4 capitolo

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Dopo che Juan se ne era andato, passo tutto il pomeriggio a torturare Nunzia per quello che aveva fatto.
"Brutta mosca, perché hai invitato Juan?"
"Perché si" mi sale l'incazzatura, prendo la scarpa e gliela tiro addosso. La prendo giusto in faccia e mi sento soddisfatta, così me ne vado in camera. Sento dei lamenti provenire dalla mia stanza, i miei genitori non ci sono, Francesca e Cristian stanno dalla zia Marta, Nunzia sta in cucina. Poteva solo essere una persona, Giuseppe, entro e lo trovo con la bionda. Stanno facendo sesso e io rimango a bocca aperta, la bionda strilla come una cagna che gode. Lui non sembra molto preso da lei, le tocca i seni e lei continua a dire sottovoce "si, dai ancora, ancora". Che disgusto!!. Mentre me ne stavo andando lui mi vede e fa il mio nome ma faccio finta di non sentire. Ma non lo potevano fare da qualche altra parte invece che nella mia stanza!!?!! Così decido di chiamare Juan, "Hey"
"Hey vampiretta"
"Ahahaha stai attento che ti mordo"
"Allora vieni che ti spetto" arrosisco e non so cosa dire. "Ahahaha"
"Ti va di uscire?"
"Mmhh... si, adesso?"
"Alle 17:00 ti passo a prendere"
"Va bene allora vado a prepararmi ciao"
"Ciao vampiretta mia". Mentre salgo le scale mi ricordo che la stanza era occupata, non so come dovevo prendere le mie cose, così decido di entrare come se niente fosse " Ciao pervertiti"
"Mmhh cosa?" la bionda si gira imbarazzata e infastidita. "S-Sofia" sussurra Giuseppe, "Scusate, devo solo prendere le mie cose. Fra poco esco, avrete tutto il tempo che volete" non mi rispondono, sembrano morire entrambi per la vergogna. La bionda intanto si riveste e Giuseppe non glielo impedisce. Corro in bagno, mi metto un pantalocino corto a vita alta, e un top nero, si vedono le bretelle bianche del reggiseno e questo mi piace. Mi infilo le convers nere e mi trucco, mascara, matita, fondotinta e lucidalabbra. Sono quasi pronta devo solo piastrarmi i capelli, ecco fatto, ora posso uscire. Intanto vado da Giuseppe per avvisarlo che esco "Giusè io esco"
"Con chi?"
"Con Juan" arrosisco.
"Ahhh" risponde infastidito, "Ma non ti piace Juan?" gli domando
"Non molto"
" E perché?"
"Basta che non ti fa star male". Sento suonare il campanello, apro, è Juan, sorrido. Mi da un bacio sulla guancia e andiamo, ci fermiamo al bar della piazza, mi offre una cioccolata calda. Poi andiamo al cinema e ci vediamo un film horror, lui mi abbraccia per tutto il tempo e per un momento ci guardiamo negli occhi. Ci avviamo per andare a casa, mi accompagna alla porta "Mmhh.... va bene, allora ci sentiamo!!?!!."
"Sì" mi guarda e mi da un bacio passionale, sento aprire la porta di casa, mi stacco da lui e mi giro. È Francesca "Scusate disturbo?"
"Sì ma non ti preoccupare" le rispondo. Bacio un altra volta Juan ed entro. Sono felicissima, così vado a dormire sperando di sognare Juan.

Stronza ma dolceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora