"Charlotte ti vuoi dare una mossa ad uscire da quel bagno, tanto non fa differenza se ti trucchi o meno, sei brutta punto e basta." ecco che ricomincia....
"Ethan!!" grazie mamma e adesso Ethan si scusa
"Scusa mamma" prevedo il futuro!
Mi presento io sono Charlotte Ninfu (Ninfa in giapponese), ho 17 anni, gli occhi sul blu scuro e i capelli biondo miele, la mia corporatura e molto snella con le linee giuste nei punti giusti. Non c'è motivo che a scuola tutti mi prendano in giro, soprattutto Ethan, che da almeno 5 giorni è diventato il mio fratellastro, un incubo tutti i giorni. Vedete i miei genitori sono morti in un incidente un'anno fa così dopo aver abitato all'orfanotrofio per tutto questo tempo, andando comunque ha scuola, sono stata adottata dalla famiglia di Ethan che sono totalmente diversi da lui, infatti hanno accettato una mia richiesta senza domandare sul perché; gli ho chiesto di non dire a nessuno dei miei genitori o almeno dire una bugia; sembrerà strano ma non voglio essere sostenuta dai 'mi dispiace' 'condoglianze' ecc.....
"Cosa ti sei messa addosso?! Un sacco dell'immondizia?" ecco l'ennesima battuta da mister simpatia, ed ecco un pessimo soprannome, Charlotte fai la cattiva.
"Beh almeno io non mi metto una marea di gel sui miei preziosi e NATURALI capelli" dico sfottendolo sul fatto che lui li tinge di biondo ramato quando in realtà sono biondo scuro.
"Stai zitta! Almeno io ho un fisico da urlo e no come te cicciona!" ah si non ve lo detto i miei vestiti coprono molto il mio fisico quindi sembro cicciona, ecco perché mi ha criticata prima.
"Voi due avete finito di litigare? Dovete andare a scuola presto" ci sgrida nostra madre, che strana sensazione la parola nostra.
"Si mamma!" rispondiamo in coro.
"Ehi tu! Esci prima tu non voglio che i miei amici sappiano che viviamo insieme" che arrogante.
"Come vuoi" rispondo secca ed esco di casa incamminandomi verso scuola.
Ripensando a ciò che mi dice Ethan ogni giorno, solo cose cattive ovviamente, provo un pò di tristezza.... ma che cosa sto dicendo?! Devo essere indifferente, vai Charlotte!
Mi sveglio dai miei pensieri e sento la campanella suonare, entro in classe dove tutti parlano con tutti tranne che con me, ormai ci sono abituata e quindi vado a sedermi al mio posto, ultimo per non dare nell'occhio.
Noto che il professore non é ancora arrivato così prendo un libro e leggo un po'.
"Muffa che ti sei messa addosso?" queste sono le oche di cui parlavo prima, mi chiamano muffa perché in uno scherzo mi hanno gettato del latte scaduto da quel giorno creano nuovi soprannomi a settimana: rancido, rinsecchito, caccola, puzzola ecc... Ma cerco di non farci caso.
"Allora muffa ci vuoi rispondere?" se é quello che vuole gli rispondo subito
"Scusa non posso risponderti adesso sono impegnata a farmi una cultura, sai com'è non voglio guadagnare soldi facendo la lecca cazzi del giorno, senza offesa" ecco le ho chiuso quella cavolo di bocca così non dovrebbero darmi fastidio oggi.
Dopo un pò il prof arriva é inizia a spiegare le disequazioni di secondo grado, o almeno provarci, con la classe che grida é un po difficile.
"Aaaahhhhh...." ed ecco che al solito orario ci sono quelle grida delle oche rivolte solamente ad una persona *Ethan*.
"Signorine un pò di contegno, per favore"
"Le scusi prof erano solo felici di vedermi" il solito sbruffone.
"Ethan é in ritardo, si sieda e non dia fastidio" prof del c.....
"Mi dispiace prof" l'avevo detto che lui é il più amato.Finite le lezioni, che per fortuna si sono potute capire, ritorno a casa dove mamma e papà non sono ancora ritornati, devono lavorare molto per mantenere Ethan e me.
"Ehi! Ho fame!" Maledizione, mi ha fatto paura.
"Perché non ti cucini da solo" non sono mica la sua schiava.
"Non so cucinare" davvero?!
"Oh...che peccato il ragazzo perfetto non sa fare qualcosa" inizio a ridere ma non per molto visto che Ethan mi prende il polso e mi blocca al muro della cucina.
"Tu ora mi cucini qualcosa o... "
"O cosa? Mi prendi in giro, aspetta lo fai già, allora mi farai degli scherzi o mi picchierai?" gli rispondo con arroganza.
"Mi hai dato una bella idea!" lui avrebbe il coraggio?Mi libero dalla sua presa e prendo un coltello consegnandolo a Ethan che mi guarda sbalordito. Avrà il coraggio?
"Allora fallo! Fammi del male" gli dico senza sbattere ciglia.
"C-cosa? Stai scherzando, vero?" lui non ha il coraggio.
"Certo che sto scherzando, credi che sia scema?!" cerco di arrangiare un sorriso.
"Charlotte tu... "
"Allora cosa vuoi da mangiare? Faccio un eccezione solo per oggi sia chiaro"
Mi giro dandogli le spalle, chissà cosa pensa di me adesso.
"Decidi tu" la sua voce é molto sottile, l'avrò spaventato con quella frase, in fondo nessuno di sente dire 'uccidimi' é logico che adesso lui stia pensando che io sono una malata di mente.
"Allora preparo le cotolette, ti chiamo quand'è pronto"
"Ok" sento i suoi passi allontanarsi é sprofondo in un pianto silenzioso così che nessuno possa sentirmi.
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Vivrò nel mio mondo
Novela JuvenilCharlotte - Non mollerò ne sarò sostenuta da qualcuno perché io posso farcela....io posso vivere con la mia forza Sconosciuta - Non ti basare solo sulla tua forza appoggiati anche su persone più forti. Charlotte - Non c'é nessuno più forte di me. S...