Chapter 28

249 8 0
                                    

Capitolo 28: A New life ... A New home ... A New Beginning

Los Angeles, 12 Luglio 2070
"Nonno e poi? Continua nonno ... dai", chiese impaziente la piccola Marie. La bambina, che era la copia esatta di sua nonna in tutto e per tutto, era seduta tra l'erba e stringeva tra le mani il suo Berry, un piccolo orsacchiotto di peluche che gli aveva regalato suo padre alla nascita e da cui non si era mai separata.
"Tesoro mio, la conosci già", intervenne sua nonna.
La piccola peste, ignorando le parole di sua nonna, si alzò dal prato verde del giardino e si precipitò tra le braccia del nonno, il quale, la prese. "Nonnino ... me la racconti?".
L'uomo, che aveva un debole per gli occhioni verdi di sua nipote, identici ai suoi e a quelli di sua figlia, riprese a raccontare la storia, pur sapendo che a breve la bambina l'avrebbe interrotto e avrebbe iniziato a raccontare a modo suo. Dopo un ultimo sguardo alla sua ancora bellissima moglie, che sorrise scuotendo la testa, riprese a parlare. "D'accordo ... dove eravamo rimasti?".
"A quando Edward e Bella devono partire per tornare a casa. Nonnino! Hai proprio una brutta memoria", rise la piccola.
"Ah sì certo ... allora ... il principe e la principessa erano tornati a Seattle da qualche giorno e stavano raccogliendo tutte le loro cose ...".

Pov Edward

Seattle, Casa Swan, Giovedì 16 Ottobre 2014, ore 13:15
"Ecco fatto! Questa è l'ultima", mi disse Christian mentre chiudeva con forza il cofano del SUV che ci aveva prestato.
"Già, abbiamo finito ... finalmente! Dobbiamo solo andare a Forks e caricare le mie ultime cose, che, per fortuna, sono pochissime, visto che le avete già trasportate", sospirai.
"Ti va un the o una cioccolata per riprendere energie? Sono quasi sicuro che Bella ne abbia preparato un po' per se e Jo, prima"
"Certo, andiamo. Sono davvero assetato. Non riesco ancora a capire dove Bella abbia preso tutte quelle cose. Quando è arrivata non ne aveva così tante, o sbaglio?".
Christian rise. "No, infatti. Alcune cose le ho fatte arrivare io dall'Italia, con l'aiuto di zia Renee, poco dopo la vostra partenza da Volterra".
Spalancai gli occhi. "Davvero?".
"Davvero! Sono bravo con le sorprese, vero?".
"Già ... devo ammettere che sei l'esatto opposto di Bella in questo. Lei odia le sorprese e tutto ciò che ne consegue".
"Hai ragione".
Arrivati in salotto, pensavamo di trovare Jo e Bells sedute a prendere il the, e invece era tutto silenzioso e al buio, eccezion fatta per il tavolo da pranzo pieno di buonissime leccornie.
"Ma cosa?", chiesi scioccato.
"Non ne ho proprio idea! Quelle due sono pazze. Su ... vieni, andiamo a cercarle. Che poi ... quando hanno cucinato tutto questo ben di Dio?".
"Lo chiedi a me? Ero con te", risposi facendo spallucce
Alla fine, dopo una lunga e attenta analisi, ci dirigemmo in cucina, luogo da cui proveniva un profumo davvero invitante e certi che avremmo trovato lì le nostre dolci metà.
Così fu. Erano lì in tutto il loro splendore che ridevano e scherzavano tranquillamente, ignare della nostra presenza alle loro spalle. Piano e senza far rumore ci avvicinammo a loro e quando fummo abbastanza vicini, le circondammo con le braccia.
"Presa", sussurrai all'orecchio sinistro di Bella, appoggiando poi il mento sulla sua spalla.
"Oh Dio, Edward! Mi hai fatto venire un colpo".
Risi. "Era proprio quello l'intento, piccola".
"Piaciuta la sorpresa?".
"Sì, tantissimo. Ora ... dammi un bacio".
"Come desidera, sir".
Sorrise e mi baciò. Ora ... non sto qui a descrivervi questo bacio perché ... è troppo per la mia sanità mentale e se solo ci ripenso, beh ... beh ... meglio lasciar perdere! Dunque ... riprendiamo a raccontare che è meglio.
Dopo un po', Bella mise fine al bacio e, prendendomi per mano, mi portò in salotto, dove lei e Jo avevano apparecchiato. "Preso tutto?".
"Sì, tutto. Dobbiamo solamente portarle a casa e sistemarle. Ne avremo per un bel po', ma credo che ne valga la pena".
"Tu dici?", chiese sorridendomi.
"Ovviamente. Vale ogni lacrima, ogni sorriso, ogni abbraccio, ogni istante passato e da passare insieme ... vale tutto, tutto quello che abbiamo di più caro al mondo".
Bella sorrise e, senza dire niente, iniziò a mangiare.
"Dio ... delizioso!", esclamò Christian alla fine del pranzo.
"Felice che vi sia piaciuto. Ora Edward, che ne dici di andare a prendere le tue cose e di portarle all'appartamento?", mi chiese Bella.
"Certo, andiamo. Prima finiamo, prima potremo rilassarci".
"A più tardi, ragazzi".

(IN REVISIONE) Per Sempre Noi - The Twilight Saga (AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora