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"Allora, torni a Holmes Chapel per Natale?"mi chiese Nick uscendo dal bagno.
"Già...e quest'anno non sarà divertente come gli anni scorsi, purtroppo."
"El va dal suo ragazzo, eh?"
"Già. Come fai a saperlo?"chiesi voltandomi verso di lui.
"Harry, lo sa tutto il campus ormai!"rise chiudendo la cerniera della sua valigia.
"Cazzo nevica..."sbuffai.
"Che problema c'è?"chiese.
Non risposi perchè sovrappensiero.
Bussarono alla porta e Eleanor fece la sua entrata nella stanza.
Come un generale tedesco, impettita e imbaccuccata fino al mento, con la sola differenza dei tacchi vertiginosi, si guardò intorno, fece un cenno di saluto a Nick e venne verso di me.
"Haz? Sei pronto? Dai, che siamo già in ritardo! Poi cosa penserà Louis di me? Che sono una che si fa aspettare? Eh?"gesticoló.
"Sono pronto...fammi solo controllare se ho preso tutt-"non feci in tempo a concludere la frase, che El tirò giù dal letto la mia valigia, mi strattonò per il braccio e uscii con lei senza neanche salutare per bene Nick, che nel frattempo si era messo a ridere come un coglione.
Scendemmo dal dormitorio e ci dirigemmo al parcheggio.
Lì trovammo Liam e Niall che ci stavano aspettando per salutarci prima di tornare nelle loro rispettive città per le vacanze.
"Allora...ci si vede a Gennaio, ragazzi!"disse Niall abbracciandoci per poi infilarsi nella sua macchina.
"Buone vacanze!"disse infine Liam.
Con un pò di nostalgia, caricai i miei bagagli e quelli di El in macchina.
"Muoviti Harry! Hai visto che ore sono? Avevamo previsto di partire da qui per le 10:00 e adesso sono già le 10:30!"gridò.
"Sali in macchina e datti una calmata, signorina."sorrisi per un attimo, prima di ricordarmi del fatto che la stavo portando da quel delinquente del suo ragazzo e che non ero affatto felice di questo.
Non so il perchè del fatto che lo chiamassi "delinquente" pur non avendolo mai conosciuto.
Misi in moto sotto gli occhi pungenti di Eleanor che mi fissava come se da me dipendesse la sua intera vita.
Durante il tragitto in macchina, si addormentò e io ringraziai il Cielo.
Nella foschia della neve, sulla strada, scorsi dei fanali avvicinarsi sempre di più e fui costretto a rallentare fino a fermarmi del tutto.
"Cazzo! Siamo bloccati!"sbattei le mani sul volante facendo svegliare Eleanor.
"C-Che succede?"chiese aprendo e chiudendo le palpebre per mettere a fuoco.
"Succede che siamo fermi nel traffico per la neve e che davanti a noi c'è una fila lunga due chilometri!"
"Harry! Lo sapevo che dovevamo metterci in strada prima! Non mi dai mai ascol-"
"Senti principessina viziata, se passerai il Natale con il tuo Louis, è solo ed esclusivamente grazie a me che ti ci sto accompagnando ora! Mi pare che a lamentarsi tra me e te dovrei essere io, dato che quest'anno mi hai abbandonato per spassartela bellamente con quel "Coso"!".
Presi un grosso respiro.
"Mi-"
"E non provare a dire che ti dispiace perchè lo so che non ti importerà di come passerò il mio Natale, perchè sarai troppo impegnata con lui!"conclusi prendendo un grande respiro liberatorio.
"Lo sai che mi dispiace, Harry. Sai bene che mi importa di te, e tanto. Però questa è una grande occasione, e non posso perderla."
Non risposi e continuai a guardare avanti.
Sapevo di essere un totale egoista a parlarle così, a farla sentire in colpa, ma non ero bravo a tenermi dentro le emozioni, soprattutto con lei, con cui avevo confidenza.
Passarono venti minuti, trenta minuti, quaranta minuti, io ed El non ci eravamo ancora scambiati una parola e il traffico si era mosso di pochi metri.
"Chiamo Louis."annunciò Eleanor rompendo il silenzio.
"Pronto?"- parlò lei - "Ciao tesoro. Ehm...si si, siamo in viaggio...ehm siamo fermi nel traffinco a causa della neve...non lo so tra quanto arrivo...siamo fermi da quasi un'ora...okay, appena ci muoviamo ti chiamo...un bacio."terminò.
"Si è incazzato?"chiesi sottovoce cone per far intendere che non m'importava realmente.
"No, ha detto solo di avvisarlo se ci fossero altri imprevisti."
Dopo un'ora e un quarto di attesa il traffico iniziò a diminuire e riuscimmo ad avanzare.
Arrivati al cartello stradale con su scritto 'Doncaster', tirammo un sospiro di sollievo e uscimmo dall'autostrada.
Doncaster era un paesino piuttosto piccolo.
Eleanor si mise a ridacchiare quando vide un 'Toys R' Us' lungo la strada.

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