Capitolo 4

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TRA LE TUE BRACCIA

C A P I T O L O  Q U A T T R OS

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C A P I T O L O Q U A T T R O
S

Continuo a sbadigliare senza riuscire a trattenermi; sono davvero stanca, questa notte non ho praticamente chiuso gli occhi ed ogni qualvolta riuscivo con molta fatica a farlo, finivo per risvegliarmi pochi minuti dopo in preda all'agitazione e madida di sudore.

Verso le cinque e mezza, quando il sole cominciava ad entrare dalle finestre ed io ero ormai stufa di provare - senza successo - a dormire, mi sono alzata per andare a bere dell'acqua e invece che tornare nel mio letto sono entrata nella camera al piano di sotto: quella di mio fratello.

Nathan era sveglio: so che anche lui era ed è tutt'ora agitato all'idea della mia partenza, solo che io lo sono per la persona con cui condividerò la stanza dell'albergo; lui invece per la mia assenza: sono solo sette giorni è vero, ma non stiamo mai lontani per più di un paio di notti.

Mi ha sorriso con la sua espressione rassicurante e così familiare, mi ha abbracciata dandomi prima un bacio veloce sulla fronte ed infine mi ha fatto stendere affianco a lui.

Con la testa appoggiata al suo petto e la sua mano nei miei capelli siamo finalmente riusciti ad addormentarci entrambi per una mezz'ora prima del suono fatidico della sveglia.

Per le poche ore di sonno passo quindi quasi tutto il viaggio in aereo a riposare, e quando non lo faccio ascolto la musica o parlo del più e del meno con Caitlyn e Alexander per cercare di distrarmi.

Ho bisogno di distrarmi perché la verità è che sono nervosa e molto agitata al pensiero di stare da sola in stanza con Bieber, per di più per una settimana intera e soprattutto dopo quello che è successo ieri sera alla festa.

Ho esagerato a tirargli il cocktail addosso, ne sono consapevole, ma ero davvero arrabbiata per ciò che mi ha detto e anche se non lo ammetterò mai davanti a lui - o davanti a nessun altro - sono delle considerazioni che ho fatto più volte anche io a Gavin.

Agli occhi degli altri io e lui siamo la coppia perfetta e io non voglio creare alcun tipo di problema tra noi, perché mi ama e mi rispetta e questo mi deve bastare.

Justin riesce senza il minimo sforzo a tirare fuori il peggio di me ed è una cosa che non sopporto, ma d'altronde sembro - anche se non lo faccio apposta - riuscire a farlo anche io.

«Selena smetti di fare questa faccia e più di ogni altra cosa di preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene» mi dice Alexander sbucando dai sedili posteriori ed infilando la testa in mezzo ai due sedili dove sono seduta.

Tra le tue braccia - JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora