Capitolo 10

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Pov Amy.
È da mezz'ora che stiamo girando il centro commerciale, ma non ho trovato nulla che andasse bene per la cena con i genitori di Harry. Gli ho chiesto se dovesse comprare qualcosa anche lui, ma mi ha risposto che non si sarebbe impegnato molto sul vestirsi, al contrario di me.
Svoltiamo l'angolo e troviamo Vogue, il negozio che io amo, ma con delle cifre giganti.
Harry mi strattona letteralmente dentro, anche dopo avergli esplicitamente detto che non mi sarei mai potuta permettere un vestito firmato Vogue, ma a lui non importava.
Quando entriamo mi sembra di essere in paradiso, un miliardo di vestiti, non vedo l'ora di guardare! Una commessa si avvicina a noi. Non fa altro che fissare Harry, e la cosa mi da abbastanza fastidio.
"Salve, le serve aiuto?" Chiede, e con la coda dell'occhio vedo che continua a fissare Harry.
"No grazie, comunque" cerco di rispondere in tono più dolce possibile.
"Okay, se le serve aiuto non esiti a chiamarmi" dice, prima di andarsene.
Ma prima fa una cosa che non mi sarei mai aspettata, per cui l'avrei strozzata.
"A, e quando ti annoi con questa sciacquetta, avvisami, vieni pure da me, sarò di sicuro più brava di lei." Sussurra ad Harry, facendogli l'occhiolino. Giuro che sto per esplodere. Harry fa il disinteressato, ma a me da fastidio comunque. Come si permette quella lurida troia a provarci con il mio ragazzo? La ammazzo io a quella. Faccio finta di niente e vado a guardare dei vestiti, con Harry che mi segue come un cagnolino. Non dice neanche una parola, e questo mi da sui nervi. Prendo un paio di vestiti in mano, cercando di non fare caso ad Harry, e mi dirigo verso il camerino per provarli. Prima di poter entrare Harry mi prende per un braccio e mi fa girare verso di lui.
"Che vuoi?" Chiedo infastidita.
"Piccola, che succede?" Chiede con la sua voce dolce.
"Niente, assolutamente niente. E non chiamarmi piccola, grazie" sputo.
Faccio per girarmi ma lui mi fa rigirare e mi alza il mento con due dita.
"Amy, che hai?" Mi chiede, guardandomi dritta negli occhi. Ogni volta mi ci perdo dentro.
"E solo che fa male, okay? Fa male non essere la scelta di nessuno, fa male essere squadrata da capo a piede per il proprio aspetto, fa male uscire di casa e avere l'autostima a 0 vedendo le altre persone, e fa male da morire, sapere che puoi avere meglio di me, molto meglio di me, come quella ragazza" faccio un cenno con la testa verso il bancone del negozio.
Con il pollice mi raccoglie una lacrima. Non mi ero neanche accorta di star piangendo.
"Piccola, non piangere. Non devi piangere per cavolate simili, non c'è cosa più falsa di quella che hai detto" fa una piccola pausa e continua.
"Tu sei la mia scelta, okay? E hai un corpo perfetto Amy, guardati cazzo, non c'è niente di cui ti dovresti vergognare, sei perfetta, e non me ne fotte niente delle altre ragazze, si posso averne quante mi pare, ma io ne voglio solo una, e quella sei tu." Dice tutto d'un fiato, senza staccare i suoi occhi dai miei. Cavolo se lo amo. Sa sempre cosa dire per farmi sentire meglio. C'è sempre per me. E per questo non l'ho ringrazierò mai abbastanza.
"Grazie davvero Harry, ti amo tanto" dico con un filo di voce.
"Ti amo anchio piccola." Mi risponde, e neanche un secondo che le nostre labbra si scontrano. Amo le sue labbra. Ogni volta che mi bacia mi sento come la prima volta. E in ogni bacio cerchiamo di di dirci 'ti amo' e 'non lasciarmi mai ti prego'.
"Ora, o provi questi fottutissimi vestiti o andrai dai miei in jeans, a te la scelta." Dice spingendomi dentro il camerino.
"Okay okay, tu poi dimmi cosa ne pensi" rispondo.
Si va a sedere su una poltroncina, giocando con il cellulare, e nel mentre io mi cambio.
Ho preso tre vestiti.
Il primo che provo è bianco, quindi facile da sporcare, e conoscendo la mia goffaggine si sporcherá sicuramente, ma lo provo comunque.
Ha uno scollo non molto profondo, contornato da perline bianche, con una gonna che mi arriva alle ginocchia. E dietro, beh, dietro è stupendo. Ha uno scollo che arriva fino al fondoschiena, che mostra il tatuaggio che ho fatto quattro mesi fa, quando il mio mio migliore amico, Ryan, è morto per un tumore, non in un posto qualunque, ma proprio lì, al cervello. Non combatteva più questa battaglia ormai, si era arreso, senza provare a combattere, mollando. Ed è stato bruttissimo veder morire il mio migliore amico sotto i miei occhi, in una camera di ospedale, mentre mi stringeva la mano per il dolore.
Prima di morire mi ha dato la sua collana, e da quel giorno non l'ho mai tolta, neanche per un secondo. Con questa collana lo sento vicino a me, sento che anche se è morto, la sua anima è con me, e non mi abbandona mai.
A risvegliarmi dai miei pensieri è la voce di Harry, dall'altra parte del camerino.
"Amy? Tutto okay?" Chiede preoccupato.
"Sisi tranquillo, ora arrivo." Rispondo, asciungando le lacrime che si erano formate agli angoli degli occhi.
Quando esco, Harry mi squadra da capo a piede.
"Cazzo" dice. "Sei perfetta, questo vestito ti sta divinamente e poi-" continua ma poi si ferma.
"Girati" mi obbliga
"Perché dovrei?" Chiedo ridendo.
"Girati e basta" dice, e lo faccio.
"Hai un tatuaggio?" Chiede sorpreso.
"Gia" dico sorridendo.
"Non me ne hai mai parlato." Dice, alzandosi dalla poltroncina bianca del negozio.
Mi sfiora la schiena, dove c'è il tatuaggio, e a quel contatto mi si formano dei brividi sulla pelle.
"Insieme dentro la tempesta, per sempre" legge la frase del tatuaggio. Ogni volta che la sento leggere da qualcuno mi fa sempre effetto, ricordandomi lui.
"Se posso sapere, a chi l'hai dedicata?" Dice con un filo di voce. Non so se raccontarglielo o no, ma non voglio che ci siano segreti tra di noi.
"Beh, ti racconto la storia, dall'inizio" dico sedendomi sulle sue gambe.
"Ho sempre fissuto in America, vivevo da sola con mia madre, dopo che mio padre ci ha abbandonato, dicendo che non meritavamo il suo amore, il suo affetto, che eravamo solo spreco di tempo per lui.. e da quel momento mia madre è cambiata molto, non era più solare e sorridente come prima, rideva raramente, e capivo il dolore che provava anche se provava a nasconderlo. E i pomeriggi li passavo fuori, non ce la facevo a vedere mia madre in quello stato. Un pomeriggio d'autunno incontrai Ryan, il mio migliore amico, quell'amico che c'è sempre, che non ti abbandona mai, che ti da una spalla su cui piangere, quell'amico che non vorresti perdere mai, per nessuna ragione. Finché un giorno, mentre ero a casa sua, mi ha dato quella notizia. Quella che mi ha ucciso, fino in fondo. Aveva un tumore, uno schifoso tumore, quella merda. In testa. E non era in un punto operabile. Sarebbe morto. E non potevamo fare nulla, se non combattere. Ma lui, lui ad un certo punto ha mollato, ha smesso di combattere, ha perso questa battaglia. È morto davanti a me, stringendomi la mano per il dolore, non l'ho mai superato." Dico piangendo.
"Non piangere piccola, fatti forza, andrà tutto bene, stai tranquilla" dice Harry cercando di consolarmi.
"Ce la farai a superarlo, ti aiuterò, ci sarò, sempre, non ti mollerò mai." Continua, dandomi forza.
"G-grazie Harry, grazie di tutto." Dico, stringendomi a lui.
"Di niente piccola, ti aiuterò sempre, nel bene e nel male, che tu voglia o meno, ci sarò sempre, promesso." Dice, abbracciandomi.
"Ora, fammi vedere come ti sta questo vestito" dice, facendomi tornare il sorriso.
"Mi piace, ma non so perché non mi convince" dice guardandomi, come se fosse uno stilista di fama mondiale.
"Anchio la penso come lei, è davvero un ottimo stilista, molto professionale" dico, e scoppiamo entrambi a ridere. Quanto amo la sua risata, il suo sorriso.
"Vado a provarne un altro." Dico, ancora ridendo.
Il secondo che provo è più semplice, color verde pastello, abbastanza chiaro, a maniche lunghe, giusto per questo freddo autunnale, mi arriva alle ginocchia, e come il primo, ha uno scollo bellissimo, con swarosky originali, dietro alla schiena. Sulla parte davanti del busto ha diverdi swarosky, che formano diversi disegni, e la gonna ha diversi strati, che fanno sembrare la gonna molto da fata, non so esattamente come spiegarmi. Quando esco, Harry mi guarda, e rimane a bocca aperta.
"Sei bellissima" dice, avvicinandosi.
"Ti piace?" Dico sorpresa. Non mi aspettavo che gli piacesse cosi tanto.
"Moltissimo." Dice, abbracciandomi.
"Prendo questo allora" dico entusiasta.
"Vado a cambiarmi, tu aspettami qui." Dico, lasciandogli un bacio a stampo, ed entro nel camerino.
Quando esco, dopo essermi cambiata e aver messo apposto gli altri vestiti, raggiungo Harry.
Cavolo. Non ho pensato al prezzo del vestito. Guardo impaurita il cartellino del prezzo, e rimango impietrita.
"H-harry, non posso prenderlo." Dico senza parole.
"Perché no?" Dice indifferente.
"Costa troppo, non posso permettermelo." Dico delusa.
"Piccola, ti ho gia detto di fregartene del prezzo, pagherò io per te." Dice, e io rimango incredula.
"No Harry, non te lo lascerò fare. È troppo, lascerò il vestito e andrò da qualche altra parte." Dico, rifiutando la sua offerta.
"Amy, non fare la bambina, pagherò io per te, non importa il prezzo." Quanto lo posso amare questo ragazzo?
"Harry ti ho gia detto-" non mi lascia il tempo di finire la frase che mi prende il vestito dalle mani e corre verso la cassa.
"Harry NO!" Urlo, ma è troppo tardi, ha gia pagato.
"Non avresti dovuto, sei troppo gentile" lo ringrazio.
"Amy, ho voluto, sei la mia ragazza,la mia principessa, e ti regalerei anche la luna se solo potessi" e a quella confessione, il mio cuore si scioglie. Lo amo da morire.
"Ti ho gia detto quanto amo le citazioni?" Chiedo. Non mi sembra di averglielo mai detto.
"No, cosa intendi?" Chiede lui cercando di capire.
"Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché.., ecco cosa intendo" dico ridendo.
"E ora ti dedico io una citazione." Dice lui serio.
"E quale sarebbe?" Chiedo io sorridendo.
"There's nothing like us, there's nothing like you and me, togheter to the storm, there's nothing like us, there's nothing like you and me, togheter..." e a quella frase, il mio viso si riempie di lacrime, lacrime di gioia. Di felicità. Felicità di avere una persona come lui al mio fianco. Felicità di avere una persona che mi ami cosi tanto. Lo amo, più di chiunque altro, e nessuno me lo porterà via, per sempre insieme, dentro la tempesta, contro tutti, ma sempre insieme. Perché è cosi che siamo, un gigante, disastroso, bellissimo disastro, e l'uno non può stare lontano dall'altra.
Senza pensarci due volte lo bacio, come se fosse l'ultima cosa al mondo.
Come se quei baci, ormai, fossero diventati una dipendenza per me.

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Spazio Autrice.
Heilaa, nuovo capitoloo! Spero vi piaccia, so che è molto lungo, ma spero lo leggiate comunque.
Parlando di altro. Amo infinity, è la canzone più bella del mondo cavolo. La ascolto giorno e notte, senza sosta, me ne sono innamorata.
Ora vi lascio leggere, buona lettura, byee♡♡

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