XI

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Lucinda entrò da Joice&Co tutta trafelata.

-Buongiorno..- disse quasi senza respiro

- Buongiorno signora, la posso aiutare in qualcosa?- disse la commessa dai capelli rosso fuoco e con piercing su labbra e sopracciglia.

- Io.. In realtà avrei una richiesta speciale. Mia figlia è ricoverata in ospedale e io stavo cercando un medicinale che la faccia uscire..- disse tutto d'un colpo. Lucinda senza volere si trovò con le lacrime agli occhi.

La commessa con i capelli rossi, la cui targhetta diceva "Ginevra", si avvicinò a Lucinda.

- Va tutto bene signora?...- le chiese

- No.. Va tutto male.. Male... Non ce la faccio più... Mia figlia è in ospedale che solo Dio sa da quanto.. Io qui a cercare uno stupido rimedio per portarla a casa, le mie figlie che non sanno nemmeno cosa abbia la sorella. Come colmo ho i giornalisti sotto casa 24 ore su 24...- disse Lucinda a intervalli per via dei singhiozzi.

Ginevra rimase basita da tutta quella fiumana di spiegazioni, ma sopratutto rimase spiazzata e non sapeva come consolare quella povera donna il cui mondo le era caduto addosso in meno di un anno. 

D'altronde conosceva già Lucinda per via dei giornali e dei telegiornali. Non si parlava d'altro.. Ogni giornalista si era inventato un piega diversa delle storia.

C'è che diceva che Chloe avesse sangue alieno, chi diceva che lei non fosse umana, il pessimista prevedeva un contagio in città. Alcuni addirittura pensavano fosse un'illuminata e figlia di Satana.

Tutte menti contorte dalla grande fantasia.

Alla fine spiegò a Lucinda che per ora non esistevano farmaci adatti alla malattia di Chloe, e dovette abbandonare la donna ancora in lacrime fuori dal negozio.

***********

Lupi, cacciatori e sangue.. Lupi, cacciatori e sangue....

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA- Un grido stridulo invase la stanza per almeno un minuto. 

Un grido straziante, quasi inumano.

Quel grido veniva da Chloe.

I medici e una folla di curiosi invasero la stanza. Nessuno all'inizio sapeva da dove provenisse poi la dottoressa vide Chloe che si divincolava nervosamente nel letto.

- Chloe, Chloe, CHLOE va tutto bene! Tutto bene!!- cercò di calmarla la dottoressa, ma la ragazza opponeva resistenza. Due dottori aiutarono la collega a tenere Chloe a bada nel letto. 

- Per favore, non c'è niente da guardare qui!!- disse un'altro dottore alla folla dietro la porta. 

Il viso di Chloe era emaciato, occhiaie bluastre cerchiavano gli occhi della ragazza, i capelli erano diventati una massa indistinta, la pelle giallastra evidenziava le vene blu e viola, la bocca salivava...

Ma la cosa più inquietante erano gli occhi..

Gli occhi, se prima erano sempre chiusi, ora erano aperti al massimo e scrutavano tutto e tutti. Venette rosse gli accerchiavano, la pupilla era dilatatissima come se dovesse esplodere da un momento all'altro. 

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA- un'altro grido, ancora più forte del primo. 

Chloe si alzò dal letto, o quello che rimaneva...

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