Cameron
"Cameron, vedi di non fare cazzate"
Il mio amico si era tanto raccomandato, eppure stavo per fare una delle cazzate più grandi della mia vita
Non tanto per le conseguenze, ma per quello che avrebbe significato
Che fine avevano fatto i buoni propositi di diventare amici, acquisire la sua fiducia, corteggiarla e in conclusione dare un taglio crudo e netto a tutto?
Ma soprattutto, dov'era finita quella parte del mio cervello che aveva pianificato di condurre la faccenda senza alcuntipo di coinvolgimento personale?
Perché in quel momento, ad un soffio dalla novellina, le sue labbra ad una distanza quasi inesistente dalle miee i suoi occhi color cioccolato nei miei, stavano fottutamente mandando all'aria il mio autocontrollo
E se in quel preciso istante mia sorella non si fosse presentata nella stanza, avrei volentieri perso la pazienza perbaciarla fino a toglierle il fiato
-Cameron ha chiamato papà, ha detto che farà tardi-mi avvisò la piccola guastafeste
-E sei venuta qui solo per dirmi questo? - domandai, impedendo a Rachael anche di muoversi di un solo millimetro
-Sì, perché? -continuò lei, con la sua solitacuriosità
-Stai tranquilla, hai fatto bene ad avvisarlo -rispose Rachael con tono dolce, abbassando lo sguardo
Tranquilla un cazzo Rachael! Stavamo per baciarci se non lo avessi notato
Quando Alice abbandonò la stanza, ci furono minuti di assoluto e imbarazzante silenzio, ma eravamo ancora in quellaposizione, uno di fronte all'altra
Imbarazzante per lei, assoluto per me, avevo bisogno di riflettere
La suoneria di un cellulare ci fece sussultare e, riconoscendo le note di Ed Sheeran, mi spostai di lato per permetterle di andarlo a recuperare
-Cameron...- mi voltai verso di lei-... io dovreirientrare, c'è stato un piccolo imprevisto...-
-E' successo qualcosa? -
-No! E' che casa mia è stata appena occupata dall'arrivo a sorpresa dei miei nonni e, sono venuti da Londra, perciò...-
Aveva le guance ancora leggermente arrossate, gli occhi puntati verso il basso e stava tentando di formulare un discorso sensato, nonostante l'imbarazzo e, mentre farfugliava qualche altra giustificazione, non riuscivo a smettere di pensare quanto cazzo fosse bella
-Prendo le chiavi e ti accompagno- dissi, vedendola annuire
Un paio di minuti dopo, eravamo nella mia macchina,in un completo silenzio, molto probabilmente entrambi persi nelle proprie riflessioni
Quando giunsi nel parcheggio di fronte casa sua, Rachael mi salutò con un mezzo sorriso, affrettandosi a tornarsenenel suo appartamento
Sospirai pesantemente, passando le mani tra i capellie, gettando una veloce occhiata verso il punto appena lasciato dallei, partii a tutta velocità verso la meta dove avrei potuto sfogarmi
***
Osservai il pallone arancione entrare nel canestro,per poi rotolare sul pavimento in terra battuta e, afferrai ilseguente, facendolo rimbalzare al suolo
Un pallone entrò nel canestro e, mi voltai asinistra, trovando il mio migliore amico che avanzava verso di me
-Tua sorella mi ha detto che eri andato a riportareRachael a casa più o meno un'ora fa- disse, arrestando i suoi passi
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V come Amore [In revisione]
RomanceRachael Sullivan è una ragazza di diciassette anni, solare, simpatica e una grande sognatrice. Dopo essersi trasferita a Miami, inizierà i suoi studi in una nuova scuola. Conoscerà nuovi amici e anche Cameron, il ragazzo più popolare della scuola, i...