Capitolo 5

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Il caos totale. La sala è enorme ed è formata da una pista centrale con il palco con attorno vari piani di balconate il tutto stracolmo di gente. Ci addentriamo nella mischia e cerchiamo di raggiungere il "bar" improvvisato sul lato della pista. Durante il breve tragitto vediamo di tutto: ubriachi che urlano tra la gente, coppiette e non, gente che fuma e altra che beve. Ragiungiamo il bordo della pista, prendiamo da bere e ci appoggiamo alla parete aspettando di decidere cosa fare. Mar pare ammutolita mentre Luke si guarda attorno come un bambino in un negozio di caramelle. Troppo sconvolti per andare via ma ancora troppo sobri per fare qualcosa che non sia guardarci attorno, ce ne stiamo li bevendo i nostri drink come degli idioti. Osservo, quanto riesco, la gente attorno a me e dopo qualche secondo la individuo. È in mezzo alla folla con Mike, il capofazione del giorno della scelta, stanno ballando e lei sembra una visione. Mi rendo conto solo dopo qualche minuto di essere chiamato da Mar, troppo preso a guardare Alaska ballare in mezzo alla pista come se fosse l'unica nella stanza. é evidente quanto lei sia famosa nella fazione; da quando aveva sceso le scale da uno dei balconcini che fungevano da privè accompagnata da un gruppo di capifazione a quando era entrata in pista, tutti gli occhi si erano puntati su di lei. Risvegliato da Mar, acconsento alla sua richiesta di cercare un divanetto su cui sedersi e mi sposto seguendola cercando di stare più in disparte possibile. Dopo qualche giro a vuoto per la sala, troviamo finalmente un minuscolo divanetto libero in un angolo e ci fiondiamo a occuparlo. Ma, a un passo dall'oggetto delle nostre ricerche, un armadio moro si para davanti a Luke spingendolo di lato, occupando la nostra meta e facendogli urtare un'altro ragazzo, questa volta biondo,  facendogli, a sua volta, rovesciare ciò che aveva in mano dritto sul vestito della ragazza che probabilmente stava tentando di approcciare. "Partiamo male"penso. Infatti, questo si gira e spintona Luke a sua volta. Sta per aprire bocca ma poi ci fissa per qualche secondo e ghignando dice: "Posso vedere il tuo invito, novellino? E anche quello dei tuoi amichetti, ovviamente." "Merda" penso, "quegli stronzi  della mensa non hanno parlato di biglietti...". Prima che Luke possa reagire, mi viene un'idea per tentare di salvare la situazione: "Ascolta amico, noi ce li avevamo gli inviti, è solo che pensavamo che una volta entrati non servissero più e quindi...". Prima che possa finire, lo scimmione biondo inizia a ridere a crepapelle insieme ad altri suoi amici che si erano avvicinati. "Non vi hanno insegnato che non ci si imbuca alle feste? Sopratutto il primo giorno nella nuova fazione! Comunque era carina la storia dell'invito buttato, peccato che non esista nessun invito..non cartaceo almeno!" Altre risate da parte loro. "Beh, visto che: uno, mi avete rovinato la serata con quella là e due, vi siete imbucati a un festino la prima sera, dopo il coprifuoco...abbiamo il dovere di avvertire chi si occupa di voi merdine del vostro comportamento... Ah, Max non sarà contento di essere svegliato in piena notte!". Ecco, siamo fottuti. Questa volta è Luke che prova a prendere in mano la situazione: "Ascolta dai, per favore, è la prima sera...". "Niente scuse pivello, siete spacciati!". Non poteva finire così. Il sogno della mia vita non poteva finire nemmeno un giorno dopo essere iniziato. Non avrei permesso ad una stupida festa a cui non ero stato invitato di rovinarmi la vita. "Facciamo una scommessa: se vinco io non dirai niente a nessuno. Se vinci tu, sarai libero di fare ciò che vuoi." dico in un impeto di disperazione mista a coraggio. Lui mi guarda e alzando un sopracciglio dice: "Non credo che tu abbia notato una cosa fondamentale: io sono già libero di fare ciò che voglio, con o senza il tuo permesso. Perché dovrei rischiare di perdere l'occasione di vedervi sbattere fuori?". "Perché gli intrepidi amano le sfide." Gli dico, guardandolo negli occhi. Lui mi osserva accigliato per pochi secondi e poi sorride: "Allora, cosa si fa?"

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