9°Capitolo
Eddie si incamminò spedito verso la giovane, una volta arrivato a due passi da lei, appoggiò la mano sulla spalla di lei.
La ragazza si voltò, e con tono dolce disse."Sì?"
Eddie rimase di stucco, non era Patricia, ma però le somigliava."Patricia?Chiese titubante.
La ragazza gli sorrise."Oh mi avete scambiata per mia sorella, io sono Piper."
Il giovane la fissò, la somiglianza con Patricia era impressionante. Poi accortosi del suo comportamento poco educato, si presentò."Edison Sweet Miller, vostra sorella lavora per la mia famiglia."
"Molto lieta." Rispose Piper educata."Mia sorella mi ha parlato di voi."Dichiarò Piper.
"Ah si?E cosa vi ha detto?"Domandò Eddie incuriosito.
"Niente di poco lusinghiero."Gli disse la ragazza mortificata, come se avesse parlato lei male del ragazzo che aveva da poco conosciuto.
Eddie rise."Ahh, la cosa non mi sconvolge."
"Vedo che conoscete bene mia sorella."Notò Piper.
"Sto pian piano imparando a conoscerla." Dichiarò Eddie
"Chiedo scusa per il comportamento insolente di mia sorella." Disse Piper.
"Non dovete scusarvi."Affermò il biondo.
"Patricia non ha fatto nulla di spiacevole?"Domandò Piper sbigottita.
Eddie alzò le spalle."Mi piace la sua indole, è diversa da chiunque io abbia mai conosciuto."
Piper lo guardò."A voi piace mia sorella."
Il ragazzo però fece finta di niente."Non sto di cosa stiate parlando."
"Ho visto la delusione nei vostri occhi quando mi sono voltata."Asserì Piper.
"Ero solo sorpreso di vedere una persona diversa da vostra sorella." Affermò Eddie.
"La mia supposizione è corretta." Disse Piper sorridendo.
Eddie ridacchiò. "Mettere in imbarazzo gli altri deve essere una cosa di famiglia."
"In imbarazzo? Vuol dire che avevo ragione." Sostenne Piper.
"Ad ogni modo,dov'è Patricia?" Sospirò Eddie.
"È in casa in questo momento." Gli comunicò la ragazza. "Almeno che non sia uscita, sapete mia sorella non sta mai troppo tempo nello stesso luogo." Aggiunse.
Eddie rise. "Ne so qualcosa. Sono preoccupato per lei, questa mattina non si è presentata alla villa." Dichiarò.
"Se per voi non è nessuno disturbo, vi accompagnerò da lei." Affermò la giovane.
"Ne sarei molto lieto."Rispose Eddie.
Intanto Nina uscì di casa in gran segreto,per poter incontrare il suo amato. Il suo amato era un semplice ragazzo, che non aveva grandi ricchezze, la sua famiglia non era ricca e potente, al contrario, era dei comuni mercanti, ma a Nina questo non le importava, le importava solo poteri specchiere in quei occhi blu sognanti.
Così giunta in una radura abbandonata, si fermò, si sedette su una roccia pendente, e attese il suo amato.
Dopo diversi minuti un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi chiari si presentò.
Nina si alzò e abbracciò stretta il ragazzo. "Sono così felice di vederti Fabian!" Esclamò entusiasta la giovane.
Il ragazzo la strinse a se. "Lo sono anche io. Allora di cosa volevate parlarmi?"Le chiese Fabian.
"Oh Fabian!Mio padre vuole che mi sposi con il figlio della famiglia Sweet Miller."Gli annunciò mestamente
Nina.
"Non può farlo!"Gridò Fabian.
Nina gli prese le mani. "Tranquillo, Eddie non ha intenzione di sposarmi."
Fabian corrucciò il viso confuso. "Eddie?Chi è Eddie?" Chiese.
"È il mio cosiddetto fidanzato." Rispose Nina.
"Oh." Realizzò Fabian imbronciando il viso.
"Non fare quella faccia, quel broncio non ti si addice." Sostenne Nina.
"Anche le risse, i saccheggi, e gli omicidi, non si addicono alla mia persona, ma c'è sempre una prima volta." Dichiarò il giovane.
Nina lo guardò titubante."Devi dirmi qualcosa di cui non sono a conoscenza?"
Fabian le sorrise."Nulla di cui tu debba preoccuparti,la mia era solo battuta."
"Mi piace questo tuo sarcasmo inaspettato, come mai oggi sei in vena di battute?" Gli chiese Nina incrociando le braccia intorno al suo collo.
"Diciamo che ogni tanto scherzare un po' non guasta."Sostenne Fabian
Nina rifletté sulle parole del ragazzo. Non preoccuparsi troppo della vita, prendere la vita con più positività, e scherzare quando si presenta l'occasione giusta. Non era male come filosofia di vita."Capisco. Mi piace, forse dovrei iniziare anche io a prendere la vita con una vena di sarcasmo."
"Attenta, potrei denunciarti per furto di idea." La prese in girò Fabian.
"Beh devi prima prendermi prima!" Nina Iniziò a correre.
"Così non vale Nina!" Gridò il ragazzo rincorrendola.
"Siamo arrivati, chiedo scusa per il disordine, oggi non aspettavamo visite."Si scusò Piper
Eddie accettò le sue scuse."Non fa nulla, la colpa mia, sono piombato in casa vostra senza invito."
"Non si preoccupi, lei può venirci a far visita quando vuole."Gli disse sorridendo la ragazza.
"Piper con chi stai parlando?" Domandò Patricia mentre entrò nella camera."Che ci fai tu qui?" Disse vedendo Eddie.
"Patricia!"L'ammonì la sorella."Sì più educata, abbiamo un ospite, ed è per giunta il tuo signore."
"Che lui sia un signore ho i miei forti dubbi."Sostenne Patricia.
Eddie rise sotto i baffi." Non vi smentite mai vero?"
"Questo lo dovreste sapere ormai."Ribatté Patricia abbozzando un ghigno.
"Mi stupite ogni volta, che volete farci, non imparo mai." Rispose il ragazzo.
"Vi lascio soli, devo svolgere le faccende che mia sorella sicuramente non ha svolto. Con permesso."Disse Piper lasciando la camera.
"Grazie per la fiducia sorellina."Le fece eco Patricia.
Eddie si guardò intorno. La casa era in disordine, la polvere ricopriva il pavimento, e il lavandino era cosparso da una pila di piatti "Avete svolto le vostre mansioni mattutine?"
Patricia incrociò le braccia. Lavorava giorno e notte alla villa, quei quattro piatti avrebbero aspettato."Qui non siete il mio capo."
"Ammettete che io sono il vostro capo allora."Proferì Eddie.
" Non montatevi la testa, non siete voi che mi pagate" Sostenne Patricia mentre si avvicinò al lavandino,con l'intenzione di lavare i piatti. Tutto pur di non parlare con il ragazzo.
"Touchè, allora come mai qui?"Le chiese il giovane.
"Questa è casa mia, che ci fate voi qui piuttosto?"Ribatté Patricia.
"Ero preoccupato per voi."Le disse sincero Eddie.
Patricia rimase sbalordita dalle sue parole. Perché si preoccupava tanto per lei? Era solo una sua cameriera."Per me? Che c'è non avevate nessuno che vi stirava le camicie oggi?" Lo stuzzicò. Maledetto sarcasmo, spuntava sempre nei momenti meno opportuni.
"Ho Trudy per quello, e comunque signorina sono allergica ai fiori, non è per questo che sono venuto." Disse Eddie vedendo i fiori che le aveva regalato in un vaso.
Patricia mentì, non voleva ammettere che aveva avuto piacere nel ricevere quel meraviglioso mazzo di fiori, nessuno le aveva fatto un regalo del genere."Quelli li ha presi Piper, non sono i fiori che mi avete regalato."
"Oh ma davvero? E pure sembrano gli stessi identici fiori."La canzonò Eddie.Non poteva essere una semplice coincidenza, quelli erano proprio i fiori che le aveva regalato.
"Ok sono quelli che mi avete regalato!Contento?"Inveì Patricia, facendo schizzare l'acqua dal lavandino, tanto forte che aveva riposto il piatto nel lavandino
"Sapevo che mentivate."Affermò Eddie.
"Volete fustigarmi adesso?" Gli chiese Patricia con una nota di ironia.
Eddie ridacchiò. Patricia lo metteva sempre di buon umore, ma allo stesso tempo lo confondeva. Era come un enigma,un enigma che avrebbe risolto a tutti i costi, anche se gli sarebbe costato molto."Non sono il tipo che usa la violenza."Le riferì.
"Che cosa volete da me allora?" Gli domandò Patricia esasperata.
"Voglio sapere perché mi avete mentito, e sapere come stai, Trudy mi ha parlato dell'incidente in cucina."Le rispose il biondo.
"Trudy non doveva dirvelo, è stato solo un piccolo incidente."Replicò Patricia. Era molto provata, l'incidente l'aveva scossa, e poi quell'incubo, gli incubi che la tormentavano, la turbavano molto.
Eddie notò il suo malessere."Piccolo o no vi ha scosso molto."
"Ho alcuni problemi con le fiamme, non c'è bisogno di farne un dramma!"Lo aggredì verbalmente la rossa.
Eddie non lo sapeva,ma aveva toccato un tasto dolente. Così le offrì la sua spalla per sfogarsi."Vi va di parlarne?
Patricia però lo rifiutò."Perché dovrei? E soprattutto perché con voi?"Per quale ragione era cosi interessato al suo benessere? Lavorava solo per la sua famiglia, nulla di più.
"Perché siamo amici."Le disse Eddie.
"Amici? Noi non siamo amici!Io lavoro solo per la vostra famiglia, e adesso se non vi dispiace, vi pregherei di lasciare questa casa."Gridò Patricia. Non aveva la più pallida idea del perché lo aveva trattato cosi.
"Bene, se è questo che volete."Enunciò ferito Eddie, mentre si dirigeva verso la porta.
Angolo autrice
Salve a tutti <3
come ho già detto nel capitolo precedente, mi prenderò un pausa da questa fanfiction, ho in progetto di scrivere un'altra ff, beh al dire la verità un mucchio di fanfiction xD
Continuate a seguirmi, e a leggere le mie fanfiction.
xoxo lilydreaming
ps: ditemi le vostre teorie, ci conto ;)
STAI LEGGENDO
"Amore proibito"peddie fanfiction
FanficInizi del 900. Edison Sweet Miller è l'unico figlio degli Sweet Miller,una nobile famiglia. Quando suo padre decide la sua promessa sposa, per ripicca Eddie decide di rivolgere le sue attenzioni alla nuova cameriera, ma la ragazza non sarà facile da...