Ora, esistono tre tipi, di pedine al mondo:
1- Coloro che sin dal momento della nascita, sanno, senza alcun dubbio od esitazione, chi sono, che posizione occupano nella scacchiera, e che influenza hanno nello svolgimento della partita.
2- Coloro che non sanno precisamente chi siano, e allora vanno alla ricerca della pedina che più presenta con loro, caratteristiche similari, provando ad identificarsi nella pedina, chi più per senno e chi più per azzardo.
Una scelta che comunque, sentono il bisogno di compiere e fin quando non si saranno identificati, saranno portati, per indole naturale, a cercare collocazione, tra la moltitudine delle pedine.
3-Infine, coloro che non hanno totalmente idea di chi siano, e che ruolo occupino nell'ordine prestabilito, coloro che non sentono l'onere di compiere alcuna scelta, e per inerzia vitale, col passare del tempo, non proveranno neanche più ad identificarsi nello scacchiere, dopo una serie sconsolata di tentativi inutili, navigando nella più completa assenza di certezze, e di punti di riferimento.
Tuttavia sono consapevoli dell'ordine predefinito del reale, dell'esistenza di una disposizione alquanto ragionata, meccanicamente ideata, dei pezzi all'interno del tavolo di gioco.
Ma non trovando collocazione, o identificazione alcuna, spesso si mostrano indifferenti alla vita, al punto da considerarsi inutili, privi di peso, ai fini della partita.
Fosse per loro, potrebbero scomparire anche adesso.
Essi sono i filosofi, coloro che sanno di essere e ne sentono il peso, il fardello che si portano appresso da una vita e che in serbo porta una miriade di domande.
Essi spendono una vita ad interrogarsi, cominciando da loro stessi.
Una volta soddisfatti dell'interrogatorio, e giunti ad una buona conoscenza della propria persona, si pongono la fatidica domanda:
"Che cos'è la vita"?, con tutti i corollarici enigmi che ne scaturiscono, del tipo:
"Che nesso ha la vita, con la realtà?".
Non vi sarebbe mai termine, né scadenza, alla serie ininterrotta di domande che si pone il filosofo.
Ma la vita, prima o poi, si chiude, e alla fine, una sola domanda rimane al saggio, dopo aver ben compreso che ad ognuno di noi, corrisponde una precisa pedina nella scacchiera:
"Contro chi si gioca, la partita"?
Di chi si tratta, che entità si nasconde, dall'altra parte della scacchiera, e in che modo, con che intenzioni, controlla la partita?
Un profondo enigma dell'essere, un enorme interrogativo che grava su tutti noi e che ci porta a un tormento senza fine, destinato a terminare unicamente con la morte.

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Domandiamoci chi siamo: riflessioni filosofiche dall'universale al particolare.
NonfiksiMancanza di volontà, blocco dell’essere, di fronte alla vita. Paura di vivere, o voglia di affrontarla? A metà tra i due estremi, ha luogo la più fredda delle indecisioni, delle domande, che si pone l’uomo quando è così estraniato dalla realtà a lui...