Capitolo 13. Inaspettatamente

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MAGNIFICO! Ho i capelli tutti zuppi di sudore, niente di meglio.
Suono i campanello ma nessuno mi apre quindi uso le chiavi.
Mia madre non era a casa. Forse è a fare compere? Boh
Nel frattempo Mi lavo,mi vesto e chiamo qualcuno,mi scoccia stare a casa.
"...... Grace,si ciao......vieni al forum con me?.....sisi...ok .....ciao"
Ok metto un po' di mascara ed esco,che c'è troppo caldo per mettere altro.
Scendo di casa e incontro Grace alla fermata dell'autobus.
"Hey,com'è andata?" Chiese
"Parli del campeggio?"
"Ah ah...mi hanno detto che eri insieme a Daniel.." Lo disse con faccia maliziosa
"Ma la smetti?!" Gli diedi un leggero schiaffo e lei rise
"No dai seriamente,cosa è successo?" Disse curiosa
"Niente! Serena Vreg non la tocca nessuno !" Dissi per farla smettere
"A me hanno detto ..che..ecco,hai capito"
"COSAAA!!?!??!, Chi lo ha detto?" Ero furiosa, dovevo uccidere chi ha sparso la voce
"Daniel stesso" disse impaurita della mia reazione
Avevo gli occhi spalancati .
"Non ci posso credere.." Dissi furiosa me ne andai
"Ma dove vai? L'autobus è qua!"
"Esci tu io devo fare una cosa" andai a casa di Daniel,suonai ma nessuno rispose.
"Bambolina... Che ci fai qua" sentí la sua voce la prima cosa che feci è stata dargli uno schiaffo, lui spalancó gli occhi e si f la guancia rossa
"Che cazzo fai?" Chiese alzando il tono di voce
"Mi fai schifo. Hai capito non ti devi più permettere" feci per mollargliene un altro ma lui mi bloccó il polso,poi volevo darglielo con l'altro pugno e bloccó anche quello.Mi scese una lacrima per la disperazione
"Ma cosa?" Disse interrogativo
"Del fatto che hai detto a tutti che siamo andati a letto" gridai. Un secondo dopo che lo dissi allentó la presa e apri ,di poco, più gli occhi
"Non rispondi eh coglione? Mi hai rovinato la reputazione,ma sappi che se questo mi porterà problemi, beh sappi che-" non mi fece finire e mi sbatte al muro
"Cosa? Cosa fai? Mi picchi con quale forza? Stai attenta a come parli" divenne aggressivo tutto in un botto
"Mi fai solo schifo" mi liberai i polsi, gli sputai e corsi. Corsi piú veloce che potevo. Ancora non ci credevo, Stava mettendo forza, in una maniera che poteva rompermi i polsi.
Il suo volto si trasformò da un'espressione di divertimento ad un'espressione d'ira. Ero impaurita tanto da non trovare parole, io non conoscevo questo suo lato
Dire delle bugie per la sua reputazione macchiando la mia.
Corsi a casa .
Non volevo vedere nessuno. Il ragazzo che fottutamente mi piace mi stava per.... Picchiare? Non so a cosa sarebbe arrivato ma penso che ora posso aspettarmi di tutto.
Girai l'angolo e mi asciugai le lacrime, e davanti al portone di casa incontrai mio padre.
Mi sentivo la testa pesante, le gambe stanche e... Boom. Nero.
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"Signorina........Signorina" mi ritrovai nello stesso punto dove svenni con una donna che mi teneva gambe alzate e un'altra che mi soffiava col ventaglio
"Si sente bene?" Una mi chiese. Io annuií. Facevo fatica a parlare, e non mi sentivo le dita.
"Alziamola dai" disse l'altra mi alzarono e mi fecero camminare
"Grazie veramente, grazie" dissi loro
"Era un dovere,non potevamo lasciarti a terra" mi salutarono e andarono.
Volevo salire a casa ma ho notato che papà mi osservava dalla finestra con una sigaretta tra le dita . Ero terrorizzata, non ci vedevamo ormai da 6 anni.  Non sapevo che fare. Di certo non potevo salire . Mi avrebbe ammazzato di botte. Mi rimaneva che andare da Chiara. Sarà difficile ma mi capirà.
Erano le 19:45,e c di sera iniziava a fare freddino,ed io in canottiera  e pantaloncini. Quindi iniziai a correre e giunsi al portone di Chiara. L'orgoglio si fece sentire ma dovevo farcela. Suonai.
"Si eccomi sta- Ahh,sei tu" mi guardó e mi chiuse . Ero incapace di parlare.
Suonai,suonai e risuonai ma niente.
Gli scagnozzi di mio padre potevano trovarmi da un momento all'altro. "Chiara ti prego" dissi disperata
Aprì.
"Che vuoi?!" Disse furiosa
"Mio padre" lei mi capí al volo e mi fece entrare
"Vieni. Come l'ho hai saputo" disse ansiosa
"L'ho visto è sicuramente è venuto per me . Ho bisogno di un posto dove dormire" dissi disperata
Lei alzò lo sguardo
"Chiara non si tratta di convenienza ma di tratta di vita o di morte. SE MI VEDE CON UN RAGAZZO O SOLA MI UCCIDE" piansi dopo che dissi tutto ció
"Ok" mi guardó è mi abbracciò.

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