Capitolo 11

142 4 1
                                    

Ammutolita. Pazza. Forse stavo sognando ancora. Tutto era possibile..ma non che il ragazzo che sognavo da 1 settimana si presentasse il primo giorno di scuola nella mia classe. Ecco. Questo era assolutamente impossibile.
Ma come poteva esserlo?
Era decisamente lui. Biondo platino, occhi di un azzurro penetrante e naso dritto.
E ad interrompere i miei pensieri fu il professore..
«Violet vuoi raccontarci come hai passato le vacanze?»
"Merda"
«Emh..»
«Non è una domanda difficile» disse Jessica sogghignando con le stronzette delle sue amiche.
«Silenzio signorina Evans ho chiesto a Violet» disse il professore.
«Si scusi..a Giugno sono andata in California per 1 settimana poi in Toscana per un'alta settimana e per il resto ho sono stata a casa.» terminai con un sorrisetto imbarazzato e timido. Ma nessuno sembrava accorgersene.
«Bene ragazzi, come potete notare avete tutti visto il vostro nuovo compagno di classe. Che dici Dylan ti va di presentarti alla classe?» chiese il professore.
«Ma certo!» si alzó in piedi e per un momento si mise a squadrare la classe. Poi guardó Tiffany e le fece l'occhiolino.
Già solo da questo gesto avevo capito tutto.
«Ciao mi chiamo Dylan» e poi si sedette.
"Che presentazione del cavolo" pensai subito. Dylan eh?non male come nome peró.

Finì la lezione e se ne passó ad un altra. Dylan aveva già incominciato a chiaccherare con Angie, Thomas e Luke. Ridevano continuamente. Chissà per cosa..vedevo che si girava da una parte all'altra e si guardava intorno. E per un secondo il suo sguardo si poso su di me. Spalancó impercettibilmente gli occhi..poi si voltó di scatto.
"Che figura di merda...gli ho pure fatto prendere un colpo"
Sono così brutta? Andiamo ho visto di peggio. In questo momento avrei proprio voluto leggere nel pensiero come Edward Cullen.
Mannaggia! "Basta"mi promisi, seguiamo la lezione.
All'intervallo un cerchio di ragazze si fece attorno a Dylan. Io ovviamente non ero tra quelle non mi interessava essere una delle tante pecorone che andavano dietro al nuovo arrivato. Così rimasi con Hazel poi andai a comprare la merenda alle macchinette e mentre tornai incontrai Liam.
«Ciao Violet» disse euforico mentre mi abbracciava.
«Ei Liam, come stai?» chiesi cortese
«Alla grande. Ieri mi hanno chiesto di andare a fare un provino a una compagnia di Football molto importante.»
"Ahh forse per quello era così euforico."
«Wow sono così felice per te,davvero» dissi sorridendo
«Anch'io tantissimo. Comunque hai conosciuto Dylan? È mio amico, ci siamo incontrati quando sono andato in vacanza l'anno scorso a Seattle»
"Ah perfetto"
«No..per la verità non l'ho conosciuto»
«Maccome?non si è presentato?»
"No.."
«Allora te lo presento io» disse felice come se la cosa non fosse totalmente e assurdamente imbarazzante.
«No no. Non è necessario. È in classe con me..ci conosceremo col tempo.» ero nel panico
«Suvvia Violet voglio presentartelo e basta» disse
«Liam per favore..non mettermi in imbarazzo. Non voglio!»
«Okay okay va bene» si arrese per fortuna.

Quando tornai in classe Jessica stava parlando con Tiffany mentre Hannah stava parlando con Ally.
Io mi sedetti al mio posto e mentre finii la merendina tirai fuori le cuffie e mi misi ad ascoltare "Cool for the summer di Demi Lovato" così mi distoglieva da pensieri inutili e stupidi.
Finalmente era l'ultima ora di scuola e per essere il primo giorno sembrava infinito. Entró il professore di musica, quello che tanto adoravo.
«Ciao a tutti ragazzi» disse con un ampio sorriso.
«Buongiorno prof» dicemmo tutti in gran coro.

Il professor Nelson era molto giovane secondo me aveva appena 27 anni. Una decina in più di noi studenti. Era alto moro, occhi azzurri e molto molto bello.
Piaceva a tutti. Era il professore più bello della scuola. O meglio era l'unico professore bello della scuola.
«Allora prima di dirvi il materiale che dovrete acquistare per l'anno scolastico vorrei sentire un pó quello che avete fatto durante le vacanze...Tiffany cominciamo da te» disse autoritariamente.
«Prima di tutto sono contentissima di essere tornata a scuola e di aver riincontrato tutti i miei amici. Inoltre prof se non l'avesse notato c'è un nuovo alunno. Si chiama Dylan Powell e..»
«Tiffany credo di potermi presentare da solo grazie» disse leggermente infastidito.
Tiffany era imbarazzatissima si vedeva.
«Sono Dylan Powell, appunto. Vengo da Seattle e mi sono trasferito 1 mese fa qui in New Orleans. Ho 17 anni e..non faccio nessuno sport in particolare. Suono il pianoforte da 6 anni e questo glielo dico solo perchè è un professore di musica non per cercare di vantarmi in qualche modo..» e si sedette.
Il professore rimase sbalordito dopo quella piccola confessione. Io pure sinceramente.
Vidi che Tiffany si voltó verso Dylan e gli disse qualcosa. Sorrise e dal labbiale compresi che lui aveva risposto "non fa niente tranquilla".
«Piacere di aver fatto la tua conoscenza Dylan e siamo tutti ansiosi si sentire come suoni il pianoforte..non só se lo sai ma nella nostra classe abbiamo anche una formidabile cantante.»
"Noooo"
Avete presente il quadro "L'urlo di Munch"?
Ecco..la mia faccia era così in quel momento.
«È Violet» disse il professore e tutti mi guardarono. Compreso Dylan.
«Buona a sapersi» disse a bassa voce Dylan.
"Ma che cavolo vuoldire?!"
«Visto che stiamo già parlando di un punto su cui mi volevo soffermare..approfittiamo di quest'ultimi 15 minuti di lezione per parlare del Festival High School che si svolge per festeggiare l'inizio dell'anno scolastico. Volevo quest'anno fare qualcosa di diverso. Invece di teatro prendere ragazzi con talenti musicali o canori e farli esibire sul palco in "Aula Magna". La decisione è già stata presa..adesso ci servono solo i partecipanti. Il progetto è abbastanza libero..puoi decidere se esibirti o no..ma per chi ha grandi talenti sarebbe una bella opportunità presentarli.» disse il professore.
Che idea magnifica..che bello! Basta sono troppo felice.
«Violet e Dylan potreste fare una cosa a due» disse il professore e tutti si misero a ridere. Dylan si lasció sfuggire un sorriso e poi mi guardó.
"Che imbarazzo"
«Dai ragazzi quando incomincerete a fare i seri?! Basta doppi sensi!» disse il prof.
«E lei la smetta di farli Professor Nelson» disse in modo provocatorio Jessica. Oddio ma in che mondo un alunna direbbe una cosa simile al professore.
«Jessica basta!» sbraitó il professore. E tutta la classe si ammutolì.

Aspettando te ❥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora