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Era un fredda domenica, quando decisi di fare gli straordinari.

Mi diedi della pazza da sola - come sempre-, mentre afferravo il cappotto nero all'ingresso e uscivo di casa, con le mani rintanate nelle grandi tasche.
Erano settimane che mi muovevo a piedi per la  cittá, Sam aveva deciso di rompere la mia macchina mentre andava a fare la spesa per me - si era stupidamente offerto, stanco di stare sul mio divano- per mia sfortuna.
Quindi, la sera, dopo il lavoro, avrei dovuto prendere la metro perché volevo fare la spesa in un super mercato decente.

Se ve lo state chiedendo, la mia macchina stava aspettando di essere aggiustata, nel parcheggio di fronte al mio palazzo.

Smisi di pensare alle mie disgrazie, concentrandomi sul cemento delle strade consumate, mentre della musica proveniente dai miei auricolari copriva  i tipici suoni urbani.

Beccai in pieno almeno tre gas di scarico prima di arrivare di fronte al People Magazine, dove gli uomini addetti alla sicurezza comparsi qualche settimana prima, erano ovviamente appostati.

Mi chiedevo da settimane cosa ci facessero lí.

People Magazine, nonostante fosse una rivista molto importante, non aveva mai avuto bisogno di guardie all'ingresso,non era mai stata una rivista particolarmente diffamante, quindi arrivai alla conclusione, che fosse una richiesta di Jack Hemmings.

lo avevo visto un paio di volte da quando ero tornata a lavoro, e ció mi disgustava.
Lo guardavo con  disprezzo, consapevole, di dover invece fingere.

Mi ero pentita del patto, il lavoro per il mio silenzio, ma non ci potevo fare niente, oramai c'ero dentro, e se fossi andata da Luke Robert Hemmings  per spifferare tutto o anche solo per guardare le sue crepe più da vicino che da una tv, sarei rimasta senza lavoro, senza dignitá, senza via di fuga.

E lo sapevo, anche mentre ammettevo di essere affascinata dal suo essere bisognoso di riparazioni, che una persona rotta non ne puó aggiustare un'altra.

Come può una ragazza il  cui futuro é in bilico tra il silenzio e l'istinto, creare l'equilibrio di qualcun'altro?
Entrai nel palazzo e mi catapultai nell'ascensore, non avendo voglia di salutare la segretaria all'ingresso.
Aggiustai lo zaino sulla mia spalla, roteando gli occhi, mentre l'ascensore si fermava per far entrare qualcun'altro.

Mi guardai allo specchio dell'ascensore come di mia consuetudine quando ero  sola, per controllare di non avere il mascara in posti che non fossero le mie ciglia, come mi capitava spesso.

Quando sentii le porte dell'ascensore aprirsi e vidi una figura alta entrare dal riflesso dello specchio, il mio cuore perse un battito.

Non riuscii neanche a girarmi, mentre i nostri occhi si incrociavano nel riflesso.

Vidi le sue narici allargarsi, mentre faceva un respiro profondo, continuando a guardare il mio riflesso.

Cercai i miei occhi nel riflesso, cercando di non guardare Luke esaminare la mia figura senza vergogna.

" Hey ficcanaso, dov'eri finita?"

Lo guardai cedendo alla mia volontá, ammirando il sorriso storto che aveva in quel momento.
Feci spallucce, guardando i numeri illuminarsi sulla parete dell'ascensore, e sembrarono così lenti, in quel momento.

Aspettai che mi sgridasse per averlo lasciato da solo al ristorante, ma non lo fece, solo, rimase a guardare il mio riflesso, mentre io non riuscivo a girarmi, spaventata dal doverlo vedere davvero davanti a me.

"Ho sempre avuto una fantasia sul fare sesso negli ascensori "
Sorrise innocentemente, e giurai di sentire il mio stomaco annodarsi, a quella vista.

Quando notai che finalmente l'ascensore si stava per fermare, mi voltai mantenendo gli occhi piantati nei suoi, riaquistando la mia integritá.

"Ho del lavoro da fare, perdonami"
Abbozzai un sorriso, e mentre le porte dell'ascensore di aprivano, lo sorpassai uscendo, scampando alla sua mano che cercó di fermarmi, grazie al mio essere troppo dannatamente bassa.

Sentii i suoi passi seguirmi, mentre passavo di fianco alla postazione di Rosie, una delle colleghe con cui non mi dispiaceva pranzare, e quando vidi i suoi occhi saettare sul corpo alle mie spalle, chiusi gli occhi per un secondo, in cerca del buon senso.

"Adelaide"
Pronunció Luke, e tentata dal coprirmi le orecchie con le mani per bloccare il suono della sua voce, mi sedetti alla mia postazione.

"Devo lavorare, e tu non dovresti essere qui, puoi andartene perfavore?"

Se fosse entrata Amanda, il mio lavoro ne avrebbe risentito

"Non devo andarmene, io posso stare dove cazzo voglio"
Roteai gli occhi, stringendo i pugni.

"Vattene Luke, dannazione!"
Senti due mani posarsi sulle mie spalle pesantemente, mi spaventai a tal punto da alzarmi bruscamente.
" Scusa"
Disse velocemente.
"Per favore vattene"
Guardai gli occhi di Rosie continuare a seguire la scena, e ringraziai di essere venuta di domenica, quando l'ufficio era praticamente vuoto.
Luke capì di dover abbassare la voce, quando i miei occhi saettarono da lui a Rosie.
"Possiamo parlare più tardi?"
I suoi occhi guardarono alle mie spalle, imbarazzato dal dovermi chiedere qualcosa, probabilmente.
"Perfavore"
Aggiunse.
"Ho da fare più tardi"
" Posso venire con te"
Chiusi gli occhi esausta, volevo solo che se ne andasse lontano da me e il mio lavoro.
"Devo fare la spesa ok? Non penso ti piaccia fare la spesa"
Dissi, sicura, puntanto al suo lato spocchioso e altolocato.
Si morse il labbro, combattuto.
"Ci vediamo dopo Adelaide"
Confusa sul perché non mi avesse ancora chiesto perché ero lì e su un sacco di altre cose, rimasi in silenzio, cosa che oramai capitava troppo spesso.

Quando vidi le porte dell'ascensore separare i nostri occhi, realizzai che avevo ceduto a Luke Hemmings, e che sarebbe venuto con me a fare la spesa.

Realizzai anche di dover comprare gli assorbenti insieme a Luke Hemmings.

Spazio autrice:

Woho per i miei standard questo é un'aggiornamento lampo, grazie per le stelline, aumentate a vista d'occhio, sono felicissima.
Volevo aggiornare un pò più tardi ma il capitolo é pronto, non vedo perché farvi aspettare.
Sicuramente il prossimo non arriverá così in fretta, scusate.

Tante cose belle
LightBluez











H.R.H - Luke Hemmings -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora