Caibidil daichead a haon

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"When you left this town, with your windows down
And the wilderness inside
Let the exits pass, all the tar and glass
'Til the road and sky align
The strangers in this town,
They raise you up just to cut you down
Oh Angela it's a long time coming
And your Volvo lights lit up green and white
With the cities on the signs
But you held your course to some distant war"
-Angela, The Lumineers

๔ํํ๑ํํ

Dopo lo sfogo di oggi decido che è assolutamente ora di portarlo in un centro, o lo faccio io o morirà in questa casa diventata una topaia. Che poi è incredibile quanto la droga l'abbia corroso in così poco tempo tutto in una volta, accatorciando un ragazzo virile e pieno di vitalità.
Justin poi poco a poco si addormenta così che io possa dedicarmi solo ad Autumn. "Comunque mi dispiace per la scenata che ti ho fatto prima..."

"No, anzi, scusami tu" ribatte stropicciandosi gli occhi.

"Hai sonno? Vuoi che ti riporti a casa?"

"No, no, ho solo freddo."

"Ah no Autumn, non fare quegli occhioni, non ti fregherai un'altra mia felpa!" io ci scherzo un po' su, ma non potrei dargliela lo stesso, mamma si arrabbierebbe tantissimo con me.

"Guarda che io ci dormo tutte le notti con la tua felpa, ha la sua utilità" si difende lei, nel frattempo chiude la porta della camera e andiamo nel corridoio.

"Va be' te la lascio tenere allora, ma questa non te la do che tre ne ho in tutto. La tua, piuttosto, mi piace un sacco" non ci credo ancora, ma come fanno a piacermi la felpe da femmina?

"Già. È da maschio, io vesto solo da maschio; non chiedermi perché, non è colpa mia se sulle maglie da ragazza ci sono solo cuoricini, fiori e animaletti del bosco. Ti va se tu mi dai la tua felpa e io la mia?"

"Assolutamente sì, da' qua" ci scambiamo la maglia.

Io e lei decidiamo di ritornare a casa, approfitto del tempo in cui Justin dormirà, penso a lui domani. Il viaggio non è silenzioso, manco per niente: in radio passano le hit del momento e quindi ci mettiamo a cantarle, urlando come pazzi. È così imbarazzante, pensavo che le ragazze si vergognassero a farlo in pubblico; poi lei stona anche ma trovo che sia una cosa tenera. La situazione è tipo due ragazzi - apparentemente adulti - con i finestrini spalancati in inverno che urlano alle dieci di sera, scuotendo la testa e improvvisando balletti che ci fanno morire dal ridere.
Arriviamo sotto casa sua, fortunatamente sembriamo essere i soli nel viale. L'accompagno sull'uscio di casa dove ci salutiamo: "Beh, poi ti faccio sapere per la casetta e tutto... okay?", dice chiudendo la zip della mia felpa che ha addosso.

"Va bene, un bacio?"

"No, no, non t'allargare ora, su" ridacchia spingendomi via.

MA IO LO VOGLIO IL BACIOOO! Come fa ad essere una ragazza così crudele, io non lo so. Sento i pezzettini del mio cuore cadere al suolo. Voglio il bacino.
Sì, e pure l'anca se permettete.

"E dai, ma sei stronza!" giro la testa sbuffando rumorosamente.

"Eh già" dice schietta.

"Dai, solo uno" la supplico "Il bacio della buonanotte."

"Non ora, sparisci" lei rotea gli occhi sorridendo.

"Dai, dai, dai, dai, dai per favore."

"Nooo! Va' a casa."

"Voglio. Il. Bacino."

Così, mi avvicino a lei e le prendo la faccia tra le mani, cercando di spiaccicare la mia bocca sulla sua; Autumn però sposta in tutti i modi il viso ed evita il contatto, mettendo in mezzo mani e capelli. "Niaall, fermo, no dai", continua a dimenarsi ridendo ma io non mollo. Una zucchina ha più forza di me. Con un po' di fortuna riesco a strapparle un bacio veloce. E fa lo stesso effetto, mi sono già innamorato delle sue labbra morbide, vi giuro che sono due maledetti würstel, sono una cosa bellissima.
Ride sotto i baffi, con quella sua solita espressione felice e commossa, adorante e tenera; fa finta di subire un bacio controvoglia. "Su, è inutile che ti ribelli, non me ne vado se non mi dai un bacio come si deve."

BTO: Back To OriginsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora