Un colpo sulla schiena, un'altro e un'altro ancora... Fu questo che sentii prima di risvegliarmi completamente. Aprii appena gli occhi e vidi, anche se sfocata, una persona incappucciata seduta su una sedua con in mano qualcosa di piccolo, che non riuscii a vedere a causa della vista sfocata anche se nella stanza non c'era molto buio. Cercai di aprire di più gli occhi, e quando ci riuscii tutto mi sembrò più nitido. Abbassai la testa e mi accorsi di avere le mani e i piedi legati e...non c'era il mio anello sulla mano. Alzando lo sguardo vidi che quello che aveva in mano lo sconosciuto incappucciato era il mio anello. COSA?! COS'ALTRO ERA SUCCESSO QUANDO ERO SVENUTA!
Qualcun'altro mi colpii nuovamente sulla schiena, ma questa volta più forte, e io gemei dal dolore. Udii dei passi e subito dopo vidi una figura magra con un bastone, posizionarsi accanto alla persona di fronte a me.
"Finalmente si è svegliata" fu quello che disse la persona alzata accennando un ghigno che mi mise i brividi.
"Già, pensavo che avrebbe dormito per tutto il tempo"
"Avremo più tempo per...fare quello che ci è stato ordinato". Diventai pallida più di quanto non lo fossi, rimanendo sconvolta per ciò che avevano detto. Probabilmente, anzi sicuramente, quei due se ne accorsero incominciando a ridere freneticamente. Chi poteva mai potevano essere quei due? Dei cacciatori di vampiri? Come avrebbero fatto a scoprirmi? Cercai di parlare ma, ovviamente, la mia bocca era avvolta in una fascia di nastro isolante e tutto quello che ne uscii fu una serie di versi, come se fossi un animale. Mi irritai molto per quella situazione e tentai di liberarmi strattonando e tirando la sedia, per cercare di strappare le corde che mi tenevano legata. Tutto ciò che accade fu che la sedia, compresa me, cadde per terra e quei due incominciarono nuovamente a ridere...questa volta più forte.
"Cosa credevi di fare? Pensavi che bastasse tentare di strappare con la tua forza le corde e saresti riuscita a scappare?"
"Ci credevi così stupidi? Aspetta...volevi dire qualcosa prima? Beh parla, ah giusto non puoi farlo perché hai del nastro isolante sulla bocca"
"Aspetta che te lo levo io" disse quello seduto e si alzò di scatto. Quando mi levò il nastro mi fece molto male, ma mai quando quei colpi sulla schiena mentre mi svegliavo.
"Bene ora puoi..." non gli lasciai neanche terminare la frase che dissi subito, con tono molto irritato ma anche confuso:"Chi siete? Cosa volete da me? Liberatemi subito o..."
"Perdonaci, che maleducati che siamo non ci siamo neanche presentati! Penso che sia l'ora che ci leviamo questi cappucci, cosa ne dici?" si rivolse al complice che rispose:"Si infatti, anche perché mi prude un pò".
Rimasi un confusa vedendo che i due incappucciati era la coppia che vidi al supermercato. PERCHÉ MAI AVREBBERO FATTO UNA COSA DEL GENERE, NON MI CONOSCEVANO NEANCHE!
Mi rialzarono con la sedia da terra e quando fui di fronte a uno dei due dissi urlando:"Siete pazzi! Cosa volete da me non mi conoscete neanche, liberatemi oppure..."
"Oppure cosa?" disse la ragazza con aria minacciosa "Cosa mi fai? Sei legata e quando vogliamo possiamo imbavagliarti e ora le tue doti di vampiro non ti aiuteranno" questa frase mi scioccò terribilmente.
"Co-come..."
"Come facciamo a saperlo?" completò la mia frase il ragazzo avvicinandosi "semplice, perché noi siamo cacciatori di vampiri"
"E fiutiamo mostri come te a chilometri di distanza!" disse la ragazza, agitando tra le mani il mio anello. L'ANELLO! Me ne ero completamente dimenticata. Avrebbero potuto farmi qualsiasi cosa!
