Un po' di Noi

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<<Killian, ti sarei molto grata se dimenticassimo quello che è successo oggi>> disse Emma mentre si preparava per la notte.

<<Sei sicura?>>

<<Sì, non credere che cambi qualcosa tra di noi.>>

<<Ma certo, non sia mai che qualcuno ti veda come una persona dolce. E' un bene che conosca molto di te, almeno riusciremo a salvare le apparenze per un po'. Buonanotte>> le rispose irritato sistemandosi sul tappeto.

Dopo un momento di riflessione Emma disse: <<Una piuma.>>

<<Come, scusa?>>

<<Il mio tatuaggio, è una piuma, si trova sulla spalla destra, l'ho fatto dopo che il mio ragazzo mi ha lasciata, per ricordarmi che non ho bisogno di nessuno.
Mh, i miei libri preferiti sono 'Il Principe della Nebbia' e 'Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue', li rileggo ogni Natale.
Il primo concerto al quale sono andata è stato quello dei Chumbawamba... e non vado a letto con un uomo da quasi due anni.
Ci sono sicuramente un sacco di altre cose da dire, ma al momento non mi viene in mente altro...>>

<<Davvero non fai sesso da due anni?>>

<<È l'unica cosa che hai sentito? Come fai a smontare i momenti più dolci, è una capacità invidiabile.>>

<<Chi sono i Chumba... chamba...?>>

<I Chuambawamba? Sono quelli che cantavano 'I get knocked down' nel '97.>>

<<Mh, non li conosco.>>

<<Aspetta, faceva così:
I get knocked down, but I get up again, you never going to keep me down.>>

<<Scherzavo, li conosco, ero fissato con quella canzone, volevo solo sentirtela cantare...
He drinks a whisky drink>> continuò Killian.

<<He drinks a vodka drink.>>

<<He drinks a lager drink.>>

<<He drinks a cinder drinks, he sing the songs that remind him of the good times, he sing the songs that remid him of the better times.>>

<<Eddai, mi hai dato la parte della ragazza! Secondo te io come ci arrivo?>>

<<Sarebbe carino vederti cantare come una ragazzina. Okay, io ti ho un po' di me, ora io voglio sapere di te.>>

<<Di me? Non c'è molto da sapere... almeno niente di interessante. Sono un nerd che quando ha del tempo libero tenta di recuperare serie TV, adoro i comics, le fiere nerd e i comic con... ho una strana fissa per i gadget imbarazzanti, soprattutto di Doctor Who.
È così ti ho riassunto la mia vita.>>

<<Tutto qui? Nient'altro? Nah, non ti credo. Avanti, cosa facevi prima di venire a lavorare all'agenzia?>>

<<Niente di che... marina.>>

<<Ah, certo, solo la marina, niente di che. Cosa facevi?>>

<<Facevo il tenente, va bene?>> chiese evidentemente innervosito dall'insistenza di Emma.

<<Carica piuttosto alta... quindi sei andato in missione, sorprendente; dove?>>

<<Iraq, sono stato in Iraq per quattro anni.>>

<<E perché hai mollato?>>

<<Perché ho perso troppe persone.>>

<<La guerra è così...>>

<<Cazzo, Swan, lo so come funziona la guerra, ci sono stato, sono io ad aver perso compagni, amici e parenti!>>

Dopodiché solo silenzio.

<<Scusa... non volevo...>> disse Emma dopo sgradevoli minuti di tensione.

<<Mio fratello era in marina con me, il mio capitano, vorrei dirti in quale battaglione, ma poi dovrei ucciderti... comunque, eravamo stati trasferiti in una base più vicina ai villaggi centrali, per avere un controllo migliore.
In uno di quei villaggi c'era questa donna, Milah, con la quale c'era molta sintonia... Alla fine ci innamorammo, ma sette mesi fa, dopo che tornammo in Iraq da due settimane di riposo a casa, gli aerei cominciarono a bombardare il suo villaggio e quando arrivammo mi precipitai verso la sua casa, ma mio fratello non me lo permise, ed entrò lui al mio posto a cercarla. Appena entrò la casa saltò in aria... non era rimasto praticamente niente di loro...
Scusa, non riesco a prendere sonno>> disse infine alzandosi e lasciando la stanza, lasciando Emma.

***

Erano passate tre ore da quando Killian se n'era andato, ormai erano le 02:00 così Emma decise di andare a cercarlo.
Scendere le scale di legno senza fare rumore era assai difficile, ma con un po' di pazienza le superò e si diresse verso il salotto, ma si fermò quando vide che nella stanza c'era Elsa e non Killian.
Stava... parlando da sola? No, non da sola, con il bambino.

"... ed era coraggioso, molto coraggioso. Ehy, che c'è? Hai il singhiozzo? Sai che anche papà aveva sempre il singhiozzo?"

"Allora proviamo a trattanere il fiato, me l'ha insegnato papà, copia lo zio" disse Killian entrando nel salotto dal lato della cucina mentre si avvicinava alla poltrona dov'era Elsa.
"Prendi un bel respiro e trattieni il fiato, così" continuò imitando il movimento che aveva descritto. "Lo fa anche la mamma; uno, due e tre."

Tutti e due trattennero il fiato per circa trenta secondi e quando ricominciarono a respirare il bambino non aveva più il singhiozzo.

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