«Tesoro, tutto bene?» chiese mia mamma con aria preoccupata.
«Domani, tre metri di neve!» disse sarcastico papà.
Per quanto riguardava me, ero annoiatamente seduta a tavola e giocavo a far fuggire un pisellino dalle grinfie della mia forchetta.
«Sì... sì... tutto ok» dissi svogliatamente.
«Tesoro, non è tutto ok. D'accordo? Cos'è successo?» chiese mamma con aria spazientita, portandosi le mani ai fianchi.
«Ma nulla, davvero...»
«Io e te dobbiamo parlare» e questa, più che un'amorevole preoccupazione materna, era una bella e buona minaccia.
«Guarda che-» il suo sguardo mi fece fermare a metà della frase.
Sospirai.
"Accidenti a te!" pensai, rivolta a tutto in generale ma a Thy nello specifico.
In fondo, era colpa sua questa assurda situazione.
Ecco. Pensare a lui mi aveva fatto passare la fame.
«Mi dispiace, oggi non ho molta fame...» dissi alzandomi.
«Questo non rimanderà la chiacchierata» finì mia madre tagliando accuratamente un boccone di bistecca.
"Dannato....!"
Sospirai di nuovo.
Ora che ci riflettevo, non avevo mai sospirato tanto in una sola giornata come oggi.
Doveva essere seriamente un caso grave.
E poi-«AHIA!»
Guardai il piede «Ma per la miseria di Giove!»
«Eris, che è successo?» disse la voce preoccupata di mia madre dalla cucina.
«Nulla. Ho solo... inciampato sullo scalino...»
Mentre tentavo di placare mentalmente il dolore, un silenzio innaturale calò sulla casa.
«... ... ... Sì. Dobbiamo parlare, Eris»
Per la sesta volta, sospirai.
Mi buttai sul letto: non avevo nemmeno la forza di leggere un libro.
Il che era sia un male che un bene: potevo tranquillamente rilassarmi, ma la mia mente non si sarebbe concentrata su nient'altro che quello, ed era un grosso problema.
Aspetta, avevo detto sia una male che un bene?
Risi.
«Ma quale bene?!»
«Quindi... ho il piacere di notare che ti è tornata la parola. Stavo incominciando a preoccuparmi»
«Molto. Spiritoso» dissi piatta e priva di sarcasmo.
«Che è successo? Sembra che tu abbia visto un fantasma e sia scioccata per lui è corso via spaventato da te»
«Quest'iniezione di sarcasmo mi sta facendo diventare diabetica, Ael»
«D'accordo, d'accordo, la smetto. Tu mi dici che è successo?» chiese lui con voce più seria e sincera.
«... Cose da ragazze» dissi semplicemente.
Non mi andava di raccontare le mie peripezie ad Ael.
No, ad uomo e basta.
Avevo dell'orgoglio anch'io, e lui non era mica la mia fata madrina!
"... Beh, per la verità sarebbe fato madrino..." pensai, tentando di trattenere una risata.
«Che c'è ora?»
«Oh, nulla... nulla... stavo solo-»
«SHH! Sta arrivando tua madre» disse mentre spariva.
Sbuffai di nuovo e la porta si aprì.
«Tesoro, oggi è il giorno in cui hai sbuffato di più. Dobbiamo segnarlo sul calendario» disse con un sorriso.
Si chiuse la porta alle spalle e si mise a sedere sul letto, di fianco a me.
«Quindi... cos'è successo? Sii sincera, che tanto lo scopro se menti» disse mamma fissandomi negli occhi.
«Ma non è successo nulla!» le rispose, tentando di evadere il suo sguardo.
Lei mi prese il mento con una mano.
«Ah-Ah. Non dire bugie. Non ti ho mai visto in questo stato, ma ci sono passata anch'io e lo riconosco. Se non vuoi parlare tu, andrò io dritta al punto»
Sospirai.
«Mamma, non è nulla, davvero. Ho solo... questa è stata una giornata "no", ecco»
lei continuò a fissarmi per un paio di minuti.
«Chi è?» chiese infine.
«Cosa?»
«Chi è?»
«"Chi è" chi?»
«Eris, non girarci intorno, perché penso proprio di sapere chi sia»
Oh-oh.
«D'accordo, d'accordo» le dissi arrendendomi «è... è Thy»
«Thy? Il ragazzo nuovo di cui ci hai parlato?» chiese lei con curiosità, non riuscendo totalmente a mascherare che, però, sapeva già la risposta.
«Non fare la finta tonta, mamma. Sì, è lui»
Un piccolo sorriso le si aprì sulle labbra.
«E?»
«E... e niente. Non capisco cosa gli passi per la testa»
«È un ragazzo, cara, nemmeno io so cosa passa per la testa di tuo padre» disse con una risatina.
«No, mamma... è... è diverso. Non capisco veramente cosa gli passi per la testa»
Le mi strinse in un abbraccio «Su, parti. Vedrai che ti sentirai meglio»
Stanca, sospirai per quella che speravo essere l'ultima volta in tutta la giornata, e incominciai a raccontarle tutto quello che era successo.
Ebbi il buon senso di evitare ombre e voci nella testa, ma per il resto le raccontai tutto.
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La Discordia della Morte
ParanormalQuando Eris Williams compie l'atto più umano che una persona possa compiere, salvare una vita, non si rende conto di essersi cacciata in una situazione molto, molto più grossa di lei. C'è un invisibile legge che gira intorno alla vita, e Eris ha app...