Something has changed

Capitolo4

Raven pov
Sento la sirena d'allarme suonare. Poi la voce di Robin.- Titans riunione, immediatamente- e chiude l'interlocutore.
Ma io non voglio uscire. Se uscissi e mi trovassi BB davanti lo spedirei semplicemente in un'altra dimensione. Quindi decido di restare in camera fin quando loro decideranno di tirarmi fuori con tutte le loro forze.

BB pov
Raven ancora non è uscita dalla sua stanza.
-Robin! Raven non è ancora venuta! Andiamo a prenderla!- dico quasi isterico. -BB calmati. Farebbe meglio a non uscire, le farebbe male vedere questo-.-Non mi interessa. Lei viene punto e basta- così chiamiamo Cyborg e andiamo alla sua porta. -Rae esci. È una riunione di tutti i Titans, non devi mancare- dice Robin con molta calma. -No! Andatevene. Non mi sento bene- dice lei con un tono rabbioso.
-Raven ti conviene uscire. Lo sappiamo che stai benissimo. Muoviti esci!- tuono io furibondo. -No!-fa lei altrettanto arrabbiata. -Cyborg procedi- dice Robin con la voce rotta. Cyborg sfonda la porta e intrappola le mani di Raven, almeno non potrà scagliare qualche tipo di incantesimo contro di noi. Lega le mani con una corda e la carica su una spalla. Raven sta imprecando, chiede di farla scendete e di lasciarla in pace ma deve vedere. Poi potrà anche andarsene.

Raven pov
Cyborg mi sta facendo male, la sua spalla metallica mi si sta infilzando nella carne.
-Cyborg! La tua spalla! Fammi scendere!-mi di meno come un pesce fuor d'acqua anche sapendo di peggiorare la situazione. Quando Cyborg si accorge del sangue che li cola sul braccio si blocca e mi lascia cadere. Sbatto forte la testa e perdo i sensi.
Al mio risveglio sono sul mio letto, circondata da candele profumate accese e da tutti i Titans e anche da una ragazza nuova, bionda e minuta. -Rae, oh Rae ci hai fatto spaventare!-trilla Stella catapultandosi addosso per abbracciarmi. -Sì ma ora fammi respirare- scoppia a ridere. Una risata isterica accompagnata da una lacrima che scende sul suo volto dal colore olivastro. Sento gli occhi stanchi e cado in un sonno profondo.