Sirius camminava avanti e indietro davanti al portone principale del castello. Gazza lo guardava con lo sguardo di uno che era lì per lì per ucciderlo, con un brutto grugno dipinto sul volto. Aveva già richiamato la sua attenzione due volte, ricordandogli che ormai non c'era più tempo e che se voleva andare ad Hogsmeade doveva muoversi, ma il ragazzo non gli aveva prestato attenzione. James, Remus e Peter si erano già avviati e Sirius iniziò a sospettare che Margot non si sarebbe presentata. Lanciò un'ultima occhiata alla cima delle scale, deserta e poi si voltò verso il custode.
-Allora, ci siamo decisi?- chiese Gazza, scocciato.
-Sì, sì, vengo...
-Sirius?- chiamò una vocina, dietro di lui. Sirius si voltò e non poté fare a meno di sorridere. Margot stava scendendo le scale, cercando di evitare il suo sguardo. I lunghi capelli biondi risaltavano sul cappotto color cobalto che indossava e che le calzava a pennello.
-Sei...ehm... stai molto bene- disse Sirius, porgendole il braccio.
-Grazie. Anche tu... bel giubbotto.
Gazza alzò gli occhi con aria disgustata e incitò i due ragazzi a muoversi, per raggiungere il gruppo che era già partito qualche minuto prima. Nonostante fuori facesse freddo, Margot non indossava i guanti. Le dita sottili e affusolate stringevano incerte il braccio di Sirius, mentre tra i due ragazzi si insinuava un silenzio imbarazzante.
-Allora... vuoi andare da qualche parte in particolare o...?- cominciò Sirius.
-Mi piacerebbe fare un giro da Zonko- disse la ragazza. Sirius parve sollevato da quella frase.
-Oh, menomale. Pensavo avresti nominato posti tipo...Sala di tè di Madama Piediburro o che so io...
-Odio quel posto- ammise Margot, con una mezza risata.
-Mi fa molto, molto piacere- disse Sirius, accennando ad un sorriso.
-E comunque, perché avrei dovuto chiederti di andare lì? Insomma... è pieno di coppiette che si tengono per mano- continuò Margot, con una risata ingenua. Sirius arrossì lievemente.
-Appunto...- 'Idiota' si disse.
-Hai sentito quello che sta succedendo con Tu-Sai-Chi?- chiese Margot, cambiando argomento. Sirius fu allo stesso tempo sollevato e turbato da quella domanda.
-Voldemort- rispose. Margot strinse lievemente la presa intorno al suo braccio e Sirius lo notò.
-Tu che pensi?
-Credo che questa cosa duri già da un po', anche se tutti cercano di convincerci del contrario, trattandoci da bambini- rispose Sirius con semplicità, tirando fuori dalla tasca una sigaretta. Margot si accigliò.
-Fumi?- chiese. Sirius alzò le sopracciglia, lanciando prima un'occhiata alla sigaretta, poi alla ragazza.
-Io... no, insomma... quando sono nervoso.
-Cosa ti innervosisce?- chiese Margot, stavolta guardandolo negli occhi. Sirius esitò e rimise in tasca la sigaretta. Una parte di lui gli suggeriva la risposta "Tu".
-Quest'argomento- rispose invece, scrollando le spalle.
-Non ci credo. Non sei il tipo che si lascia innervosire facilmente.
-Allora che tipo sono, Margot Jackson?- chiese Sirius, con un sorriso obliquo. Margot si voltò dall'altro lato.
-Quel tuo amico, James Potter...- cominciò Margot e Sirius rise sottovoce, beffardo. Margot lo ignorò.
-Lily dice che è colpa sua se hanno litigato.
-Quei due non possono stare separati. Sarebbe come provare a dividere due facce di una moneta. Lily non può separarsi da James e James non può separarsi da Lily. Ma sono testardi, entrambi- disse Sirius storcendo il naso.
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[Harry Potter] The Marauders: he knows her
FanfictionUn ultimo anno da passare ad Hogwarts, al sicuro. Lily e i malandrini sanno che devono essere pronti per quello che accadrà. Ma la guerra è ingiusta e colpirà anche i ragazzi, lasciando in loro ferite indelebili.