Capitolo 16 -Nuova compagna di squadra

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"Svegliati Isabelle!" Mi gridò nelle orecchie mia sorella "va bene...ma perché sono ancora vestita?" Chiesi "perché ieri appena sei tornata a casa ti sei chiusa qui dentro e ti sei addormentata" disse Elynor "ok...ma che giorno è oggi?" Chiesi "è venerdì...ma non c'è scuola per voi oggi...ieri sera ha chiamato Celia, ha detto che devono disinfestare per precauzione l'edificio..." Disse con aria vaga "e tu perché sei ancora qui?" Le chiesi "perché sono le 7:00 e mamma e papà sono fuori per il weekend" rispose lei "ok...quindi tocca a me portarti a scuola non è così?" Domandai ancora "esattamente" sorrise alzandosi dal mio letto. Mi preparai alla sveglia e quando sia io che Elynor fummo pronte uscimmo di casa. "Ti ricordi come si arriva a scuola?" Mi prese in giro "si...ma ora sta zitta che non sono in vena di parlare" risposi male "ok ok ma stai un po' più tranquilla!" Si arrabbiò lei. Arrivammo davanti al cancello della scuola di mia sorella e un ragazzino, probabilmente un suo compagno di classe, le si avvicinò. "Ciao Ely!" Gridò lui con un sorriso smagliante "Austin! Ciao!" Disse lei aprendosi in un sorriso che non avevo mai visto. "Va bene...io vado a casa...ciao Ely" sussurrai nel suo orecchio prendendola in giro "ciao..." Disse lei con una smorfia. Tornai a casa e mi buttai nuovamente sul mio letto. Non riuscivo ancora a spiegarmi per quale ragione non avessi preso lo stesso voto di Camille e forse non me ne capacitavo nemmeno. "Ma cosa può essere successo?!" Mi chiesi ancora una volta con gli occhi rivolti al soffitto. Come per ogni situazione cominciai a farmi delle ipotesi assurde. A riportarmi alla realtà lo squillo assordante del mio telefono. "Pronto" risposi inespressiva "ehi! Cos'è questa voce?!" Chiese Mark dall'altro capo del telefono "ciao Mark...ci sono stati un sacco di problemi" dissi senza dare troppe spiegazioni "dimentica tutto e vieni sul campo al fiume tra...facciamo venti minuti, voglio vedere te e il tuo bel sorriso!" Disse. Subito dopo chiudemmo la chiamata. Ok, tanto valeva andare, anche se me ne sarei stata tutto il giorno buttata sul letto con la musica nelle orecchie, dovevo andare. Uscii di casa con il pallone e quando arrivai all'appuntamento c'erano già tutti. Tutti, o quasi dato che Stella non mi aveva nemmeno guardata, mi vennero in contro. "Allora?! Che ti ha detto tuo padre per il compito?!" Mi chiese mia cugina con un minimo di agitazione "Cam...davvero non ne voglio parlare" dissi a terra "dai racconta!" Esortò Nelly "ok...mi ha...ritirata dallo spettacolo" dissi intristendomi ancora di più. Silvia si avvicinò al mio orecchio "sicura che lei non centri nulla?" Mi chiese indicando la Vipera "non lo so" sussurrai di rimando. "Va bene! Basta con la tristezza e alleniamoci che tra un paio di mesi cominciano le nazionali!" Disse euforicamente Mark. Cominciammo a giocare e tutto sembrava andare bene. Anche se avevo la testa da tutt'altra parte, giocare a calcio con i miei compagni mi aveva...rimessa a posto. Ero davvero più serena, e poi che senso aveva arrovellarsi: avevo preso un brutto voto, capita a tutti! Non potevo cantare allo spettacolo, ma non per questo non avrei potuto più cantare. Sorrisi rasserenata e passai all'attacco. Presi il possesso di palla e tirai con la mia tecnica: "freccia...di fuoco!" Mark non riuscì a fermare il tiro che quindi finì in rete. "Bel lavoro..." Si complimentò Axel "grazie" risposi con un sorriso a trentadue denti. Continuammo a lungo l'allenamento e fino a quel momento Stella non aveva toccato un pallone. Visto che un po' mi dispiaceva per lei, le passai il pallone, ma lei non riuscì a stopparla. "Ma come ti permetti?! Vuoi mettermi in ridicolo davanti a tutti?!" Sbraitò "ma no! Io volevo essere carina con te! Siamo compagne di squadra anche se non ci sopportiamo" dissi incrociando le braccia "sì certo! Tu vuoi prenderti Axel e quindi vuoi farmi fare brutta figura con lui...visto che sai che mi piace!" Rispose lei "anche tu adesso! Io non voglio prendermi nessuno volevo passarti il pallone perché non avevi ancora provato a fare un tiro, un dribbling o un passaggio!" Ribattei "sì certo! Tu mi odi!" Gridò correndo via. Non potevo credere a quanto avevo appena visto. Aveva addirittura finto di piangere. Tutti noi rimanemmo immobili e alcuni erano intenti a tornare ad allenarsi ma forse era meglio ricorrere ad un altro metodo. "Axel...vai a parlarle" dissi "io?!" Domandò lui sorpreso "si lo ha detto lei stessa che gli piaci...magari se ci parli tu...smetterà di comportarsi come una principessa e comincerà ad essere più...giocatrice di calcio?" Riflettei. "Va bene...torno tra poco" disse. Di malavoglia si incamminò nella direzione di Stella che sicuramente era andata dietro il capanno poco più avanti. Vedevo Axel camminare ed io provavo una strana sensazione, come se fossi gelosa. Che sarebbe successo?
STELLA'S POV
Avevo attuato la seconda parte del mio piano per mettere da parte la ranocchia col singhiozzo. Mi ero nascosta dietro il capanno degli attrezzi, con la convinzione che qualcuno della squadra sarebbe venuto a parlare con me. "Stella!" Sentii gridare numerose volte. Era Axel. Mi scompigliai i capelli e rovinai il trucco poi mi sedetti con la faccia sulle ginocchia e singhiozzai rumorosamente per farmi sentire. "Ah eccoti!" Esclamò Axel quando mi vide. "A-Axel...va via...non voglio che tu mi veda così" dissi piangendo per finta "dai...forza vieni ad allenarti" disse lui addolcendo il tono. Alzai lo sguardo e attaccai bottone con Axel. "Tutti mi vedono come una ragazza cattiva è bellissima...che non ha un cuore...ma in realtà io, ho molto da dire: io amo le cose semplici come la musica, stare con le mie amiche e mi piace il calcio...quella che indosso a scuola è solo una maschera perché in realtà io sono insicura e ho paura che qualcuno possa farmi del male...sempre" conclusi suscitando nel ragazzo accanto a me uno sguardo di riflessione "sta tranquilla...nessuno ti odia, in squadra siamo come una famiglia e tutti noi ti vogliamo bene..." Disse lui. Ci era caduto con tutte le scarpe "ma Isabelle?" Chiesi come si importasse qualcosa di lei o del suo parere "nemmeno lei ti odia...vedrai che diventerete amiche" disse infine. Ci alzammo e tornammo dagli altri e con una recita a dir poco perfetta riuscii a far credere agli altri della squadra di essere diventata buona. "Volevo scusarmi con tutti voi...ho interrotto gli allenamenti e soprattutto ho causato problemi di vario genere alla ranoc- a Isabelle" mi corressi. "Tranquilla! Tutti noi commettiamo degli errori...ora però dimentichiamo tutto e alleniamoci!" Gridò Evans sudi giri. "Che ci troveranno di così bello in uno sport così proprio non lo so" dissi tra me e me. "Prima però ci terrei a stringere la mano ad Isabelle...in segno di amicizia" dissi tirando un sorriso. Vidi Isabelle avvicinarsi a me con le braccia incrociate...forse non mi aveva creduto ma comunque sia era troppo timida per dire ciò che pensata. La vidi sfoderare un falso sorriso, che riconobbi perché anche io sorridevo per finta. Le allungai la mano e lei la strinse con forza. "Tregua?" Dissi alzando un sopracciglio "tregua" rispose lei senza smettere di sorridere.
ISABELLE'S POV
Dopo le presunte scuse di Stella tornammo ad allenarci...proseguimmo tutto il pomeriggio fino a quando non calò il buio e l'ora di cena si stava avvicinando. "Ragazzi per oggi basta!" Gridò Mark che non aveva ancora esaurito le energie. Ci avviammo verso casa e Stella era con noi. Quando si fermò davanti all'entrata del suo castello io e Axel proseguimmo insieme. "Senti...posso parlarti?" Chiesi. La faccenda di Stella che improvvisamente sembrava la persona più buona e pacifica del mondo mi insospettiva molto. "Certo dimmi pure..." Esortò Axel "non...ti sembra strano che d'improvviso Stella sia così carina con tutti?" Gli chiesi "in effetti...all'inizio anche io ero un po' diffidente nei suoi confronti...ma comunque sia...credo che sia sincera, diamole una possibilità" disse "sai cos'altro? Quel voto...non può aver preso lo stesso voto di Camille perché..." Mi bloccai di botto "cosa?" Mi chiese "se te lo dico rimarrà tra noi?" Chiesi "si" disse "Camille ha copiato da me" dissi secca. Axel rimase un po' spiazzato, non rispose "secondo te può centrare qualcosa con il mio voto?" Gli chiesi "non lo so...ma non credo...magari il professore si è accorto del vostro scambio di opinioni e ha deciso di punire te...nella mia vecchia scuola funzionava così: veniva punito chi faceva copiare non chi copiava" disse lui "anche questo è possibile...ma si mi sto sbagliando e poi il mio voto è recuperabile..." Commentai. "Io sono arrivata...ci vediamo domani per gli allenamenti!" Dissi. Gli schioccai un bacio sulla guancia e dopo aver preso colore rientrai dentro casa. I due giorni che seguirono li passai ad allenarmi e li dedicai in buona parte allo studio. Quando il lunedì arrivò, io dovetti spiegare alla professoressa che visto il pessimo voto in scienze non avrei potuto più frequentare il club di canto e ballo. Aspettai l'inizio delle prove e parlai alla professoressa. "Devo dirle che non potrò più venire al club" dissi malinconica "perché?!" Chiese "mio padre vuole che smetta di provare con voi perché l'ultimo compito di scienze non è andato bene" dissi. Il mio sguardo si insospettì e credo che la professoressa se ne fosse accorta tant'è che mi chiese di seguirla. Arrivammo nel suo ufficio in cui ormai ero stata almeno dieci volte dall'inizio dell'anno.  Potrà sembrare assurdo ma la mia professoressa di musica era una grande amica per me, mi dava consigli utili su tutto ciò che riguardasse la mia vita privata, la squadra e talvolta mi parlava del fatto che secondo lei io ero innamorata di Axel, ma non era solo lei ad ascoltare me...qualche volta anche io ascoltavo ciò che aveva da dire e dalle lunghe chiacchierate che ne venivano fuori ogni volta riuscii a dedurre che era una donna in gamba e piena di risorse. "Allora...dimmi meglio cosa è successo" disse "le spiego: io ho studiato un sacco per quel compito, sapevo che se non fossi andata come aveva detto mio padre mi avrebbe tolto qualcosa ecco perché sono stata giornate intere a studiarmi il capitolo del compito...poi arrivati lì, quando ho visto il foglio ho pensato che fosse tutto semplicissimo...non so come sia stato possibile" dissi "questo lo avevo capito. Sai Isabelle...tu sei una ragazza in gamba, intelligente e piena di pregi...ma non sai mentire...te lo leggo negli occhi che c'è dell'altro..." Disse la professoressa. "In effetti...mia cugina...Camille, non era preparata e l'ho lasciata copiare...però lei ha preso 100 su 100 e non capisco come mai..." Mi interruppe "come mai anche Stella abbia preso quel voto" mi disse "si...lei pensa possa esserci un nesso?" Chiesi "forse non dovrei dire a te certe cose su altri alunni ma ti dirò che Stella Anderson è capace di qualunque cosa per gelosia...lo scorso anno per esempio arrivati ad un mese dallo spettacolo aveva fatto litigare la protagonista con gli altri. La ragazza non sentendosi più a suo agio si è trasferita in un'altra scuola e a rimpiazzarla ovviamente è stata..." Disse "Stella...quindi se ho capito bene anche lei pensa che possa volermi levare di torno" dissi "non lo so...io però non posso aiutarti...devi scoprirlo da sola, quando avrai scoperto la verità allora lo dirai a tutti i professori e vedrai che tutto si risolverà...ora vai, mi raccomando non perdere mai la speranza" disse congedandomi. "Quindi...se ho capito bene Stella è una combina guai...non so proprio cosa pensare..." Dissi mentre percorrevo il corridoio. Le parole della professoressa mi girarono in testa tutto il giorno e tutta la notte. Forse avrei dovuto parlare con qualcuno, ma comunque forse non mi avrebbe creduto nessuno. Rimaneva solo aspettare...

Un saluto a tutti gli inazumiani❤️
Oggi non ho nulla da dire...nemmeno racconti sulla storia della mia vita che di sicuro non vi interessa!❤️
Oggi vi chiedo solo di mettere mi piace al capitolo e dirmi cosa ne pensate...se non vi piace e avete cose da dire fatemelo sapere non mi offendo❤️ detto ciò vado a studiare che se quella di storia mi interroga gli faccio scena muta❤️ Besos❤️

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