Mi sveglio, Alison sembra davvero stanca.
-Ho mal di testa.-
-Tranquilla non ti abbandono.. Vediamo se troviamo gli altri, avranno delle medicine.-
-Non mi aiuterebbero, sai bene come andrebbe a finire. Non sprecherebbero antibiotici per me.-
Ci guardiamo negli occhi per diversi secondi, ma sembra un'eternità.
-Dobbiamo comunque cercarli.-
Scendiamo dall'albero e con cautela ci muoviamo, non sappiamo dove andare ma giriamo intorno a quella che una volta era Alexandria, ma ad una notevole distanza.
Alison si siede a terra, è esausta e non può continuare a camminare.
Non mangiamo da ieri mattina e abbiamo fame.
Decidiamo di fermarci a dormire in una vecchia casetta di legno in mezzo al bosco, probabilmente era di un cacciatore, c'è ancora qualche arma all'interno.
Troviamo solo alcolici e scatole di cetrioli ormai marci da molto tempo.
-Credo che mi rimane poco tempo Diane, qualsiasi cosa accada sai cosa devi fare.-
Non voglio che dica queste cose.
-Non pensarci nemmeno a dire cose simili!-
-Ah, un'altra cosa.. Quando troverai gli altri, di a Ron che lo amo. Che lo amo tanto, ma che so la verità.-
-Quale verità?-
-Lascia stare, non mi sembra il momento.-
Cosa intende Alison con questa frase? Ho tanta voglia di saperlo ma non voglio essere invadente e la abbraccio, restiamo in silenzio e sento i battiti del suo cuore.
Ho troppo paura di immaginare un mondo senza di lei.
I suoi capelli castani, i suoi occhi perfettamente marroni, la sua carnagione chiara, le sue guance morbide.. Non voglio perderla.
Penso alle iniziali incise sulle mura dietro quella che era la mia casa, di Rick, di Michonne e di Judith.
Alison dorme.
Mi nascono milioni di nuove domande.. Come staranno gli altri? Dove saranno in questo momento? Saranno tutti vivi?
E Carl? Sarà con Enid?
Piango senza fare rumore, è terribile, sto troppo male.
Penso a quando mia sorella mi ripeteva che ero una ragazza molto matura per la mia età, ma io non capivo bene cosa intendesse.
Con mio fratello non andavo d'accordo, ma era parte della mia vita e mi manca tanto.
Mio padre è sempre stato comprensivo ma non molto presente a casa, non andava d'accordo con mia madre e quando tutto è successo erano in punto di divorzio.
Mia Madre proprio non mi capiva, non era molto dolce con me, non era perfetta ed io non la sopportavo.. Ma quando è morta sono stata male. Infondo è normale, tutte le adolescenti non vanno d'accordo con i genitori, no?!
Ci svegliamo e ci rimettiamo in marcia.
Ripetiamo questo rituale.. Dormire,camminare,nascondersi..
Ancora per diversi giorni..
Sei giorni come minimo, ed abbiamo mangiato solo poche bacche e poca roba trovata in giro.
Abbiamo davvero fame.
-Io credo proprio di non farcela più.-
Alison sviene e faccio di tutto per farla stare meglio, ci rifugiamo dentro un'altra casetta in stile cacciatore, molto diffuse in questa zona.
Quando si risveglia la guardo, è tutto così strano.
-Alison.. Sono passati sei giorni se non di più.. Sei.. Viva.-
-Già.. È strano..-
Guardo la ferita sulla sua coscia e tocco la sua fronte.
Scotta.
-Tu stai male solo perché hai un'infezione.. Come è possibile?-
-Non ne ho idea..-
-Resta il fatto che dobbiamo trovare dei medicinali.-
Ci riposiamo, sapendo di dover continuare il cammino il mattino seguente.
Non abbiamo trovato nemmeno una traccia degli altri, ci mancano tanto, abbiamo entrambe bisogno del loro aiuto.
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The walking dead//
FanfictionQuesta è la storia di Daiane, una ragazza che rimane sola e si trova a correre per i boschi, affannata e spaventata. Per Daiane la sopravvivenza è sempre stata facile, ma ora si trova a faccia a faccia con quei mostri strappa carne. Verrà trovata da...