"Cosa volete da me, non ci ho fatto niente! Lasciatemi andare!" forse sembrai disperata dato che pronunciai quelle parole quasi piangendo ma non credevo a quello che mi stesse accadendo.
"Che c'è ora basi paura? Dovresti saperlo bene"
"Dicci dove sono gli altri come te!" urlò il ragazzo con gli occhi iniettati di sangue.
"Gli altri? Non c'è nessun altro!" in quel momento pensai subito alla mia famiglia e a John, erano tutti in pericolo. Non dovevo dire niente, anzi dovevo state attenta a ciò che avrei detto perché ogni parola sarebbe potuta diventare una bomba.
"Non fare la stupida altrimenti ti accadrà qualcosa di brutto"
"Molto brutto!". A quelle parole mi si gelò il sangue e incominciai a tremare ma non dovevo cedere dunque deglutii e presi un bel respiro.
"Non so di cosa state parlando"
"Non lo sai vero?" i due si lanciarono un'occhiata che non mi piaceva per niente. Infatti avevo ragione.
"Beth sai cosa dobbiamo fare"
"Certo". La ragazza si avvicinò a me con il nastro isolante e mi tappò la bocca, nonostante cercai di divincolarmi.
Il ragazzo si avvicinò ad una finestra con la tapparella abbassata e disse " Non saremmo arrivati a questo punto se tu ci avresti aiutato" detto questo vidi con la coda dell' occhio la ragazza allontanarsi da me e di scatto il ragazzo alzò la tapparella. Entrò una luce che quasi mi accecò, ma questa era la minima cosa. Non avevo l'anello e di conseguenza incominciai a sentire un bruciore, nelle braccia e nel resto del corpo, che col passare del tempo andava aumentando di intensità. Faceva malissimo e mi sentivo morire, anche se già avevo provato questo dolore.
"Ora ti viene in mente qualcuno?"
Mi scese una lacrima per il dolore e mi incominciarono a spuntare delle ferite sul corpo ma non cedetti e rimasi in silenzio, altrimenti avrei detto qualcosa di sbagliato.
"Fai la dura eh? Beh vediamo se quando diventerai cenere lo farai ancora". Passarono alcuni minuti nei quali il silenzio fu spezzato solo dai miei lamenti per il dolore. Mi stupii di me stessa per non essere svenuta.
"Basta vi scongiuro, non so niente! Sono sola e non conosco nessun'altro!"
"Sei sicura? Allora quel bel ragazzo con il quale sei stata? Non conosci nemmeno lui?" Charlie, si riferiva a lui. E se gli avrebbero fatto del male?
"Lasciatelo stare!"
"Bene allora vedi che conosci qualcuno. Robert penso proprio che basti altrimenti non scopriremo niente"
"Hai ragione Beth" e finalmente andò a chiudere quella maledettissima finestra. Dopo minuti di agonia finalmente riuscii ad avere un pò di sollievo.
"Incomincia a parlare"
Ansimando dissi "Lui non c'entra niente e non è nemmeno un vampiro. Lasciatelo stare"
"E perché dovremmo crederti? In fondo tu sei un mostro senza cuore e non ti importa nulla di nessuno e ora potresti aver detto una cavolata"
"Io proporrei di riaprire la finestra"
"No vi prego, credetemi. Vi prego" urlai. Non avrei sopportato un'altro minuto sotto il sole.
"Va bene penso che per oggi basti, ma ciò non vuol dure che ti crediamo" disse la ragazza accennando un sorrisetto. Fu in quel momento che quei due si diressero verso la porta e prima di chiuderla sentii una voce maschile dire "Mi raccomando, non andartene!" e delle risata. Cercai di rimanere calma ma le parole della ragazza mi martellarono la mente: Per oggi!. Quanto altro tempo avrei passato con quei pazzi!
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The Choice
VampireVictoria é una ragazza normale: capelli castani e occhi azzurri, se non fosse per una cosa... lei é un vampiro e per lei questa é l'unica cosa importante, almeno fino a quando non incontra Charlie. Da quel momento tutto CAMBIERÀ.