Sfogarsi contro un nemico.

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HARRY'S POV:

Sono le 9:30, Jessica sta ancora riposando.
La lascio dormire e decido di avviarmi verso casa di Liam: I ragazzi mi aspettano li, anche per le prove.
Lascio sull'isola della cucina del latte con dei biscotti affianco, mentre in bagno ho lasciato degli asciugamani per Jessica.
Mi guardo intorno cercando di vedere di non aver dimanticato nulla, dopo poco mi rigiro ed esco.
Decido di andare a piedi oggi.
La giornata è piacevole, indosso solo una giacca lunga a mo di spolverino, nera.
Inoltre andando a piedi ci metto di più e riesco anche a pensare alle parole da dire a Zayn.
Non so da dove iniziare, non so nemmeno se dirgli che la ragazza è a casa mia in questo momento.
Mentre passeggio passo per il parco, faccio la stessa strada che ho percorso con Jessica in macchina.
Mi fermo nel punto in cui Jessica era stata picchiata da Zayn, o meglio dai ragazzi che lo facevano per lui.
Che codardo
Mi ritrovai a pensare.
Dopo pochi minuti sono davanti la casa di Liam, scendo direttamente nel garage, sono sicuro che mi stanno aspettando li.
Infatti l'anta grande è aperta.
Ma dentro non c'è nessuno.
Così comincio ad organizzare tutto io.
Oggi doveva venire anche Josh, il batterista, ma lo abbiamo chiamato per dirgli che non si svolgevano le prove.
Se dobbiamo parlare di un argomento abbastanza delicato, che non riguarda lui, preferiamo non ci sia nessun altro.
I miei pensieri vengono interrotti da Liam che sta scendendo dalla scaletta.
Liam: Hey Harry.
Alzo la testa mentre continuo a montare l'asta del microfono.
Io: Oh, ciao. Gli altri?
Viene verso di me e mi da una mano.
Liam: Sono i soliti, stanno facendo tardi.
Non rispondo, mi alzo e passo all'asta nuova.
Liam: Mi spieghi un attimo che cosa è successo di preciso ieri?
Non appena Liam finisce di parlare, entra Louis accompagnato da Niall.
Louis: Ciao ragazzi!
Niall: Buon giorno, ho portato qualcosa per fare colazione!
Posa sul tavolino che si trova nell'angolo del garage una busta.
Che profumo.
Io:Cosa?
Sorrido.
Louis: Sono cornetti. E ora voi li mangiate con lui perchè per colpa sua ho fatto tardi anche io.
Dice con un tono di rimprovero scherzoso.
Niall: Hey ero indeciso su cosa prendere! C'erano tante di quelle delizie! Avevo bisogno di una mano!
Si finge offeso.
Ridiamo di gusto.
E metre mi dirigo verso la busta Louis mi precede e mi blocca.
Louis: Non credi di doverci prima delle spiegazioni?
Ora? Senza Zayn?
Io: Non so, forse è meglio aspettare Zayn.
Dico abbassando gli occhi.
Louis:Con lui parleremo d'altro, tu intanto spiegaci tutta la storia.
Questa volta ha il viso, il tono e l'espressione seria. E mi poggia la mano sulla spalla.
Sospiro e comincio a raccontare tutto dall'inizio.
Mi guardano quasi increduli, stupiti e orripilati da quello che sto descrivendo.
E' come se loro la vedessero da un altra prospettiva la storia.
Come se loro fossero innocenti, non c'entrassero nulla in tutto questo.
Beh, in un certo senzo per Louis e Liam è cosi, loro non hanno mai fatto del male a Jessica (parlo anche di male psicologico ovviamente)
però sono nel torto comunque, vedevano quello che succedeva, vedevano le sue lacrime, la sua disperazione, ma non intervenivano mai.
Louis: E' un bastardo, oh ma ora che viene qui gliene dico quattro, otto.
Si alza di scatto dalla sedia sulla quale si era seduto poco prima e si tira le maniche della felpa in alto.
Liam: Calma, calma. Non risolviamo nulla facendo cosi, proviamo a vedere come sta. Magari si è pentito. Pargliamoli da amici. Non mettiamolo sotto pressione.
Liam è cosi. Se non ci fosse lui...
È quasi il papà del gruppo, il più premuroso, forse il più maturo e il più dolce di tutti.
È molto attento e fa sempre in modo che non si creino situazioni spiacevoli tra di noi.
Niall: Liam ha ragione, Harry tu che ne pensi?
Rivolge la testa verso di me.
Io: Io? Non lo so, non penso niente. So solo che devo prendermi cura della ragazza, ma non so come.
Dico pensieroso.
Louis mi sorride.
Louis: Cerca di starle vicino, aiutala, parla con lei, impara a conoscerla meglio.
Gesticola.
Niall: Ma attento a non innamorati!
E mi sorride beffardo.
Io: Pf, Niall ma dio mio, pensa a mangiare che è meglio.
Ribatto seccato.
Finalmente arriva Zayn, ha un volto scuro, turbato e il ciuffo biondo che di solito è accuratamente sollevato all'insù, è scompigliato, abbassato, tirato indietro, beh in realtà non si capisce.
Ha una faccia stanca sembra che si sia appena alzato dal letto.
Zayn: Buongiorno.
Dice frettolosamente.
Niall e Louis: Giorno.
Ribattono freddi, io non rispondo proprio.
Liam: Giorno bello!
Sfodera un mega sorriso.
Sta volta però non attacca. Si respira tensione in questa stanza, Zayn ha gli occhi bassi e non dice niente.
Liam: Vogliamo provare?
Cerca di rompere il silenzio.
Ci guardiamo tutti e infine senza dire nulla andiamo dietro le postazioni, Niall prende la chitarra e cominciamo.

~Save Me Tonight~ H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora