Capitolo 14

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Non riesco a pensare ad altro che a quella chiamata.

Sto cercando di svolgere la stessa equazione di matematica da circa 30 minuti, ma il mio cervello proprio non vuole saperne.

So che non me ne dovrebbe importare niente di Erika, ma è più forte di me.

Una parte di me sarebbe disposta a chiamarla per sapere cosa le succede, ma un'altra è troppo orgogliosa per poterle anche solo rivolgere la parola.

Ovviamente, la seconda parte di me prende il sopravvento, quindi mi ritrovo cosí; imbambolata sulla sedia girevole della mia stanza con un dannatissimo libro di matematica davanti agli occhi.

Guardo l'orario sull'I- phone in carica, e noto che manca poco meno di un'ora alle 19.
Decido di muovermi, anche perchè devo ancora decidere cosa indossare per 'l'appuntamento' (se cosí si può definire) con Matt.

Ho ancora un sacco di compiti da fare, ma decido di terminarli stasera quando torneró a casa. A meno che non mi addormenti appena arrivata, come invece ho fatto la sera scorsa.

Prima peró decido di chiamare Jess. Voglio chiederle il perchè non è venuta a scuola oggi e se sta bene.

Lo so che probabilmente è tutto ok, ma una parte di me non ne è convinta.

La chiamo.
Squilla.
Niente.

Allora le lascio un messaggio sulla segretaria telefonica.

" Jess, sono io. Ally. Appena senti il messaggio mi potresti chiamare per favore? Se non lo sentirai in tempo ci vediamo a scuola".

Okay, devo smetterla di preoccuparmi per ogni singola cosa.
Devo iniziare a prepararmi piuttosto.

Mi reco al mio armadio e apro le ante.
Ho tanti vestiti, ma non so veramente quale scegliere.

Inizialmente non pensavo a un vestito, ma poi Matt ha detto che mi porterá a cenare in un posto fuori quindi opto per un abito.

È molto semplice. È bianco sporco con delle spalline strette e il corpetto in pizzo e con lo scollo a cuore. La gonna è larga e liscia.
Come scarpe scelgo dei tacchi neri aperti.

Indosso tutto e poi vado in bagno a truccarmi. Metto del mascara, un filo di eye-liner e della matita nera.
Sulle labbra un gloss color pesca.
Uso anche l'arriccia capelli per aumentare la voluminositá dei miei boccoli biondi.

Prendo una borsetta nera e una giacca di jeans in caso faccia freddo stasera.

All'improvviso sento il campanello suonare.
Oddio è lui!

Mi guardo allo specchio l'ultima volta e direi che il tutto non è male.

Scendendo le scale sento mio padre parlare con Matt come se fossero amici di vecchia data.
Quando entrambi si accorgono della mia presenza restano a bocca aperta. Ma che hanno?

"Ciao a tutti. Ciao Matt" lo saluto.

"C-ciao. S-sei bellissima!"
Arrossisco.

"Anche tu" dico io.
Sta veramente una favola.
Indossa una camicia bianca e dei jeans a vita bassa. È comunque molto bello anche vestito in modo più elegante.

"Ho qualcosa per te" dice mostrandomi una rosa rossa.

Quanto è dolce. È la prima volta che un ragazzo mi regala una rosa. Sono commossa, giuro.

"G-grazie mille". Secondo me imbarazzata come sono ora, tra il colore rosso della mia pelle e il mio vestito bianco potrei sembrare tranquillamente babbo natale.

Love me like you do ||Cameron Dallas (Watty's 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora