Call me love

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Sono distesa nel mio letto a piangere per la vita inutile o meglio che é diventata inutile da circa un anno, da quando per una scommessa diventai l'oggetto sessuale di un ragazzo di nome Harry.

All'inizio era molto violento e severo ma da pochi mesi la sua cattiveria si era diciamo, placata?

Durante i nostri rapporti non era più così rude e aggressivo e da un paio di mesi mi domanda anche come io stia.

Ora vi starete chiedendo il motivo per il quale stessi piangendo.
Come vi ho detto prima Harry ha iniziato ad essere un po' meno aggressivo ma ció non vuol dire che non mi continui a fare del male.

Questa mattina come al solito mi ha obbligato ad essere ancora oggetto del suo piacere.

Ho fatto tutto quello che mi diceva ma nonostante ciò non é bastato, tanto che per ogni spinta aumentava la presa al mio collo fino a non farmi respirare.

Dopo alcune mie suppliche finalmente lasció andare la presa e ció che feci fu solamente scappare verso la mia stanza e iniziare a piangere.

Sono già passate le otto di sera e il mio stomaco inizia a borbottare.

Dopo aver accuratamente osservato per vedere se Harry fosse nei paraggi e non vedendo nessuno mi dirigo verso la cucina.

Dovrà essere uscito e così decido di prepararmi un po' di pasta.

Mi siedo nel divano aspettando che l'acqua vada in ebollizzione e sento un rumore provenire dalla serratura.

Un ragazzo alto moro e riccio solca l'uscio della porta e dopo  aver sbuffato per via del freddo all'esterno si toglie la giacca per poi rivolgermi lo sguardo.

I suoi occhi verdi provocano un brivido lungo le mie ossa e mi fa gelare il sangue.

Ingoio silenziosamente e mi dirigo verso la cucina.

"Cosa stai cucinando?"
La sua voce e calma e armoniosa cosa abbastanza rara.

"Della pasta, ne vuoi?"
Chiedo cercando di essere il più tranquilla possibile.

"No, ho già mangiato.
Grazie comunque"
Risponde mantenendo il suo momentaneo stato di quiete.

Annuisco semplicemente per poi innalzarmi verso lo scaffale per prendere la pasta.

Harry vedendo la mia difficoltà nel raggiungere la busta si avvina prendendomela.

"G-grazie"
Balbetto.

Siamo a pochi centimetri l'una dall'altro e posso sentire il suo respiro su di me.

"É quello che devi dire"
Sbotta allontanandosi subito da me e ritornando ad essere l'odioso e scortese Harry di sempre.

Velocemente mangio il mio piatto di pasta per poi salire verso la mia camera a non fare nulla.

"Aspetta (y/n)"
Mi ordina Harry.

"Cosa succede?"
Domando.

"Devo parlarti"
Mi informa.

"Se vuoi ancora il mio corpo, almeno aspetta che mi faccia una doccia, sono leggermente sporca del tuo sperma ancora"
Sbotto acida.

"Io voglio dirti che mi dispiace per quello che é successo stamattina"
Confessa.

"Posso andare?"
Chiedo.

"Non hai nulla da dirmi?"
La sua espressione é interrogativa e nasconde anche un pó di stupore.

"Harry ascolta, non ho bisogno delle tue scuse e tanto meno della tua compassione.
Non ci pensare, tra un paio di settimane la scomessa terminerà e tu ed io non ci rivedremo mai più.
Pensa che io sia sta una parte oscura del tuo passato come io farò con te"
Spiego.

Harry Styles ||One shots||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora