Casa

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All'alba arrivò di fronte ad una piccola casa di campagna e vi entrò.
L'aveva comprata l'anno prima all'insaputa di tutti i Cacciatori con quello che aveva ereditato dai suoi e i risparmi delle cacce, nessuno l'avrebbe cercata lì.
L'entrata aveva i muri panna, una grande libreria bordeaux con i pochi libri che le aveva regalato Rein.
Si spostò in soggiorno che era il contrario della stanza precedente: muri rosso scuri e divano e mobili panna.
Appoggiò la borsa e si buttò sui morbidi cuscini addormentandosi.

Qualche ora prima...

- Damon! - qualcuno bussava furiosamente alla camera dell'uomo.
- Cosa c'è?! - aprì di scatto.
- Abbiamo trovato una guardia svenuta davanti all'armeria e mancano delle armi. -
- Fai l'inventario. Io devo controllare una cosa. Convoca anche tutti i Cacciatori adulti. -
Si diresse a passo svelto verso l'ala dei dormitori degli allievi.
Bussò alla porta di Fire che però non rispose, provò ad aprire ma era chiusa.
Imprecò e dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno aprì la porta con la magia: la camera era vuota.
- Non può essere... - sentì dietro di sé, era Raphael.
- Bisogna trovarla, ma agli altri ragazzi diremo che è in missione. -
- Come volete. Posso fare un incantesimo di localizzazione se mi fornite una pietra a Fire affine. -
- Te la farò avere il prima possibile. -
Si voltò dirigendosi alla sala comune.
- O qualcosa a cui è molto legata. - la voce di Raphael lo seguì.
- Controlla in camera sua: c'è un timbro per la ceralacca. Prova con quello. - gli urlò di rimando.
Poco dopo stava respirando a fondo davanti all'Assemblea dei Cacciatori.
- C'è stata un nuovo furto nell'armeria e mi duole comunicarvi che è stato perpetrato da una delle allieve più promettenti. Fire Blackwell. -
Un mormorio attraversò la sala.
- Ha ferito uno di noi e voi vi chiederete perché. Sapete bene che vi era stato chiesto di tacere sul legame che ci lega e vi ringrazio del vostro silenzio ma sapete anche che una guerra fra Stregoni e Demoni sta per iniziare e lei ne è rimasta coinvolta: i Demoni hanno fatto finta di aver ucciso Rein, ve lo ricorderete immagino, per colpirla essendo sia Strega che Cacciatrice. Fire ha deciso di schierarsi disobbedendomi e ferendoci ma è ancora una di noi. Trovatela. Viva. E non fate scoprire a nessuno degli allievi che è scappata o la sua vera natura. State attenti perché è pericolosa: è disposta a tutto pur di ritrovare Rein. -
- Hai qualche idea di dove possa essersi nascosta? -
- Ha contattato i genitori del ragazzo ma non credo si nasconderebbe lì: sa che sarà il primo luogo dove controlleremo e mi stavo giusto dirigendo lì. -
Aprì un portale e lo attraversò trovandosi in casa dei due.
- Damon! Saranno modi? - chiese Amalia fredda quando le apparve davanti.
- Sapete dov'è? - chiese lui imperioso.
- Non sappiamo nemmeno a chi tu ti riferisca. - replicò Nadir duro.
- Non fate i finti tonti! So benissimo che è stata qui. -
- Fire? Si, è stata qui, ma è andata via da ore. Blaterava qualcosa sul fatto che il nostro Rein fosse vivo ma ovviamente non è possibile e non vogliamo riaprire una ferita che ha appena iniziato a cicatrizzare. L'abbiamo mandata via. -
- Vi terrò d'occhio, sappiatelo. -
Rientrò in accademia dopo questo breve scambio.
Bussarono alla porta dell'ufficio.
- Professore? -
- Entra pure Raphael. -
- Sono riuscito a rintracciarla fino ad un certo punto, ma poi ho perso il contatto. -
- Dove l'hai trovata? -
- Al confine sud della città. -
- Grazie mille ragazzo. Torna a dormire ora, ti avrò bisogno riposato domani. Stai per favore nella camera di Fire e prendi tempo se dovesse tornare. Sai lanciare messaggi silenziosi? -
- Sì. -
- Ok. –

Fire si svegliò che il sole era appena sorto.
Si concesse una doccia veloce e poi si mise alla scrivania a scrivere un biglietto.
" Ho bisogno di te, vieni al mio rifugio. R è vivo."
Piegò il biglietto e sussurrò: "Dod o hyd i Nashter", questo prese la forma di un uccellino e volò fuori dalla finestra.
Dopodiché si mise a leggere.
Qualche ora dopo presa dalla lettura non si rese conto di avere un ospite.
- Dovresti quanto meno chiudere la porta Fire. - la voce maschile la fece sobbalzare.
Alzò la testa e lo vide: un uomo sulla trentina, con i capelli neri e gli occhi verdi come l'antigelo, le pupille da gatto.
- Nashter. Grazie per essere venuto. -
- Tu chiami e io arrivo. Sei bellissima come sempre. -
- Nashter. -
- Sisi, lo so. -
- Ho bisogno di te, voglio salvare Rein. Ho trovato degli alleati nei suoi genitori ma ora Damon li starà controllando. -
- Vuoi che faccia da messaggero? -
- Non solo. Ho bisogno che tu mi metta in contatto con Abbadon e poi quando sarò là mi ritrovi con un incantesimo di localizzazione. -
- Una volta che sarai là? -
- Sì. -
- Non ti permetterò di andare nel girone di quel mostro da sola. -
- Ci sarà Rein. -
- Qual è esattamente il tuo piano? -
- Prenderò le sembianze di un'umana e chiederò ad Abbadon di prendermi come sua serva per cento anni in cambio dell'eterna giovinezza. Prima di accettare mi terrà con lui per due settimane, troverò Rein e il giorno prima dell'iniziazione mi troverai e verrai a prendermi con i suoi genitori. In quella sacca ci sono delle armi. -
- Perché sei qui e non al Centro? -
- Sono una ricercata ora. -
- Sei un disastro. -
- Lo so. Riesci a spiegare il mio piano ad Amalia e a Nadir? Ti apro io il portale poi vado a cercare alcuni ingredienti per l'incantesimo Mutaforma avanzato. -
- Stai attenta. - le raccomandò entrando nel portale.
- Certo. - prese con sé le armi e uscì di casa.
Non poteva passare attraverso dei portali perché Damon l'avrebbe rintracciata quindi fermò un taxi e si fece portare nell'East End dove avrebbe trovato qualcuno che vendeva ciò di cui aveva bisogno.

Una fila di palazzi di mattoni tutti uguali si stagliò davanti a lei quando scese dall'auto e si diresse sicura verso una vetrina con l'insegna di un'erboristeria. Entrò e un forte odore di lavanda, altre erbe e incenso la investì facendole bruciare la gola.

- Come posso aiutarti cara? – chiese una vecchia è seduta dietro al bancone, ingobbita e con i capelli grigi spettinati che ricadono sul viso rugoso.

- Ho bisogno di cose un po' particolari. – rispose lei tirando fuori una runa e mettendosi a giocare con essa sul bancone.

- Sarà il caso di andare nel retrobottega allora. – si alzò e si diresse reggendosi al bastone verso una porta nascosta da una tenda blu.

- Quindi? – si appoggia al tavolone su cui sono disposte decine di barattoli con dentro liquidi e polveri di ogni colore.

- Ho bisogno gli ingredienti per la Mutaforma e polvere di rubino. – passandole una lista.

- Mi stai chiedendo di venderti dei crini di kelpie? Non è legale. –

- E quale sarebbe il prezzo? –

- Il sangue di strega è raro, un paio di boccette potrebbero andare e poi mi paghi il resto in argento. –

Fire foderò un pugnale, lei le porse i contenitori di vetro e la ragazza si incise a fondo il braccio in modo da riempirle, poi lo fasciò con una benda che la vecchia le stava porgendo.

Le allungo le monete d'argento e me ne vado senza salutare con tutto ciò di cui ho bisogno in un sacchetto di stoffa che assicuro alla cintura.

Il tassista era ancora fuori e si fece riportare a casa dove era tempo di iniziare la prima parte del piano.

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Chiedo scusa per avervi abbandonati per ben due anni ma purtroppo come ho già detto ad alcuni di voi ho avuto dei problemi di salute che sto ancora cercando di risolvere.

So che molti di voi che riceveranno la notifica probabilmente non si ricorderanno mai nemmeno di Fire ma mi farebbe piacere riniziare a scrivere per cui, se ancora siete curiosi, vi aspetto.


Connie

HunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora