Prologo

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Los Angeles, 19 luglio 2070
A settantasei anni suonati, Edward Cullen poteva dire di essere ancora nel pieno della sua vita e di amare ancora sua moglie come quando erano giovani. Aveva un conto in banca con diversi zeri e, soprattutto, aveva una famiglia fantastica. Non avrebbe potuto chiedere di meglio.

Certo, come tutti i comuni mortali lui e sua moglie avevano vissuto dei brutti momenti, ma poteva dire con gioia che li avevano superati alla grande. Erano ancora uniti come il primo giorno e, cosa non meno importante, erano felici della vita che avevano avuto.

Il signor Cullen possedeva uno degli studi di architettura più famosi d'America, ma a settantasei anni compiuti, era più che deciso a dare un'ulteriore svolta alla sua vita. Erano anni ormai che non faceva altro se non lavorare, lavorare e ancora ... lavorare. Certo, aveva sempre avuto tempo per sua moglie e i loro due figli, ma adesso era stanco. Per quel motivo, un mese prima, aveva convocato suo figlio Robert, che lavorava con lui, e gli altri dipendenti e aveva comunicato loro la notizia. Sarebbe andato in pensione.

Suo figlio e gli altri dipendenti accolsero bene la notizia. Se quella era stata la parte più facile, il bello doveva ancora arrivare. Dirlo a sua moglie, infatti, gli avrebbe fatto sudare sette camice. Anche perché, voleva che andasse in pensione anche lei. Voleva godersi la vita e la sua grande villa a Los Angeles, ma che senso aveva farlo senza sua moglie?

Non aveva fatto il casalingo quand'era giovane, non avrebbe di certo iniziato a quasi ottanta anni.

Anni prima, quando lui e sua moglie si erano trasferiti nella calda e soleggiata Los Angeles, avevano acquistato una graziosa villa in riva al mare con tutti i confort necessari. Erano anni che si lamentava dicendo che quand'era ancora giovane e pimpante, non era mai riuscito a godersi quella splendida casa, troppo preso dal lavoro e dalla vita frenetica, per cui, avrebbe iniziato una volta andato in pensione.

Come pensava, convincere sua moglie non era stato facile. Isabella era una donna ancora nel pieno delle sue forze e della sua brillante carriera medica. Era capo di uno dei reparti del Children's Hospital Los Angeles e voleva far tutto, tranne che andare in pensione. L'esatto opposto di suo marito, insomma.

Lui non riusciva più a sopportare la vita frenetica. Lei, sembrava che più passasse il tempo e più ringiovanisse.

Quando Edward le aveva comunicato la decisione e la sua proposta, la donna, oltraggiata, si era ritirata nel suo studio e non gli aveva rivolto la parola per tre giorni. Non riusciva a capire il motivo per il quale suo marito fosse andato in pensione senza dirglielo, chiedendo anche a lei di farlo perché da solo si annoiava.

Alla fine, dopo tre giorni, era bastato il suo tipico sguardo da cane bastonato per far sì che sua moglie cedesse. I suoi occhi verdi funzionavano ancora dopo più di quarant'anni insieme. Con la sua Bells non servivano regali o cene. Tutto ciò che gli serviva per corromperla erano i suoi occhi verdi. Quando suo marito si era seduto accanto a lei e l'aveva stretta tra le braccia, la rabbia era sparita. Dopo tanti anni passati insieme, amava suo marito come se fosse il primo giorno e la stretta confortevole delle sue braccia era sempre piacevole. Alla fine, la donna aveva sospirato e gli aveva lasciato un casto bacio sulle labbra, accettando la sua proposta. Anche se amava il suo lavoro, le mancava stare con suo marito 24 ore su 24 come quando erano dei ragazzini.

"Ho una condizione, però. Se dove essere una pensionata, voglio viaggiare. I ragazzi sono ormai grandi. Portami in posti in cui non siamo mai stati", gli aveva detto, accoccolandosi sul petto del marito.

Al solo sentire quelle parole, Edward aveva riso e le aveva passato dei fogli. Conosceva sua moglie come le sue tasche e conosceva tutti i suoi hobby, ma tra tutti, la cosa che Isabella amava di più era viaggiare, senza dubbio. Per questo, senza aver bisogno del suo consenso, qualche giorno prima, aveva prenotato una vacanza di un mese alle Isole Cayman.

Al solo leggere il nome, Bella aveva sorriso e aveva ripreso a baciarlo, approfondendo le loro effusioni. Come diceva sempre Edward, "Non si è mai troppo vecchi per queste cose", anche perché, sua moglie, aveva ancora il corpo di una ragazzina e quindi, ogni tanto la passione prendeva il sopravvento e si divertivano come quand'erano giovani. Okay, forse un po' meno, ma il senso era quello.

Il mese era passato e due giorni prima erano tornati a casa. Quel giorno, invece, il 19 luglio era il loro anniversario. Esatto. Il 19 luglio 2014 si erano fidanzati e quello stesso giorno, anni dopo, erano convolati a nozze.

Erano degli inguaribili romantici, lo diceva sempre Emma, la loro bambina ormai cresciuta, ma ai due non importava. Si amavano e non avevano nessun motivo per nascondere il loro amore.

Quel giorno, quindi, sua moglie era indaffarata con i preparativi per la cena intima che si sarebbe tenuta a casa loro. Sarebbero stati solo loro con i loro splendidi figli e i rispettivi compagni, ma non importava. Era un giorno importante e andava festeggiato.

Mentre la sua amata Isabella era impegnata, con l'aiuto della domestica, a organizzare il tutto, Edward era comodamente seduto sul divano e guardava la tv, in compagnia della sua splendida nipotina di tre anni, Marie.

"Nonno ... nonno", esclamò ad un certo punto la bambina.

Edward si voltò a guardarla. "Cosa c'è, tesoro? Vuoi fare qualcos'altro?".

La bambina annuì e si spostò per sedersi sulle gambe del nonno. "Mi racconti una favola? Come quelle che mi racconta la mamma".

Edward sorrise e annuì. "D'accordo, piccola. Hai qualche richiesta?", chiese.

"Voglio quella del principe Edward e della principessa Isabella. La mamma me la racconta sempre perché è la mia preferita e perché dice che gliela raccontavi tu quando lei era piccola come me, quindi voglio sentire quella, perché il principe ha il tuo nome anche io quando sono grande voglio un principe con il tuo nome e bello come te", rispose subito la bambina.

Il sorriso di Edward si ampliò maggiormente e annuì, consapevole che nulla le avrebbe fatto cambiare idea. Per quel motivo, iniziò subito a raccontare la storia.

"C'era una volta, molti anni fa, una principessa di nome Isabella, che tutti chiamavano Bella. La principessa nacque in un piccolo paese dell'America chiamato Forks e aveva tanti amici. Il principe Edward, la principessa Alice e tanti altri bambini come loro. Un giorno, però, la sua mamma e il suo papà decisero che era giunto il momento di cambiare casa e città, così, a cinque anni, la principessa fu costretta a trasferirsi ...", iniziò.

La bambina sospirò soddisfatta. Il nonno l'aveva accontentata, come sempre del resto, e la storia che la sua mamma le raccontava iniziava proprio in quel modo. Così, si accoccolò sul petto del suo amato nonno e si lasciò cullare dalla sua voce.

(IN REVISIONE) Per Sempre Noi - The Twilight Saga (AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora