"Ti piace la cena, cara?"
Ellen alza lo sguardo per trovare gli occhi di Judith e di suo padre fissi su di lei, in attesa di una risposta. Vorrebbe dire che le fa schifo solo perché l'ha cucinata lei, e sua sorella sembra capire i suoi pensieri perché ridacchia apertamente. Sta per ridere anche Ellen, per poi dare la sua risposta, perché avere qualcuno dalla sua parte le infonde coraggio, ma poi nota che nessuno dei due davanti a lei ci fa caso, e allora sta zitta.
"È buona." Annuisce.
"Sono tre giorni che sei tornata e ancora non ti avevamo fatto il tuo piatto preferito." Commenta suo padre cercando di allentare la tensione. Inutile provarci, pensa Ellen.
Non risponde, annuisce e basta. Poi torna a guardare il suo piatto e a mangiare lentamente. Sente Judith e suo padre sospirare e vorrebbe mandarli a quel paese, ma si contiene. Come sta facendo da tre giorni, ormai. Lei e Asia stanno cercando di trovare un modo per smascherare Judith, perciò ritiene che sia meglio starsene buona al suo posto senza agitare le acque in casa. Però in quei giorni, di Harry, nemmeno l'ombra. Aveva detto che le avrebbe aiutate; Ellen ci sperava.
Finita la cena, Judith inizia a raccattare piatti e posate. "Ellen, mi aiuteresti a sparecchiare?"
Questa volta alza gli occhi al cielo. "Perché lo chiede sempre a me? - chiede rivolta a suo padre - Può farlo anche lei qualche volta!" Si alza dalla sedia stanca che alla sorella non venga mai chiesto.
E infatti, "brutta stronza!" Ride Asia mentre la segue fuori dalla cucina. Judith e il padre, già con gli occhi spalancati, sentendo le risate di Ellen rimangono ancora più perplessi. Alla fine giungono alla conclusione che stesse parlando di Judith, quando ha detto che potrebbe farlo anche lei, probabilmente perché si è stancata di sparecchiare la tavola ogni volta. Non ha senso, lo sanno, ma è l'unica spiegazione plausibile.
Ellen si butta sul letto e Asia subito dopo di lei. "Mi stai schiacciando, spostati." La spinge leggermente, ridendo.
"Te lo meriti, sei veramente una stronza."
"Mi sono stancata di essere sempre io quella che passa del tempo con lei, tu non lo fai mai." Si difende, ancora scossa dalle risate.
Quando il momento di euforia è finito e le risate si affievoliscono, le due ragazze stanno qualche minuto in silenzio a guardare il soffitto. Poi, "dobbiamo trovare un modo per smascherarla." Esordisce Asia.
"Sì," annuisce piano Ellen. "Ma come? Io non ho la minima idea di come fare, non sappiamo niente su di lei. Harry ha detto che ci avrebbe aiutate, ma non si è ancora fatto vivo."
Asia nota il cambiamento di tono della sorella al nominare il ragazzo, e le sorride comprensiva. "Ancora ti piace, non è vero?"
Ellen sgrana gli occhi e velocemente risponde, "no! Che dici. Cosa te lo fa pensare?"
Asia scoppia a ridere e scuote la testa. "Ricordati che c'è anche Zayn in gioco."
La mora annuisce e le due continuano a parlare per un'altra oretta. Quando Ellen sbadiglia, Asia le dà la buonanotte e si ritira nella sua camera, spegnendole la luce prima di uscire. Ellen rimane a guardare fuori dalla finestra, coricata, fino a quando le sue palpebre non si fanno pesanti e si addormenta.
Non sa che ore siano quando sente dei colpi sulla finestra. Apre a fatica gli occhi e ci mette qualche secondo per rendersi conto della situazione. Il rumore è prodotto da dei sassolini lanciati contro la sua finestra. Si trattiene dall'imprecare e, sbuffando, si toglie le coperte di dosso, per poi alzarsi. Apre la finestra e per poco un sassolino non le finiva dritto in faccia. Poi abbassa lo sguardo, vedendo una figura nera per via del buio agitare la mano in aria.
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Insidious [h.s.]
Fanfiction❝Niente ti uccide come la tua mente, Ellen.❞ (Cover by @/cioccolataconpanna)