Capitolo 6

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Pov. Amy
Compongo velocemente il numero sulla tastiera e dopo due squilli mi risponde.
"Amy?" Risponde lui con una voce rauca. Penso abbia pianto.
"Si, puoi venire, ho finito di pensare." Dico io.
"Se vuoi più tempo tranquilla, troverò un posto dove dormi-" inizia ma lo fermo.
"Stai tranquillo, puoi venire" lo rassicuro.
"Dieci minuti e sarò li." Mi dice lui, sembra più sereno.
"Va bene, a dopo" gli dico io, chiudendo la chiamata.
Vado in bagno tentando di sistemare il trucco, perché, ammettiamolo, dopo aver pianto, sembro un panda. (Amo i panda).
Quando sento la porta aprirsi balzo in piedi.
Gli sorrido, e lo invito ad entrare.
"Bene ora che sei qui possiamo parla-" inizio ma lui mi interrompe subito.
"Prima che tu prenda la tua decisione definitiva voglio che tu legga questa lettera" dice sorridendomi, porgendomi un foglio di carta.
"P-potresti rimanere? Non mi va di rimanere da sola.." chiedo speranzosa.
"Certo" mi risponde lui, mostrandomi quelle fossette adorabili.
Si sdraia vicino a me sul letto, stringendomi la mano.
Inizio a leggere la lettera:

Amy,

Sai che non sono mai stato bravo a parole, ma ci provo.
Vorrei soltanto farti capire quanto tengo a te, al tuo amore. Anche se ci conosciamo da pochi giorni, mi sono follemente innamorato di te, del tuo sorriso, dei tuoi abbracci, delle tue risate, della tua testardaggine, del tuo altruismo, della tua bellezza, insomma, mi sono innamorato di tutte le piccole cose riguardanti te. Non so come è successo, ma mi sono innamorato. Non credevo molto nell'amore, dopo l'ultima esperienza avuta, ma grazie a te ci credo di nuovo. Si chiamava Jen, era bellissima, aveva dei lunghi capelli biondi, e delle iridi azzurre, limpidi come l'acqua. Il problema è che io ero innamorato di lei, ma lei non di me. Quando gli ho confessato cosa provavo per lei, sai cosa ha fatto? Mi ha riso in faccia, dicendomi che lei non avrebbe mai provato nulla per me, che io per lei non ero nulla. Da quel momento sono cambiato, sono diventato scontroso con tutti, per la paura di mostrare i miei sentimenti a qualcuno e rimanerne ferito. È per questo che non ti ho detto subito quello che provavo. Tutti avevano paura di me, forse per i miei tatuaggi e per i miei percing, forse per la mia lunaticitá, e tutti mi stavano lontani. Ma tu no, dai tuoi occhi ho capito subito che non avevi paura di me, che non mi temevi. Mi tenevi testa.
. E ora ti spiego il perché del bacio con Emily. Tempo fa, prima di conoscerti, di credere nell'amore, ho incontrato Emily, anche lei, apparentemente, con il cuore spezzato, ma più avanti ho scoperto che era una troia che se la faceva con tutti. Quando ancora non conoscevo le sue intenzioni, ho fatto un patto, un patto "sessuale". Ci siamo promessi di non innamorarci l'uno dell'altro e di soddisfare i propri bisogni sessuali insieme, quando ne avevamo voglia, senza etichette, ad esempio "fidanzati" e senza sentimenti. Ma oggi, dopo aver capito quanto tenevo a te, sono andato da lei, con l'intento di chiudere questo stupido patto, perché ci tengo davvero a te. Lei però non voleva, e mi ha chiesto un bacio, cosi da poter chiudere il tutto. E l'ho fatto, cosi da poter chiudere, ma in quello stesso momento sei arrivata tu, e dopo averti vista mi sono subito staccato da quel bacio, e dopo, sai cosa è successo, c'eri anche tu .Ora che sai tutto voglio dimenticare il mio passato, voglio che tu sia il mio presente e il mio futuro. Ti amo, e non mi stancherò mai di dirlo. Anche se tu non vorrai sentirtelo dire da me, io te lo dirò comunque. Ti amo alla follia Amy Mansyn, non scordartelo mai piccola.

Sempre tuo,
Harry.

Quando finisco si leggere ho le lacrime agli occhi, e stringo forte la grande mano di Harry. Quest'uomo, lunatico, dolce, egoista, ha appena ammesso di amarmi, e non mi importa di quello che ha fatto, io lo amo, e lo amerò per sempre, per il resto della mia lunga vita. Senza pensarci due volte lo abbraccio, più forte che posso, e lui mi strige a se, asciugando le mie lacrime scese dal mio viso mentre leggevo.
"Scusa, avrei dovuto ascoltarti, e non essere così impulsiva e scappare." Dico nell'incavo del suo collo, ancora abbracciata a lui.
"Non importa, che ne dici se stasera usciamo? È venerdi, quindi i professori non diranno nulla." Mi dice lui, mostrando quelle fossette adorabili.
"Ci sto, dammi solo il tempo per prepararmi" rispondo io alzandomi dal letto, ma lui mi prende dai fianchi e mi fa rimette a fianco a lui, sul letto. "Che ne dici se ascoltiamo un po' di musica? " dice lui dopo un minuto di silenzio nella stanza.
"Certo" dico contenta.
Prende il suo cellulare, con le cuffie, e me passa una, e parte una canzone che io amo, "never say never" dei The Fray.
"Ti piacciono i The Fray?" Chiedo io curiosa.
"Si, li adoro, e a te piacciono?" Mi chiede lui, lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Idem, questa è la mia canzone preferita" dico io contenta.
"Davvero?" Chiede lui stupito.
"Gia, la amo, dice cose cosi vere." Rispondo sorridendo.
"Hai ragione." Aggiunge lui.
Mentre la ascolto inizio a pensare, questa canzone è cosi bella, e parla un po' della situazione che c'è tra me ed Harry se ci penso. Harry mi guarda, con quegli occhi verdi smeraldo bellissimi, e pian piano, ci avviciniamo, senza aggorgergene.
Mancano pochi millimetri al contatto delle nostre labbra, quando sentiamo la porta aprirsi. È Taylor.
"Scusa Amy ho dimenticat-" inizia ma appena ci vede si ferma.
Io balzo in piedi, e lei mi squadra da capo a piedi.
"Cosa sta succedendo qui dentro?" Chiede lei curiosa.
"Niente, ora vai, ciao Taylor" dico io frettolosamente.
"Aspetta io-" ma non fa in tempo a finire le frase che le do la borsa e le chiudo la porta in faccia.
"Frettolosa la mia Amy" dice lui con un sorrisetto.
"Cretino" gli rispondo io ridendo
"Dove eravamo rimasti?" Dice lui avvicinandosi.
Fa per baciarmi, ma io mi allontano.
"Per quello dovrai aspettare stasera" gli dico sorridendo.
"Uff" dice lui sbuffando, facendo una faccia da cucciolo adorabile.
"Su non piangere tesoro, prima o poi succederà, riccoli d'oro." Dico io ridendo per il soprannome.
"Come mi hai chiamato? " sbuffa lui sorridendo. Amo quelle fossette.
"Riccioli d'oro" rispondo io scoppiando a ridere.
"Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio" dice lui con un sorrisetto.
"Riccioli d'oro, riccoli d'oro, ricc-" inizio, ma Harry mi prende per i fianchi e mi alza in aria.
" mettimi giu!" Urlo, ma non faccio in tempo a dirlo che mi butta sul letto.
" lo soffri il solletico?" Mi chiede lui, tenendomi i polsi con una sola mano.
"No" dico io spavalda.
"Sicura?" Mi risponde lui con un sorrisetto.
"Si, sicurissim'" non finisco la frase che Harry inizia a farmi il solletico.
"No ti prego b-basta! Ti scongiuro!" Gli dico io, ma sembra tutto inutile.
"Ti prego!" Urlo ma lui non sembra fermarsi.
"Cosa vuoi che faccia per farti smettere?" Gli chiedo supplicandolo.
"Beh, qualcosa ci sarebbe" dice lui con un sorriso spavaldo.
"Magari un bacetto.." continua, allargando quel sorriso.
"Neanche per sogno." Gli rispondo io fermamente.
"Va bene, allora.." dice e ricomincia a farmi il solletico, aumentando il ritmo.
"H-harry, devo dirti una cosa!" Dico io fermandolo.
"Cosa?" Dice lui guardandomi curioso.
Sospiro. È arrivato il momento di dirglielo.
"I-io, ti amo" dico tutto d'un fiato, e senza pensarci due volte, facciamo scontrare le nostre labbra in un bacio.

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Spazio Autrice
Heilaa nuovo capitolo! Amy ed Harry sono dolcissimi, e la lettera di Harry? Non parliamone, altrimenti mi viene il diabete con tutta questa dolcezza.
Spero vi piaccia! Aggiornerò il prima possibile! Buona lettura e buon rientro a scuola! Byeee♡♡

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