Andre si rialzò da terra, guardò Tommy che stava correndo senza guardarsi indietro, non sapeva perché l'avesse spinto, non aveva senso, lo chiamò un paio di volte ma vedendo che non si degnava di guardarlo prese e di fretta se ne tornò a casa sua.
Una volta a casa Andre andò in camera sua, e vi si chiuse a chiave dentro, era spaventato, confuso, furioso e incredulo allo stesso tempo.Tommy invece
Anche lui era appena arrivato e si era serrato in camera sua, ripensava a quando aveva spinto il suo amico a terra, sperando che quei spiriti lo prendessero al posto suo, solo ora si era reso conto che ciò che aveva fatto non aveva senso, anche se avessero preso il suo amico al posto suo si sarebbe sentito in colpa per il resto della vita, o ciò che rimaneva.
Era steso sul letto a ripensare al suo gesto e al motivo per cui lo aveva fatto quando ad un certo punto squilla il cellulare, guardò chi lo stava chiamando "Andre", rispose
" ciao Andre, scusa per prima non volevo spingerti, non so cosa mi era passato per la testa"
Come risposta non ricevette altroo che silenzio, pensando che fosse arrabbiato con lui aggiunse "posso capire che ora ce l'hai con me, spero mi perdonerai" alla fine di questa parola, una voce, non era Andre, la voce era rocca e profonda disse "quando ho chiesto io perdono nessuno me l'ha concesso, nemmeno la pietà, nulla, mi hanno accoltellato avvolto in un tappeto e gettato in una vasca piena d' acqua" e la chiamata si interruppe.
Tommy era sconvolto da ciò che aveva appena sentito, anzi da chi aveva appena sentito, forse il suo amico non c'era più.
Qualcuno bussò alla porta della stanza, Tommy facendo finta di non sentire rimase in attesa, voleva scoprire chi è che lo cercava, alcuni minuti così ma nulla, si sentirono dei passi che si allontanavano dalla porta, curioso di scoprire chi era, si avviò verso la porta e guardò nell' apertura della serratura, inizialmente vide solo il corridoio ma in un istante dall' altra parte comparve un occhio rosso sangue, Tommy cadde indietro per la sorpresa e lo spavento, velocemente si alzò, corse verso la finestra, la aprì, uscì fuori nel terrazzo, si voltò a guardare indietro, vide qualcuno, una persona avvolta da un mantello nero con un cappuccio in testa, non riuscì a vedere il suo volto, il suo guardo si posava sul lungo coltello che questa reggeva in mano, si voltò per saltare giù ma non fece in tempo a scavalcare la ringhiera che quell'essere lanciò il coltello che andò a conficcarsi nella schiena del povero Tommy il quale cadde, di faccia, giù dal balcone.
L'essere si tolse il cappuccio, quel cappuccio nascondeva il volto del bambino, lo stesso bambino che aveva ucciso Marco, lo stesso bambino che tormentava Andre, lo stesso bambino che si trovava dentro quel tappeto gettato nella vasca da bagno di quella casa, salì sulla ringhiere e si lasciò cadere giù, appena tocco terra si trasformò in una piccola nube di polvere.Ciao a tutti, scusate il ritardo sono stato molto impegnato e mi sono successe un paio di cose non tanto belle, cercate di capire,
Ringrazio tutti quelli che leggono e continueranno a leggere la storia, siamo vicini alla fine...chissà cosa succederà nel prossimo capitolo.
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RandomStoria horror ispirata a fatti realmente accaduti. Quattro ragazzi molto curiosi( Andre, Alessio, Marco, Tommy) decidono di visitare la casa abbandonata del loro quartiere, non immaginavano che questa visita avrebbe cambiato tutto per sempre... Pe...