dopo aver finito di parlare al telefono.
"Perché ti sei cambiata?" chiese sistemandosi sul divano, "Devo uscire" sorrisi facendo il più possibile finta di niente.
"Con Beth?" chiese ancora, "No" dissi, "E con chi?" chiese, "Con un ragazzo" dissi tranquillamente, "Lo conosco?" chiese ancora, "No mamma" dissi e all'improvviso suonò il campanello di casa che mi salvò dall'interrogatorio asfissiante di mia madre, andai ad aprire.
"Ehi" Dylan mi salutò dandomi un bacio sulla guancia, "Ehi" ricambiai.
Era bellissimo, indossava una camicia a quadri rossa e blu con sotto una maglietta a maniche corte bianca, jeans blu e converse dello stesso colore, ne ero rimasta incantata.
"Mamma vado!" la salutai e lei dopo avermi salutato mimò un "Carino" con le labbra, scossi la testa sorridendo ed uscii di casa.
Percorremmo il vialetto di casa e iniziammo a parlare, mi chiese perché mi ero trasferita da Los Angeles a Londra e gli dissi in poche parole che mia madre si doveva sposare con il padre di Louis, ma non dissi nient'altro, non volevo entrare in particolari che magari non gli interessavano nemmeno.
Ci ritrovammo in una caffetteria non troppo lontana dalla nostra scuola e ci mettemmo seduti per prenderci qualcosa da bere.
"Per me un caffè, grazie" dissi alla cameriera che era venuta a prendere le ordinazioni.
"Scommetto che sei una che si prende almeno cinque caffè al giorno" disse Dylan dopo aver ordinato un succo di frutta.
"Cinque no, ma almeno tre si" risi e rise anche lui.
Passammo il pomeriggio a chiacchierare e a ridere come non mai, era davvero molto simpatico e inoltre la sua risata era così contagiosa che non potevo fare altro che seguirlo. Parlammo anche di scuola, anche lui aveva un sacco di problemi con la letteratura inglese, speravo che mi potesse dare una mano, ma dovevo cercare al più presto qualcun altro, potevo provare con Louis, ma conoscendolo non era affidabile.
"Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata?" propose Dylan, "Si" risposi alzandomi per andare a pagare, Dylan mi afferrò per un braccio "Non ti azzardare, offro io" fece spuntare una fossetta.
Dopo vari "No" mi arresi e feci pagare lui, promettendogli che gli avrei offerto qualcosa la prossima volta, uscimmo dalla caffetteria e decidemmo di andare in un parchetto non troppo lontano.
All'improvviso vidi uno scoiattolo e iniziai ad urlare dalla felicità, non erano molto frequenti in quella zona dell'Inghilterra, almeno così mi aveva detto Louis, mi fermai per riuscire ad interagire con quel piccolo esserino che saltellava di qua e di là, era così tenero.
Sentii un click di una macchinetta fotografica, mi girai ed era Dylan che mi stava facendo una foto col suo cellulare, confusa mi avvicinai a lui, "Che hai fatto?" chiesi, "Ti ho fatto una foto perché eri davvero troppo tenera" ammise, "Ma se vuoi la cancello, anche se vorrei tanto metterla come sfondo del telefono" aggiunse, arrossii "La puoi tenere, ma mi vendicherò un giorno" feci una smorfia e iniziai a correre per il parco, Dylan mi seguii.
Stremati ci sedemmo finalmente su una panchina, col fiatone, siccome avevamo corso per quasi tutto il parco giocando come due bambini.
"Non lo facciamo più" dissi riprendendo fiato, Dylan scosse la testa, "Però è stato divertente" sorrise.
Dopo varie chiacchiere restammo in silenzio, era abbastanza imbarazzante, ma non troppo. Ad un certo punto mi prese la mano e iniziò ad accarezzarla con il pollice, mi guardava fisso negli occhi, senza mai distogliere lo sguardo, si avvicina sempre di più e il mio cuore stava iniziando a battere, lo stava per fare.
Dopo pochi secondi le sue labbra erano appoggiate alle mie, ma dopo poco si distaccò.
"Scusami" disse alzandosi dalla panchina, lo afferrai per un braccio e lo feci rimettere seduto, "No" dissi, "E' stato bello" ammisi, lo era stato davvero ed avevo apprezzato un sacco che non mi aveva baciato subito con la lingua, come fanno in genere tutti i ragazzi al primo bacio, invece lui no, lo avevo davvero apprezzato.
Tra baci e carezze ci accorgeremmo che si erano fatte le sei di pomeriggio, io dovevo tornare a casa e anche lui, ci avviammo verso l'uscita del parco e iniziammo a camminare verso casa mia.
"Sono stato bene con te oggi" disse appena arrivammo davanti al vialetto di casa, "Anche io" dissi imbarazzata ripensando a quello che era successo, "Ci sentiamo dopo" disse avvicinandosi per baciarmi, "A dopo" lo salutai ed entrai dentro casa.
Chiusi la porta, mi appoggiai ad essa e sospirai, ero stata bene, davvero tanto bene. Dylan era veramente un ragazzo dolce, era difficile trovarlo in questi tempi, le sue labbra erano così morbide ed era stato fantastico, tutto. Stavo iniziando ad amare quel posto.
Mi trascinai fino in camera mia evitando mia madre, mi distesi sul letto prendendo il pc dalla scrivania e decisi di chiamare Margaret per dirle tutto quello che mi era capitato, lo dovevo raccontare a qualcuno, chi era più adatto della mia migliore amica?
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutte ragazze! Scusate per l'ennesima volta se vi ho fatto aspettare così tanto, ma ho avuto tantissimo da fare. Comunque per farmi perdonare vi ho lasciato due capitoli! Spero che vi piacciano, lasciate un commento qui o scrivetemi su twitter ( @paradviseharry ) per farmi sapere se vi piace come sta proseguendo questa storia.Ci vediamo la prossima settimana con un nuovo capitolo, spero, ma intanto amatemi perché ve ne ho lasciati due!
Vi amo, miao🌹
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Over Again || Harry Styles
RomanceNuova casa, nuova vita, nuova famiglia, un nuovo inizio insomma. Nella vita di Cassie tutto sta per cambiare, un cambiamento radicale direi e lei deve ricominciare tutto daccapo, sarà tutto nuovo e soprattutto sarà tutto molto difficile.