Capitolo 18

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Non sapevo dove mi stesse portando..anche se riuscii a dominare la mia curiosità non chiedendo nulla al riguardo.
In questo preciso momento stavamo attraversando un boschetto, che nonostante venissi in questa scuola da 3 anni non conoscevo l'esistenza, e poi svoltammo in una stradina fangosa e la mia imbranatezza mi vece volare a terra.
«Cazzo» gridai incazzata
«Merda V hahah, hai l'equilibrio di un bradipo eh?»
«Fanculo, aiutami»
«Certo..hahah»
E mi aiutó a rialzarmi, e mentre mi alzai mi prese per mano stringendola forte e mi trascinó fuori da quella stradina di merda.
Arrivati a una distesa verde, mi lasció la mano e si giró verso di me.
Pensavo stesse per mettersi a ridere dato che molto probabilmente avevo pure il fango sulla faccia, invece no.
Mi tolse lo zaino, e la giacca tutta sporca, e pian piano avvicinó le mani sul mio viso e incominció a togliermi con le sue bellissime dita affusolate i residui di fango.
«Non c'è bisogno, posso fare da sola grazie»
«Okay..»
Così mi allontanai di qualche metro e guardai le mie condizioni.
Avendo la giacca aperta mi ero completamente fradiciata la maglia e metà pantaloni, lasciando da parte le scarpe che non potevano neache più definirsi tali.
«Hai per caso bisogno di un bagno?» mi chiese di sottecchi.
«Peccato che siamo in una foresta» dissi digrignando i denti.
«Si da il caso che a neanche 50 metri da qui ci sia una bellissima castata..»
«Per bagno intendevi quello?in un'acqua ghiacciata?»
«Posso assicurarti che non lo è» disse
«E come fai a saperlo?»
«Perchè ho già fatto il bagno..su vieni!»
Continuavo a chiedermi se fosse una buona idea, dopotutto faceva abbastanza caldo e io ero sporchissima, il fatto è che non ho il costume e ho delle mutande di pizzo nere.
Sarebbe troppo imbarazzante..peró quando mai mi ricapiterà un occasione del genere?
"Dopo quello che è successo a Christian ti sei promessa di provare tutto" mi ricordó il mio subconscio. E così feci. Vergognandomi come non mai.
«Eccoci, dimmi se non è meraviglioso?!»

O mio Dio. Era bellissimo.
Senza fiato, non avevo fiato per parlare. Era una cascata piccola ma bellissima. Attorno era pieno di alberi verdi con fiori e la luce puntava proprio sul laghetto.
Era una cosa meravigliosa. E io non ne sapevi neanche l'esistenza.
«Dylan è fenomenale..»
«e allora cosa aspetti?vieni, facciamo un bagno»
«Emh..» non volevo farlo..mi vergognavo. Ma la mia voglia di vederlo con le mutande bagnate e i capelli fradici vicino a me ebbe il sopravvento.
«..Okay»

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