Capitolo 10. Allontanati.

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SERENA.
Nonostante tutto lui mi è sempre piaciuto e lui non perdeva occasione per farmi imbarazzare.
Andai in bagno per lavarmi.
Abbassa i lo slip e....
SIIIII. .. Niente sangue!!!!
Levai l'assorbente pulito lo buttai nel cestino poi entrai nella doccia.
Dopo che ero lavata,  vestita e truccata uscií. 
Sono andata in cucina affamata .
E ho preso un cornetto e il barattolo di Nutella .
Mentre mangiavo si aprì la porta ed entrò Chiara.
"Hei! Quella è la mia dolce metà! " disse e io risi.
"Ma buongiorno anche a te " dissi ancora ridendo
"AHAH. Come hai dormito? Ci sono stati problemi?" Disse sedendosi sopra il forno.
"No." Lei mi guardò negli occhi alla mia risposta fredda.
"A no?"disse alzando il sopracciglio .
"Mh mh" risposi.
"Guardami. Che ti ha fatto?!" Disse mettendo le sue mani sulle mie spalle scuotendomi.
Gli raccontai tutto quello che era successo prima che venisse e si calmó.
"Non fidarti di Daniel. Non si fa scrupoli a ingannare 10 ragazze in un solo giorno" mi disse a mó di mamma.
"Lo so.'' Risposi semplicemente.
Sorrise e mi abbracció .
"Oh... ti voglio talmente bene,non voglio che diventi come me, voglio che tu sia la signora Serena e di meritare il tuo men come si deve"
Quasi piangevo alle sue parole. Eppure lei non è diventata così di sua spontanea volontà.
Ma per sua madre. Avevano bisogno di soldi in un loro  periodo molto critico e cosí fa la ....prostituta. Lo so è una brutta parola ma è la realtà. 
Ma ha un cuore sincero e puro .
"Anch'io ti voglio bene" dissi stringendola.
Si staccò e mi guardò
"Dai ,andiamo da Pasquale" in 5 anni di amicizia non ci siamo mai staccati.  È stata colpa mia. Ora devo risolvere.

Andai in tenda e Daniel non c'era.
Meglio. Così potevo parlare con Pasquale. Gli mandai in messaggio su whatsapp:

A Pasquale :"Ti devo parlare vieni nella mia tenda"

Da Pasquale:""

Dopo poco arrivó.
Entrò senza guardarmi ,a sguardo basso.

"Come stai?" Riuscií a dire .
Mi guardò e vidi che aveva gli occhi lucidi. Wow
Non ha mai pianto per una ragazza , anzi avvolte si fidanzava per baciarle e poi mollarle.

"Scusa. Ho rovinato la nostra amicizia.
Se io non avessi detto niente non sarebbe successo niente. Ma io non voglio che ti allontani da me, voglio quell'amicizia di qualche giorno fa. Ritorna la MIA Serena di sempre"

"Vieni qui"
Eravamo con le lacrime agli occhi.
Mi ero allontanata da lui,senza volerlo.

"Dimmi  che non ti allontanerai "disse stringendomi.E io annuì. Lui era talmente contento che mi bació ma non dissi niente.
Mi staccai subito dopo aver sentito la sua lingua chiedere accesso.
"Forse è meglio che andiamo" dissi cercando di allontanarmi .
Lo presi per mano e andammo.
Dopo qualche secondo ci guardammo e lui camminó verso di me,io indietregiai quasi certa delle sue intenzioni .
"Pasquale ma no-" Neanche finií di parlare che mi mise una mano davanti alla bocca.
"Serena voglio sentire ancora le tue labbra sulle mie" disse non staccando i suoi occhi dalle mie labbra.
Non sapevo che fare . Nessuno mi ha mai trattato così quindi ero impreparata a queste situazioni.
Non so perché ma l'istinto mi disse di lasciarlo fare.
Si avvicinò e mi bloccò li polsi al muro e mi baciò.
Iniziò ad entrare la lingua dentro la mia bocca,acconsentií e e lo feci anch'io . Non so perché ma mi piaceva .
Dopo poco mi staccai .
Mi guardò con un ghigno.
Non capií.  Mi guardò con un sorriso malizioso ed era molto strano.
"Che succede? "Dissi impaurita.
Si allontanò e mi guardò per qualche secondo , poi prese una cosa sotto il collo e piano piano... si levò una maschera facciale e sono quella maschera c'era Vincenzo.
"Che c'è piccola ?  Fino a poco fa ti è piaciuto vedermi" disse sorridendo maliziosamente.
Io ero pietrificata. Non sapevo che fare.
"AIUTOO! AIU-" mise una mano davanti alla mia bocca impedendo mi di parlare.
"Shh. Non devi gridare ora. Se proprio vuoi gridare fallo dopo." 

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