l'ultima dannata

1 parte

I raggi del sole filtravano attraverso le candide tende bianche della mia stanza , doveva essere una bella giornata , scesi dal letto e posai i piedi sul pavimento ghiacciato , una piccola scossa mi percorse tutto il corpo , mi stirachiai per bene , prima di dare il via ad un altra giornata di merda. ..
L'orologio segnava le otto in punto ...
"Le otto in punto ? Cazzo!!! Tra mezz'ora cominciano le lezioni" saltai letteralmente dal letto e frugai nel mio armadio:
Indossai i miei jeans neri strappati , una maglietta a maniche corte bianca , e la mia giacca di pelle nera , come scarpe invece misi le mie amate converse nere ...
Corsi in bagno , la mia faccia era comparabile a quella di uno zombi , i capelli erano praticamente un nido di uccelli , mentre il trucco mi volava dagli occhi ,mi lavai velocemente la faccia e mi misi un filo di mascara e la matita, i capelli li sistemai in fretta con la spazzola , presi lo zaino ,scesi le 300 scale che mi separavano dal piano di sotto (avvolte odiavo aver scelto la camera del piano di sopra)
《Io vado !》 Gridai a mio padre mentre varcavo la soglia di casa ...
Salatai nella mia Fiat panda del 98 che stava praticamente cadendo a pezzi ma naturalmente non c'erano mai soldi per queste sciochezze...
Ero arrivata , trovai parcheggio proprio vicino all'entrata della scuola , per fortuna , almeno una cosa buona oggi , guardai l'orologio del mio telefono , segnava le otto e venticinque. . "Giusto in tempo" pensai tra me e me mentre tiravo un sospiro di sollievo. Entrai in fretta , a prima ora avevo quella strega della Emilson , la mia professoressa di spagnolo , non la soportavo e tanto per la cronaca ... io odiavo lo spagnolo .
《Adeline!!》 La voce della mia migliore amica risuonò per tutto il corridoio .. 《ciao anche a te Elis》 non so perché doveva essere sempre così entusiasta per ogni cosa che faceva , ogni volta che glielo chiedevo mi rispondeva sempre nello stesso modo con le stesse maledette parole : ^perché la vita è bella Adeline^ forse la sua vita era bella ,aveva una madre e un padre , io gli avevo persi entrambi , mia madre era morta alla mia nascita e mio padre l'avevo perso con gli anni , da quando avevo 7 anni iniziò a bere , ed è da allora che dovetti imparare a badare da sola a me stessa... scossi la testa , quei ricordi mi rattristavano sempre e rovinavano tutte le mie giornate...
《Adeline , Adeline ?!》 Elis continuava a far svolazzare la sua mano dal alto verso il basso d'avanti alla mia faccia ... 《quindi ? Mi stavi ascoltando?》 Mi chiese con aria severa ... MALEDIZIONE , ERO NUOVAMENTE RIMASTA BLOCCATA NEL MIO INCUBO PEGGIORE ... LA MIA MALEDETTA VITA! Mi succedeva spesso di rimanere bloccata ... a pensare e ripensare a quanto brutta fosse la mia vita ...
《Che ore sono ?》chiesi a Elis mentre lei continuava a guardarmi male con le mani appoggiate ai suoi sottili fianchi ..drin drin drin ...
《Cazzo Elis è suonata! Muoviamoci!》
La presi per il polso e iniziai a correre.. 《permesso ... permesso !! Abbiamo la Emilson ... la strega ci ucciderà》 gridavo per far sì che i ragazzi si spostassero.. la mia più grande sfortuna fù che andai a sbattere proprio contro quella maledetta stronza della mia prof.
《Signorina Carson , come si permette ?... filli subito dal preside!》 Gridò mentre con il suo strambo dito indice mi indicava lo studio del preside ... "iniziamo bene" pensai tra me e me mentre mollavo il polso di Elis che era diventata verde dalla paura , ma come al solito a lei la fece entrare.
Lo studio del preside mi era ormai molto famigliare , ci andavo a finire almeno una volta alla settimana , entrai senza bussare , il preside alzò la testa e mi guardo per qualche secondo poi la riabassò su dei fogli che stava leggendo... lo vidi sorridere , era un uomo sulla quarantina , alto e ben proporzionato , aveva i capelli neri di una lungezza media , e gli occhi castani ....
《Che hai combinato questa volta ?》 Mi chiese continuando a studiare con attenzione quei fogli ...
《Niente di grave ... chiudiamo un occhio ?》 Gli feci un sorrisino , sperando che mi perdonasse .
《Adeline , un giorno ti caccerai in guai serii se continui così!》 Voleva fare il duro ... ma con me non ci riusciva mai , Usai la mia utilissima tecnica ... gli occhi dolci e il broncio ..
《Adeline ... Adeline smettila》 ed ecco fatto , avevo intenerito il cuore del mostro , si era messo a ridere finalmente ...
《Ti lascerò andare , però per favore , ti chiedo per favore ... resta fuori dai guai , so che non hai una vita troppo semplice, ma lo dico per il tuo bene》
lui conosceva mio padre , erano stati migliori amici , poi... con l'alcoolismo di mio padre , loro due smisero di parlarsi ..
《Va bene ... e mi scusi》 gli dissi con un filo di voce mentre uscivo dal suo ufficio, era sempre dura , quando qualcuno mi ricordava della mia maledetta vita ...

《Spero che ti abbia rimproverato per bene》 mi Gridò dritto in faccia la vecchia apenna entrai in classe ...
《Sì sì ... certo ...》 non la soportavo cavolo , fosse per me .. l'avrei buttata giù da un burrone ...
Mi andai a sedere vicino Elis ... eravamo sempre insieme noi due ... io e lei ... eravamo come due sorelle inseparabili, la conoscevo dal asilo , ed era ancora lì vicino a me , non sapevo come avrei fatto senza di lei ... era dolce , sapeva sempre come farmi stare meglio ... era intelligente e sopratutto molto, molto bella , aveva lunghi capelli di un biondo caramello che le ricadevano sulla schiena in soffici boccoli ,le Labbra piccole e sottili , il naso al insù e gli occhi grigi....
《Hai fatto i compiti ?》
《No》 ^sai ero troppo impegnata a pulire casa e pulire i residui di vomito che aveva lasciato mio padre sul tappeto ... poi avevo Combattuto con lui per provare a farlo smettere di bere ... e ci avevo pure litigato .. e per la cronaca mi sono beccata pure uno schiaffo. ..^ Non volevo dirle questo , non mi piaceva che agli altri si dispiacessero per me , sopratutto perché alcuni facevano solo finta , l'unica che sapeva davvero quanto era dura...Ero io .