IV

265 16 1
                                    


La luce fioca del sole trafiggeva i vetri della finestra. Anche il viso supino di Chloe. 

-Chloe?Dormiglionaa? Sveglia che è pronta la colazione!- Gridò sua madre da fuori

- Chloe??- ripetè

- Mamma non rompere.. Sicuramente dorme sotto le coperte..- disse Anna

-Bene, allora va a svegliarla-

-Pff...-

Anna si diresse verso la camera della sorella sbuffando con lo spazzolino in mano.

Appena apri' la porta la luce la invase. Vide il letto fatto. Significava due cose per lei: o Chloe non aveva dormito quella notte oppure se l'era fatto stamattina.

-Chloe.. C'è mamma che sbraita per la colazione, su muoviti-

La ragazza apri' di più la porta e la vide. 

Di fianco alla scrivania e davanti alla finestra Chloe giaceva per terra inerme con gli occhi chiusi e il naso insanguinato. Grossi fiotti di sangue rossissimo cadevano dalle narici della ragazza.

Anna  pietrificata indietreggiò e si mise ad urlare.

- Maammmaaa aiutoooooooooo!!!!- 

La madre e la sorella corsero immediatamente nella stanza.

Per poco Lucinda non svenne davanti a quell'orribile scena.

-Presto, presto Anna chiama i soccorsi..- si diresse verso Chloe mentre Anna correva a prendere il cellulare.

- Piccola... Che cosa ti è successo???- bisbigliò quasi tra sé scioccata

L'auto medica e l'ambulanza vennero dopo dieci minuti che sembrarono giorni.

- La prego mi dica cos'ha mia figlia...- supplicò Lucinda al medico

- Signora, possiamo solo dirle che è in stato di coma... La ragazza respira ma è in stato di trans. Potrebbe aggravarsi nel giro di poche ore se non la portiamo in struttura.- disse professionalmente il medico.

Anna si chiedeva come quella gente li' potesse essere del tutto imparziale a situazioni come queste. Di come dimostrassero poco affetto nei confronti dei pazienti e assumessero quell'aria sempre tanto professionale. Le venne in mente il detto: "l'abito non fa il monaco". Forse esteriormente possono sembrare severi ma interiormente un po di compassione la provano comunque. Tutti gli esseri umani hanno emozioni, si disse.

Chloe venne portata in ambulanza verso le dieci del mattino. Ovviamente Lucinda volle venire in ospedale con l'ambulanza.

Anna e la sorella rimasero a casa ad aspettare notizie.

Ma si fece mezzogiorno e ancora niente...

Le ragazza decisero cosi' di chiamare la madre.

Al terzo squillo la donna rispose

- Mamma!! Oddio mà... Come sta Chlò?- 

Chlò era il diminutivo di Chloe sin da bambina. Guai a chi l'avesse chiamata Chlò oltre ai familiari e agli amici stretti.

- Male tesoro... è in coma..- Lucinda stava piangendo

- Mà... Andrà tutto bene... Vuoi che ti raggiungiamo?-

- No amore.. Come reparto non è il massimo.. E poi vi annoiereste..-

- Hai mangiato qualcosa?-

- E come faccio? Ho una pietra al posto dello stomaco.. Al pensiero di una figlia in coma..- Lucinda ricominciò a piangere, questa volta più sommessamente.

-Andrà tutto bene mamma, tutto bene..- 

...

I'm FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora