Ho deciso di mettermi alla prova.
Scriverò un racconto più lungo rispetto a quello precedente dove cercherò di interpretare Fedez.
Buona lettura. ♡♥Nonna Luciana è seduta su una sedia intorno al tavolo della cucina.
Le sue dita abili e dolci tamburellano sulla tavola con fare nervoso
-Federico -mi chiama
-Nonna - dico risvegliandomi dal mio sogno a occhi aperti.
-Visto che ho ragione quando dico che dovresti riposarti un po'? Sei stravolto, hai le occhiaie ,smunto e dimagrito. Se non fosse per i tatuaggi saresti bianco cadaverico-
Ridacchio.
Di solito non amo ricevere certi commenti sui miei amati tatuaggi ma dopotutto la nonna è sempre la nonna ed è praticamente impossibile farle cambiare idea sulle mie scelte.
-comunque non posso abbassare il ritmo.Sto registrando , ho gli instore e poi comincio X factor.-
-E Tatiana cosa ti dice?- vuole sapere lei , mettendomi davanti un chilo di pasta al sugo (fancuolo alla linea).
-Mamma dice che dovrei abbassare un po' il ritmo -ammetto con uno sbadiglio.
-Perché non fai meno instore? -consiglia nonna.
-Non voglio .I miei fan rimarrebbero delusi e poi ormai è tutto programmato-
-Dimentico sempre che ormai sei famoso! -dice lei
-Che merda la fama -
-FEDERICO!-mi rimprovera. Come tutte le nonne non ama ne i tatuaggi ne le parolacce.
E le parolacce per me sono come una seconda lingua. Rendono meglio il concetto.
Intanto lei mi passa la sua mano sul collo , in un gesto affettuoso.
A lei , a mia madre e a Giulia è concesso tutto ma io non sono un tipo che ama le coccole.
Svuoto il mio piatto di pasta e poi mangio due fette della crostata che nonna ha fatto unicamente per me.
L'orologio che ho al polso segnano le 15 del pomeriggio.
-È tardi! Devo andare -dico alla nonna .
Poi corro via appesantito da tutto quello che ho mangiato.
Trovo la mia macchina per miracolo , parcheggiata un po' alla cazzo.
Da un po' di tempo mi costringo a guidare in modo piuttosto prudente (almeno quando non bevo).Non ci tengo ad essere beccato da uno sbirro , a pagare la multa e a finire nel telegiornale delle 20.00.
Manco il tempo di accendere il motore che sento la vibrazione del mio cellulare.
Frugo nella tasca dei jeans finché non lo trovo .
-Pronto?-
-Fede-
È mia madre
-Dove sei?
-Sono appena uscito da casa della nonna-
-Ok. Allora muoviti ad arrivare che ci dobbiamo organizzare per l'intervista-
Mamma manager all' azione.
Premo l'accelleratore e mando a quel paese la prudenza.