chaos theory

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Questo capitolo lo dedico a jasparftphan semplicemente perché volevo dedicarle una parte della storia. Quanta dolcezza oh.

.::.

Michael tira fuori il pacchetto di sigarette dalla tasca della giacca, prendendone una e mettendosela fra le labbra; mi porge il pacchetto e io scuoto la testa rifiutando, non sono uno che fuma.
Subito dopo gli avvertimenti a scuola e i dovuti accertamenti con medici e poliziotti che ci hanno fatto qualche domanda, abbiamo preso il pick-up e guidato fino allo spiazzo in cui solitamente vengono organizzate le fiere, deserto in questo periodo dell'anno.
Mi sono seduto sul cofano mentre Michael si è solo appoggiato e siamo rimasti in quella posizione per minuti interi, in totale silenzio.
Ho paura che si sia arrabbiato per ciò che ho promesso a Jolie. E in quel caso non avrebbe tutti i torti: non so nemmeno chi sia questo Luke e impicciarmi nella sua sparizione sarebbe sbagliato.

"Non sono arrabbiato con te se te lo stai chiedendo." Dice all'improvviso con la sigaretta tra le labbra mentre tenta di accenderla.
Dopodiché aspira il fumo e poi lo butta fuori espirando profondamente.

"Mi dispiace. Mi sembrava di fare la cosa giusta al momento." Dico dondolando le gambe che sfiorano di poco la ghiaia. Alzo lo sguardo verso il cielo e noto che sta cominciando a fare buio.
Michael fa lo stesso mentre soffia via altro fumo.
Restiamo in silenzio ancora un po', osservando le sfumature del cielo mentre il sole tramonta dietro le piccole montagne che fanno a cornice alla città.

"Luke è il mio angelo." Dice ad un tratto.
Abbasso lo sguardo su di lui; la sua affermazione mi prende alla sprovvista e una parte di me si sente in colpa perché ha paura di obbligarlo a raccontare.

"Mike se non vu-"

"Certo che voglio. Tu devi saperlo Calum, sei sempre stato parte della mia vita anche se gli ultimi anni eri lontano, ne hai tutto il diritto." Mi dice voltandosi verso di me e io annuisco, preparandomi ad ascoltare.
Lui sospira buttando fuori l'ultima dose di fumo aspirata e poi getta via il mozzicone.

"Ci siamo conosciuti un anno e mezzo dopo la tua partenza. Si era appena trasferito dallo stato vicino con sua madre e uno dei suoi fratelli.
Il primo giorno di scuola erano tutti già innamorati di lui, e come dargli torto: alto, biondo, due occhi blu come il mare illuminato dal sole d'estate e quel nasino all'insù, quel genere di ragazzo che fa impazzire e che dovrebbe essere esposto in un museo, non costretto a vivere in una squallida cittadina nel bel mezzo del nulla.
E proprio per questo motivo quando lo vidi sedersi accanto a me, con decine di posti vuoti in giro per l'aula, mi sentii speciale.
È questo il dono di Luke: riesce a farti sentire speciale solamente standoti accanto e non solo per il suo aspetto." Fa una pausa e con un salto, aiutato dalle mani, si siede sul cofano accanto a me.

"Poi è successo quello che succede con ogni amicizia, ci siamo conosciuti meglio e poco a poco siamo diventati inseparabili.
Ho sempre pensato che Luke per me fosse prezioso ma solo due anni fa mi sono reso conto che in realtà lui era il mio vero e proprio angelo custode.
Lo sai, Calum, io ho fatto tante cazzate nella mia vita sin da quando eravamo alle elementari ma quello che è successo in quel periodo era diverso. Avevo appena conosciuto Kyle che già allora spacciava; ho provato una volta per divertimento ma con i mesi sono diventate due, tre, quattro.. Fino a quando non ci sono caduto dentro." Gli trema la voce mentre parla e ho paura che si possa mettere a piangere; vedere Michael che piange è sempre stato difficile per me, visto il suo temperamento sempre allegro e sorridente. Allungo la mano arrivando a sfiorare la sua, sento una morsa allo stomaco e con un po' di coraggio poso il mio palmo sul dorso della sua.

butterfly effect - malumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora