Caibidil a naoi

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"Are you, are you
Coming to the tree
They strung up a man
They say who murdered three.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.

Are you, are you
Coming to the tree
Where the dead man called out
For his love to flee.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.

Are you, are you
Coming to the tree
Where I told you to run,
So we'd both be free.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.

Are you, are you
Coming to the tree
Wear a necklace of rope,
Side by side with me.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree."
-The hanging tree, Jennifer Lawrence

AUTUMN

"Autumn?"

Merda. Merda, se qualcuno mi vede qui sono morta. Devo correre senza essere notata

Qualcuno al di là del cespuglio si schiarisce la voce e ripete: "Autumn?" riconosco immediatamente il timbro e l'accento e il mio cuore fa un salto.

Niall?

Sbircio tra la chioma del cespuglio e riesco a distinguere tra le foglie la sua figura snella. È. Così. Bello. Dio mio. Non proferisco parola, non so cosa ci faccia qui e non so cosa dirgli.
Mi alzo lentamente e mi rivelo a lui, immobile dietro all'arbusto.

"Autumn" ripete con un tono sollevato, mi fa un sorriso - uno di quelli che ti tolgono il fiato - e si avvicina.

No. no. no. no.

"Perché sei nascosta dietro dell'erba?" domanda ridacchiando.

"Perché sono uscita di nascosto" rispondo.

"Non ti lasciano uscire a quest'ora? Non é così tardi.."

"No, non mi lasciano uscire" ripeto seccata.

"Bello" commenta ficcando le mani nelle tasche dei pantaloni.

Non so cosa fare. So solo che, come al solito, non dovrei parlare con lui e non dovrei neanche arrampicarmi per tornare nella mia camera. Si è appena alzato un lieve venticello che mi passa fra i capelli e me li fa svolazzare qua e là, è piacevole. Fa sembrare la serata più leggera, più piacevole.
Devo andare ora.

"Uhm io vado, ciao" lo liquido con un gesto della mano e mi volto verso la finestra di camera mia.

Lo sento avvicinarsi con una breve corsetta e mi ferma, le sue iridi blu si bloccano nelle mie, la luce del lampione sopra di noi illumina il profilo del suo naso. E lo osservo: e così piccolo e carino, un po' a punta, come le fate. Anzi no, lo fa sembrare uno splendido gnomo irlandese, quelli che immagini di trovare alla fine dell'arcobaleno, quelli delle favole dalla bellezza incantata ed eterea. Una striscia di colore chiaro marca gli zigomi e scende lucida dagli occhi fino a sfumare sulle guance, le labbra sono leggermente schiuse e brillano alla luce artificiale, appaiono sottili e delicate, sono gentili e accennano un sorriso lievissimo. Mi blocco a guardare le sue pupille dilatate, è sempre stato più forte di me, adoro vedere due pozzi neri contornati da una sottile circonferenza colorata, gli occhi assumono sembianze strane, quasi aliene. La scarsa illuminazione non mi permette di studiare a fondo il blu oceano dei suoi occhi, così come, la scarsa illuminazione, nasconde i piccoli brufoli che gli si spargono sul viso abbronzato.

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