III

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Un anno dopo - 2011

"Sta dicendo che sono pronta per tornare a casa?"

La voce di Ellen riecheggia all'interno della spaziosa stanza, il suo sorriso è percepibile attraverso le sue parole. Pensa di non aver mai amato il dottor Dawson come in questo momento.

"Sì, Ellen. Sei migliorata molto in questi mesi e credo che il mio lavoro qui sia finito. Puoi andare a casa."

Finalmente, le fatidiche parole. Non sa quanto tempo ha aspettato affinchè qualcuno gliele dicesse. Le fanno male le guance per quanto sta sorridendo, ma non può decisamente farne a meno. Sarebbe tornata a casa, da suo padre e, soprattutto, da sua sorella. Da Harry.

Però, una sola cosa basta a farle andare via il sorriso: al suo ritorno, avrebbe visto lei. Judith, la nuova compagna di suo padre. Quella con cui l'aveva beccato quella sera, a casa loro. Quella con cui ha tradito sua madre, malata, senza nessun ritegno.

Il dottore nota il suo cambio d'umore, e si affretta a chiedere spiegazioni.

"Cosa c'è che non va, Ellen?" Il suo tono è sempre calmo e cauto, come se per una minima parola sbagliata sarebbe uscita fuori di testa. "Fammi indovinare. Non vuoi rivedere Judith?"

La ragazza annuisce, sorpresa per come quell'uomo possa capire sempre così facilmente. Ma infondo, è da un anno che lui segue il suo caso, perciò non dovrebbe sorprendersi più di tanto.

"Perché?" Continua. "Non sei felice per tuo padre? Che sia riuscito ad andare avanti?"

"Sì, lo sono," risponde con un po' di incertezza, fingendo, perché il dottore non sa che lui la stava tradendo già da prima con quella donna. Per quanto le riguarda, suo padre non merita di essere felice. Lui ha abbandonato sua madre malata quando più ne aveva bisogno, preferendo scoparsi un'altra. La sua badante. Semplicemente avrebbe preferito che fosse stato felice con qualcun'altra. "Le posso dire un segreto?"

Il Dottor Dawson annuisce, subito più interessato di prima, sporgendosi in avanti e incrociando le mani. Ellen lo imita, sporgendosi di poco anche lei, e si deve trattenere dal guardarsi intorno per controllare se ci sia qualcuno, come se potesse essere nascosto e uscire fuori all'improvviso, nonostante sappia che sono soli.

"Penso che lei c'entri qualcosa con la morte di mia madre."

L'uomo aggrotta le sopracciglia in un'espressione confusa, dovuta anche al fatto che Ellen non abbia considerato minimamente la sorella; ma decide di lasciar perdere. "Come mai lo pensi?"

"Ha sempre voluto mio padre, ma non lo so. Forse sono solo castelli costruiti in aria."

Lui sorride leggermente, "lo sono, Ellen. Non penso che arriverebbe a tanto per avere tuo padre." La osserva in attesa di una qualche risposta, che però non arriva, perciò decide di continuare. "Quindi, pensi che abbia lasciato lei il gas aperto, o qualcosa del genere?"

"Non lo so, ho solo questa brutta sensazione."

"Ma il lumino lo avevi tu, Ellen. Come poteva sapere che sarebbe successo?" La ragazza non risponde, di nuovo. Sa che il discorso del dottore ha senso. "Ecco, appunto. Stai tranquilla e goditi il tuo ritorno a casa."

Le parole del dottore sembrano tranquillizzarla e si sforza di tornare a sorridere, sorriso che non tarda ad arrivare. Infondo, avrebbe rivisto suo padre, sua sorella, Harry...

Si alza dalla sedia nello stesso momento in cui lo fa l'uomo, prima seduto sulla poltrona di fronte a lei, e si avvicina per abbracciarlo. "Grazie di tutto, Dottor Dawson."

"Stammi bene, Ellen."

Le bacia la fronte, dopo di che se ne va, lasciandosi alle spalle anche questa cosa. Non avrebbe più avuto bisogno di uno psicologo, sarebbe stata finalmente normale. Mentre cammina per i corridoi per arrivare alla sua stanza, pensa che non avrebbe rimpianto nulla di quel posto. Sicuramente non le sarebbero mancate le persone pazze che gironzolavano costantemente per i corridoi borbottando cose senza senso, oppure il perenne odore di disinfettante nell'aria, o le pareti troppo bianche. Si affretta a raccattare tutte le sue cose in un borsone, perché suo padre sarebbe arrivato a momenti. E lei non vedeva l'ora di andarsene.

Insidious  [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora