XIII

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Chloe correva correva e correva.. Senza perdere mai il fiato. 

Oramai era fuori città, si trovava nelle campagne. Cercava sempre di non farsi vedere per l'aspetto e per il fatto che aveva solo il lenzuolo e la biancheria intima come protezione del corpo. 

Lei non poteva essere diventata quello che era diventata.. Quale legge fisica poteva spiegare il suo mutamento?

Non esistevano in forma umana i lupi.. A meno che.. 

Qualcuno come lei ci doveva essere..

La mente di Chloe sfornava idee su idee ma niente di concreto. Si chiedeva dove andare, visto che era una fuggitiva e la madre sicuramente l'avrebbe data per morta. Avranno scoperto i morti? 

Chloe si accasciò sul grano e iniziò a piangere, finchè non si addormentò.

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Qualcuno le aveva toccato la spalla, Chloe si alzò di colpo sulla difensiva.

- Ehi.. Mi dispiace di averti spaventata, non volevo - disse un ragazzo con le mani in segno di resa.

Aveva i capelli ricci biondi che le arrivavano fin sulle punte delle orecchie. Occhi che cambiavano colore a seconda della luce del sole. Indossava una tuta nera sporca di fango. 

Chloe guardava il ragazzo sconosciuto come si guarda un parassita

- Cosa ci fai qui in mezzo al grano con un lenzuolo penzoloni?.- chiese perplesso il ragazzo

- Niente che ti riguardi..- Chloe si copri' il corpo e fece per andare

- Comunque io sono Jake . - 

Chloe si girò, forse non era una cattiva persona

- Chloe. -

- Bel nome. Quella là in fondo è la mia fattoria, vuoi cambiarti? -

Forse non era un offerta cattiva, sentiva che almeno un bagno doveva darselo e accettò.

Chloe si ricordava di sua madre che ripeteva sempre a lei e alle sue sorelle di non accettare inviti dagli sconosciuti, ma Jake non ne aveva l'aria, e per ora non s'era comportato da psicomane. 

Dopo essersi lavata per bene e aver accettato i vestiti datole da Jake ( chissà da dove gli aveva presi, quei vestiti da donna..) usci' dal bagno.

- Grazie mille, per il bagno e tutto..- Chloe era nervosa, l'acqua calda non le era servita a rilassarle i nervi tesi. 

- Figurati.. Qualche volte una presenza in questa fattoria non guasterebbe..- disse Jake con aria malinconica.

- Perchè? Se posso chiedere..- 

- La fattoria era dei miei genitori, morti entrambi per un virus. Non avendo parenti vicino, ho ereditato io questa piccola fattoria..-

- Mi dispiace..-

- è passato tanto tempo.. Non importa. Quanti anni hai? - Jake diede una sedia a Chloe, che, dopo un'attimo di esitazione, si sedette.

- Diciassette -

- Come mia sorella... Partita alla volta dell'Australia -

- Tu invece? Quanti anni hai?-

- Venti -

Chloe si morse il labbro, sanguinandolo

- Qualcosa non va? -

- No.. Tutto a posto, grazie. Ora devo andare.. -

Si alzò dalla sedia e si avviò verso la porta

- Aspetta, ce l'hai un posto dove stare? -  I suoi occhi la scrutavano come a dire " ti ho trovata in mezzo al grano e ora dove vuoi andare"?

- In realtà no.. Sono una fuggitiva..- si rimorse il labbro, non voleva raccontare la storia ma non le restava altro da fare.

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Jake ascoltò senza interruzioni il racconto di Chloe.

- Io non ho problemi ad ospitarti qui, davvero..- concluse Jake

- Davvero? L'ultima cosa che vorrei è farmi vedere in città. Voglio che mi credino morta, per il bene di tutti..- Le cadde una lacrima.

Jake si alzò dalla sua sedia e andò a consolare Chloe, che ora singhiozzava. 

- Non preoccuparti, te la caverai..- disse Jake in un abbraccio

Forse, si disse Chloe, qualcosa in questa strana vita stava andando per il verso giusto..

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