Sono sveglia già dalle dieci e mezzo.
Beh, quando ho la possibilità di dormire non me lo faccio ripetere due volte: sono capace di dormire anche fino alle due senza problemi.
In realtà avevo intenzione di restare ancora un pò nel letto, ma poi dato i brontolii del mio stomaco decisi di scendere per mangiare qualcosa.
Pantofole ai piedi, un occhiata allo specchio e...
Toh guarda, un mostro dai capelli schizzati! Bah fa niente.
Scesi con calma le scale e mi avviai verso la cucina.
Ci stavo da pochi giorni ma oramai mi muovevo tranquillamente nella casa di Harry.
Mhh.. no, non ho voglia di biscotti... vediamo se c'è qualcosa nel frigo.
Aprii il frigo e misi la testa dentro per trovare qualcosa di allettante...
Panna e fragole.
Perfetto.
Presi entrambi: La panna in mano e la scatola di fragole in bocca.
Una volta chiuso il frigo con un colpo d'anca poggiai le fragole sul tavolo, aprii la panna e senza far caso a quello che stavo facendo me ne versai una grande quantità in bocca.
Si sono golosa, okay?
Qualcuno si affaccia dalla porta della cucina.
Niall: Hey!
E lui da dove sbuca?
Cerco di nascondere la panna ma resto con la bocca piena e gli occhi sgranati senza dire niente.
Niall: Non cambierai mai eh Jess?
Afferma in modo divertito.
Ingoio la panna di fretta girandomi in modo da dare le spalle a Niall: non riesco a guardarlo in faccia, sono arrossita di botto, mi ero completamente scordata di lui, non avendolo visto mentre scendevo avevo pensato che Harry vedendo la mia reazione ieri non lo avesse più fatto venire.
Dannazione.
Prendo un fazzoletto che era poggiato sul tavolo vicino le fragole e mi pulisco la bocca dai residui di panna, poi, finalmente mi rigiro.
Io: Io... no, non ho preso niente.
Certo che sono stupida.
Niall mi guarda e scoppia a ridere di gusto.
Oh santo cielo, mi mancava la sua risata.
Da quanto tempo non la sentivo...
Questa era diversa da quella degli ultimi tempi: non era cattiva, di scherno... era una risata pulita, cristallina, spensierata. Quella risata che, ammetto, mi mancava.
Quella risata che mi riportò di nuovo indietro nel tempo...
No, stop. Niente flaschback.
Niall: Oh, andiamo ti ho vista con i miei occhi!
Ribatte indicandomi e continuando a sorridere.
Abbasso gli occhi e mi arrendo all'evidenza.
Io: Ehm, okay si. Ma tu da dove sbuchi? Non ho bisogno di un baby sitter, sai?
Assumo un tono freddo, duro. D'altronde lui è sempre una delle cause delle cicatrici sulle mie braccia e sul resto del mio corpo.
Il fatto è che sono una ragazza dal carattere debole.
Non riesco a tenere per molto una posizione sapendo che questa possa danneggiare la persona che ho davanti... cattiva o non.
Ed è per questo che cerco di autoconvincermi che il mio comportamento nei suoi confronti debba essere duro.
Niall: Ma come? Harry non ti ha detto nulla?
Mi chiede tornando serio e poggiando le braccia sui fianchi.
Io: Beh, si.. in realtà si..
Resta la frase in sospeso.
Io: Ma resta il fatto che ho diciotto anni e so badare a me stessa, non sono ferita mortalmente, posso camminare e fare tutto il resto.
Mantengo il suo sguardo.
Improvvisamente i suoi occhi si illuminano e assumono uno sguardo conosciuto.
Lo stesso sguardo che usava quando aveva un idea strana, che di solito, quando eravamo piccoli ci metteva nei guai.
Mi si avvicina ma io impaurita mi sposto violentemente.
Lui non dice niente, anche perchè voleva solo prendere una cosa che era poggiata dietro di me: il barattolo di panna.
La stappa e compie lo stesso gesto che poco fa cercavo di nascondere io.
Io: Oh, andiamo Horan!
Dico in tono di finto rimprovero ricevendo come risposta solo un sorriso sporco di panna.
Dopo poco mi ritrovo sparsa da capo a piedi di zucchero, grasso, insomma di panna.
Ci ritroviamo a correre per la casa: Niall con il barattolo di panna pronto ad essere svuotato sui miei capelli e io con un cuscino preso dal soggiorno che doveva fungere da scudo.
Ci rincorriamo introno al divano, sembriamo dei bambini piccoli e io ero in trappola, prima o poi mi avrebbe presa di nuovo.
Quindi decisi di arrendermi e di tentare la fuga da un angolo del divano.
Ovviamente il tentativo fu inutile.
Niall mi raggiunge, mi fa cadere il cuscino e bloccandomi, mi svuota tutta la bomboletta addosso non curante dei miei lamenti.
"Basta, smettila! Guarda che me la paghi!"
"Oh, noooo! Guarda che schifo stai facendoo!"
"Niall ti prego noo ahahahaah"
Da quanto tempo non scherzavamo cosi.
Ad un certo punto (cosa ovvia) la panna finisce, Niall cerca invano di ricaricare la bomboletta agitandola ma niente.
Lo guardo con uno sguardo sarcastico, come per dire. "aha! Ben ti sta e ora che intenzioni hai!?"
Lascia cadere la bomboletta mollando anche la presa dai miei polsi.
Entrambi ci accasciamo esausti, ridendo, verso il muro.
Faccio una smorfia di dolore.
Dopo tutto, con la corsa e il troppo movimento le ferite bruciavano.
Niall però si accorse di quella smorfia.
Niall: Che succede? Tutto okay?
Io: Sisi, solo che ora devo salire e darmi una ripulita per colpa tua!
Lo rimprovero.
Niall: No, dai, sei così carina ricoperta di panna.
Non ribatto e resto a guardarlo.
Com'è cambiato.
I capelli sono sempre tinti biondi, ma il volto è cambiato.
Prima sembrava un cucciolo indifeso, che arrossiva anche al minimo complimento, un cucciolo impaurito, che aveva ancora paura di quello che poteva succedere...
Ora invece è tutto diverso, è sicuro di se, consapevole che con un solo sorriso riesce ad avere mille ragazze ai suoi piedi.
Non è che non mi vada bene questo suo cambiamento, anzi ne sono felice... insomma non poteva rimanere il ragazzino indifeso che agli insulti degli altri non sapeva come reagire, che abbassava la testa e che subiva tutto facendo silenzio.
Beh un pò come faccio ancora io.
Ma lui ha avuto una compagnia che lo ha aiutato a cambiare.
Niall: Non guardarmi troppo Panice, mi rovini.
Non faccio caso alle sue parole.
Resto come incantata dal suo sorriso.
Ora anche quello è diverso.
Quello però lo preferivo prima...
Tempo fa Niall decise di mettersi l'apparecchio.
Questo perchè non voleva più sentire insulti e voleva sentirsi perfetto in tutto e per tutto.
Anche se secondo me già lo era.
Aveva lo stesso un sorriso stupendo, perfetto, denti diritti o non.
Il suo sorriso, lui, era fantastico lo stesso.
Anzi, prima dell'apparecchio poteva sembrare più...umano.
Qualche difetto lo hanno tutti, è normale no?
No. Per lui no.
Lui, ripeto, era fantastico lo stesso.
Non aveva difetti ai miei occhi.
Le oche troie gli stavano lontano e lui non correva pericoli.
Mi sono sempre preoccupata per lui, avevo sempre avuto paura che qualcuna potesse farlo soffrire.
Ora però sembra contraria la situazione.
Con quei quattro si era guadagnato una buona fama da play boy.
Ho perso molto della sua vita... Questo mi fa male.
Ho lo sguardo perso e vedo la mano di Niall muoversi su e giù davanti i miei occhi.
Mi scuoto quasi come svegliata di colpo.
Io: Oh, si. S..scusa. Vado a lavarmi.
Detto questo mi alzo di fretta, provocando un altra fitta ai fianchi, dove le ferite sembrano ancora fresche.
Sento solo lui da dietro, seduto ancora a terra, dirmi:- Se hai bisgono di una mano con le bende...NIALL'S POV:
Mi mancava scherzare così con lei.
Quanto poteva essere bella quanto rideva? Quando i suoi occhi e le sue labbra si aprivano in un grande sorriso?
Era cresciuta, ma non era cambiata per niente.
Mi chiedo ancora come abbia potuto trattarla così.
Come poteva farmi stare bene vederla soffrire?
Che razza di animale sono stato?
Ero il suo migliore amico e ho tradito la sua fiducia.
Devo solo cercare di riacquistarla.
Non so come però.
Ma già il fatto che fino a poco fa ci sia stata un intesa che non c'era da tempo era qualcosa.. No?
Con questi pensieri mi alzo e comincio a pulire quello che avevo sporcato.
Una volta finito mi metto a vedere la tv.
C'era il programma di Buddy.
Adoro questo tipo.
Sarebbe davvero bello conoscerlo.
I miei pensieri vengono interrotti da dei rumori provenienti da sopra.
Jessica: Niaaaaaaaall!
Sento urlare.
Preoccupato mi precipito di sopra.
Io: Jes? Che diavolo succede? Stai bene?
Mi ritrovo Jessica ferma davanti l'anta dell armadio di Harry.
Si gira e mi guarda con quei suoi grandi occhi verdi, spalancati, impauriti.
Jessica: Niall... prendi la scopa.
La guardo scioccato.
Che diavolo deve fare con la scopa questa ora?
Jessica: Niall muoviti! C'è un ragno.
Non ci credo.
Io: No aspetta, fammi capire... tu mi hai fatto precipitare qui come un pazzo facendomi perdere una delle creazioni migliori di Buddy, per uno stupido ragno?
Detto questo faccio per andarmene scocciato ma la voce squillante di Jessica mi richiama all'ordine.
Jessica: E dai Horan, sei qui per aiutarmi giusto? Sai che non sopporto i ragni!
L'ho detto io. E' cresciuta ma non è cambiata affatto.
Mi rigiro, sospiro e cerco questa povera bestia.
Come se io non avessi paura e schifo.
Una volta rivestita Jessica scende e si siede vicino a me a vedere la televisione.
Timidamente apre un discorso.
Jessica: Ehm... senti.. posso chiederti un favore?
Mi giro per guardarla.
Io: Certo, dimmi.
Faccio per appoggiare la mano sulla sua ma lei, evidentemente ancora impaurita da me la scosta involontariamente.
Jessica: Puoi.. puoi accompagnarmi in ospedale?
Come in ospedale?
Io: Che è successo? Le ferite? Ti fanno male? Sono peggiorate? Devo chiamare Harry.
Faccio per alzarmi ma lei mi blocca.
Jessica: No.. è per andare a trovare mio padre..
A trovare suo padre?
Sospira e comincia a raccontarmi tutta la storia.
Dopo pochi minuti siamo in macchina diretti all' Great Maze Pond.
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~Save Me Tonight~ H.S
Romance"Ho promesso a Jessica che l'avrei protetta. Ma sto fallendo volta dopo volta."