7 ANNI

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"Mamma dai vieni a letto almeno tu, per favore mammina"

Ancora una volta Darcy, mia figlia non ché figlia di Harry, mi supplica di accompagnarla a letto.

Harry,ancora una volta negli ultimi tre anni, é quasi totalmente assente.

Da lavoro torna a casa a pranzo, durante il quale é silenzioso e quel poco tempo lo trascorre o a dormire o raramente gioca con Darcy.

Só che il suo lavoro é molto impegnativo ma non riesco a capire il motivo per cui lui ogni sera debba mancare.

Ho sempre amato Harry dal primo momento il cui lo vidi e continuo ad amarlo ancora ora, ma per lui sembra che ormai io e la bambina siamo diventati come un peso per lui.

"Mamma, mamma papà ancora una volta non dormirà con noi?"
Chiede mia figlia singhiozzante.

"Tesoro papà é impegnato a lavoro non puó"

A sentire questa frase Darcy corse subito in camera sua piangendo.

"Piccolina, tranquilla c'é la mamma con te "
Dico continuando ad accarezzarle la schiena.

"Io rivoglio il papà di prima mamma, il papà che ogni sera mi portava a letto e mi cantava la nostra canzoncina. Rivoglio quel papà che tornava a casa di sorpresa e portava regali a tutti, quel papà dolce che ti baciava sempre e ti diceva cose dolci all'orecchio mentre pranziamo "

A sentire quelle parola delle lacrime iniziano ad uscire dai miei occhi, così avvolta, in un confortante abbraccio mia figlia, ho deciso che stasera avrei aspettato Harry e gli avrei parlato in qualunque orario sia.

Dopo aver addormentato Darcy scendo al piano di sotto per cercare di trovare qualcosa da fare durante l'arco di tempo in cui avrei aspettato mio marito.

Sono le 2:30 di notte e sento dalla cucina la porta d'ingresso aprirsi,deve essere Harry.

Appoggiata al frigo, lo sento canticchiare e vedo la sua ombra raggiungermi.

"Oh (y/n), mi hai spaventato.

Che ci fai sveglia a quest'ora e Darcy?"
Mi domanda cercando un contatto con i miei occhi.

Non sono mai stata arrabbiata con Harry, anche perché non me ne ha dato mai motivo, ma oggi vedere tutto quel dolore negli occhi di nostra figlia mi ha scombussolato la mente.

"Siediti Harry dobbiamo parlare"
Sputo con freddezza.

"(Y/N) sono stanco non possiamo parlarne domani?"
Dice voltandosi per andare in camera.

"Voglio il divorzio"
Dico secca.

Harry, da quando i suoi genitori divonziarono, odia questa parola e tutt'ora quando ci pensa una lacrima cade dal suo viso.

Lo so che dopo tutto quello che ha passato é forse un pó crudele da parte mia, ma lui non c'é mai a casa, e Darcy ha bisogno di un padre.

"Cosa? Perché?"
Domanda ritornando in cucina e sedendosi accanto a me.

"Harry proprio non lo vedi?"
Il suo sgardo passa sulle sue mani sul tavolo smettendo di guardarmi.

"Bene, te lo spiego io.
Darcy soffre moltissimo per il fatto che tu non sia mai a casa, lei ha bisogno in quest'età della figura paterna ma tu non ci sei.

Desidera da sempre trovarti all'uscita di scuola con le braccia aperte per abbracciala e dire a tutti gli altri papà quanto é fantastica ma tu non ci sei.

Desidera rifare come tanti anni fa, quando ogni domenica ci facevi trovare la colazione pronta e andavamo ogni volta in posti diversi, ma tu non ci sei e non possiamo più farlo.

Vorrebbe vedere entrambi alle sue recite scolastiche ma vede solo me perché tu non ci sei mai.

Lei ci soffre e io soffro a vederla soffrire.

E poi parliamo di noi.
Quando é stata l'ultima volta che mi hai baciata o abbracciata o abbiamo fatto l'amore Harry?

Te lo ricordi? Perché io no.

Mi dispiace far passare a nostra figlia, perché ricordalo hai una figlia, quello che hai sofferto tu ma forse é la cosa migliore per tutti perché non vedo in te più quel desiderio di stare con noi che avevi prima.

E poi si puó sapere cosa cazzo fai per stare fuori tutto questo tempo?"
Ringhio continuando a guardarlo sebbene lui non lo facesse.

"Niente da dire Harry?"
Lo esorto.

"Bene, stasera dormi nel divano.
Il tuo posto nel letto lo ha preso Darcy da tre anni ormai. Domani preparo tutte le cose e ce ne andremo.
Ti faró avere al più presto le pratiche da firmare"
Dico per poi alzarmi e raggiungere finalmente la mia piccolina nel letto.

"Aspetta, per favore (y/n) aspetta "
Sentii una calda mano sul mio polso.

"Cosa Harry?"
Domando.

"Mi dispiace, veramente mi dispiace (y/n).
Io non só come ho potuto permettere che ció accadesse ma ti giuro su quanto ami nostra figlia che non ci sia stato un momento in cui io abbia smesso di persarvi e di amarvi!

Só di essere stato assente in questi ultimi anni ma sono stato lincenziato dall'azienda e ho trovato un nuovo lavoro come Manager con un salario più alto, solo che devo stare più tempo in ufficio.

Per favore (y/n) non andate via da me, siete l'ultima cosa che mi rimane e io vi amo, vi amo così tanto. "
Numerosissime lacrime scorrevano lungo tutto il suo viso ogni volta che pronunciava scusa ed era così sincero che non feci altro che piangere insieme a lui.

Dopo tanti anni mi ha dato quell'abbraccio che tanto desideravo.
Risentivo di nuovo quel profumo di menta di tanti anni fa, risentivo il suo cuore battere per noi, Harry era ritornato.

" Mi dispiace, Ti amo "
Usciva dalle nostre labbra all'unisono, per poi unirsi in un bacio desiderato da troppo tempo.

Le sue mani scorrono lentamente su tutta la mia schiena e le mie impugnano dolcemente quei ricci ormai lunghi rispetto l'ultima volta.

"Vieni ho una sorpresa che ha richiesto tre anni di lavoro "
Dice sorridente, mostrandomi quel sorriso che mi fece innamorare di lui.

"Harry aspetta, non possiamo lasciare Darcy sola"
Esclamo.

"Questione di un isolato"
Schiaccia l'occhiolino facendomi ridere.

Mentre camminiamo le nostre mani sono intrecciate e entrambi dopo tanti anni non smettiamo di ridere.

"Bene, ora (y/n) devi chiudere gli occhi "
Ordina e feci quello che disse.

Dopo aver fatto qualche passo con le sue mani sugli occhi, mi ferma

"Eccolà qua"
Urla.

Non posso credere a quello che i miei occhi vedevano.

"Harry é nostra?"domando

"E di chi se no?"
ride.

É un'enorme casa nuova, con un enorme giardino e tutte le decorazioni che la mia casa dei sogni aveva.

Mi giro verso il bell'uomo che aveva fatto tutto ció e lo bacio.

"Non é finito vieni"
Mi ha portato nel retro della cosa vi era un laghetto e tantissime piante di rose bianche, le mie preferite

"É bellissimo Harry, é perfetto "
Dico guardandolo.

"Buon anniversario amore, oggi sono sette anni dal nostro matrimonio"
Sussurra sulle mie labbra

"Pensavo l'avessi dimenticato "
Confesso

"E invece ti sbagli"
Dice prendendomi come una sposa per riportarmi a casa.

"Ti amo Harry"
Bisbiglio con la testa appoggiata al suo petto.

"Ti amo anche io (y/n) "
Canticchia baciandomi in fronte.

Ciao a tutte!
Sono Marta e volevo chiedervi se via andrebbe di passare a leggere la mia storia Nobody Knows la trovate sul profilo

Grazie mille Bacii

Harry Styles ||One shots||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora