Strane formiche

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Tic-toc, tic-toc, tic-toc... Comincio seriamente a pensare che starò qui all'infinito. Ormai passata la mezz'ora sento solo il ticchettio di quello squallido orologio coi coniglietti... Ma come si può?! Una cosa così stupida quanto la persona che l'ha attaccato al muro, blachi, blanchet o blenda?! Ooh ma chi sennefrega della segretaria.... Peccato che lei al contrario, si fa i cazzi di tutti. Ora mi fissa con la faccetta soddisfatta. Che nervi!!! Giro gli occhi e questa prima sbuffa poi ghigna... Tutta soddisfatta poi... Chissà quanto ci gode quella quando tutti noi, marmocchi pidocchiosi, come usa definirci, usciamo da quella porta tutti tristi o meglio scazzati e rassegnati.... Fanculo a lei e a tutti.
Mi guardo intorno, non c'è anima viva. Apparte beni, blanche, blinda come cacchio si chiama, sia chiaro.
Bene, o puzzo veramente oppure per oggi, tutti hanno deciso di ficcarsi in testa l'aureola. Ipocriti.
Sento dei passi. Al'improvviso trovo quegli stupidi coniglietti così interessanti... Un odore invade le mie narici occupando tutta l'aria intorno. Quel particolare profumo lo riconosco purtroppo. Tanto dovevo già rassegnarmi, sapevo che era stato chiamato anche lui. Tutto ad un tratto anche le scarpe sembrano così interessanti; quel bianco sporco e rovinato le danno un aria così vintage... Il buco vicino alla punta poi... Neanche parlarne, il top!
Solo ora mi accorgo che La sedia dall'altra parte della stanza viene trascinata e posizionata con lo schienale davanti al mio naso. Non sono così bassa, ho solo la faccia appoggiata ai gomiti...a sua volta appoggiati alle gambe... Che a loro volta.... No, basta. -Per la sua stupida felicità ora blanche, blenda, o cosa ha trovato qualcosa di interessante in cui ficcare il suo stupido naso-
Mi trovo i suoi occhi davanti. Mi fissa. Lo fisso a mia volta. Non me ne ero mai resa conto ma è davvero bello, capelli perfetti; lineamenti duri ma allo stesso tempo così dolci. Indossa una maglietta bianca che lascia poco spazio all'immaginazione. Fisico assurdamente perfetto, addominali scolpiti e braccia alla popeye. Il cartone animato che guardavo sempre con Josh. Quanti ricordi a pensare al passato; il dolore basta a riportarmi alla realtà.
Io e lui. Lui davanti a me, assurdamente vicino. Solo dopo secondi che sembrano anni mi accorgo di essermi imbambolata come un idiota. "Ecco tutto" così finisce il suo breve dialogo. Sicuramente tutte cazzate che non valeva la pena di ascoltare. Faccio finta di niente ma a quanto pare il coglione se ne accorge.
"Non riesci a staccarmi gli occhi di dosso da quanto sono bello" afferma, non domanda... Pfff, per poi continuare..."e non hai sentito una parola di ciò che ti ho detto, lo so... Faccio questo effetto purtroppo"
Si può essere più coglioni narcisisti di così?! A quanto pare l'apice della piramide ce l'ho difronte. Cazzone.
Nonostante la mia apparente indifferenza mi sento avvampare.
Sta per aprire di nuovo quella sua boccaccia.... -Però, quelle labbra, non troppo ne poco carnose, ma perfette; Chissà come sarebbe sentirle sulle mie... No decisamente non posso continuare di questo passo- che la porta del signor gipson si spalanca rivelandolo in tutta la sua, come chiamarla... Forma estetica riuscita male, ecco. "Signor Stones... Dovrò rassegnarmi a vederla qui ogni giorno a quanto pare" le sue prime parole. "Le ho già detto che ho una cotta per lei?!" Giro gli occhi. Proprio da Shein.
Ci facciamo strada verso l'entrata stravaccandoci sulle sedie. A quanto pare l'episodio della mensa ha riscosso successo... Bene, quello che volevo guarda.... Solo quello mi mancava. Come preside si sente in dovere di far valere la sua autorità così come a me, come a Stones altrettanto colpevole di provocazioni, affibbia l'indecente, chiamala punizione, di lavorare alla mensa per un mese. Gipson dice che dobbiamo anche collaborare io e il coglione, si intende. Che carino.

Appena finisce di blaterale mi fiondo verso l'uscita. "Non così in fretta Forrest" eccolo. Continuo imperterrita a caminare. Mi afferra il braccio e mi volta. Alzo la testa e non riesco a togliergli gli occhi di dosso. Di nuovo. Giro gli occhi, faccio per girarmi ma la sua presa è salda. Non mi molla. Sposta una mano sul mio fianco mi avvicina di più a sè, scostandomi delicatamente una ciocca di capelli. Evidentemente non puzzo come prima insinuava, dato che mi tiene, per sua volontà, così vicina.
Mi scruta attentamente " non pensare che sarà semplice bambolina, ti renderò la vita un inferno e questo è solo l'inizio". I suoi muscoli guizzano sotto la pelle delle sue braccia e con un semplice movimento mi trovo a pochi centimetri dalla sua faccia. Il mio cuore perde un battito e mi ritrovo in apnea. Poi si avvicina. Le sue dannate labbra sono sulle mie. Sento qualcosa muoversi dentro di me; forse rabbia, nervosismo, piacere... La sua lingua si fa spazio tra le mie labbra e finalmente la sento a contatto con la mia. Come piacere?!! No. No, è sicuramente odio quello che sento. La mia ragione dice di staccarsi ma lo stomaco dove migliaia di farfalle stanno ancora volando dice di no.
Vince la ragione. Mi stacco e mi allontano. Cerco di capire la sua espressione... Vedo desiderio, malizia. Delusione. Solo per un attimo.
Stampa un ghigno soddisfatto sul suo bel faccino ed è così che sento formiche su tutta la mano. Mi pizzica sempre di più, finché mi libero di loro lasciandole sulla sua faccia. Sembra sbalordito.
Mi giro e vado verso l'uscita. "Dai che ti è piaciuto" lo sento urlare.
Lo schiaffo se lo è decisamente più che meritato.
Apro le pesanti porte e, chiamala fortuna, Proprio in quel momento passa il bus. Entro. La solita puzza di merda ma non ci bado.

Arrivata. Faccio scattare la serratura e mi faccio spazio dentro casa. "Papaaaà?!" Non risponde, i soliti straordinari.
Mangio e lascio gli avanzi in microonde ma mando un messaggio per ricordarglielo. Mi spoglio, metto una maglietta e mi butto sotto le coperte.
Chiudo la luce e mi ritrovo al buio totale. Dove quel l'azzurro dei suoi fottuti occhi non esiste. Cerco di non pensarci. Penso a josh invece, mi manca tanto. Quanta voglia ho di raccontargli di quello stronzo, di quanto brutto è gipson e.... Lo voglio qui ora. Punto.
"Josh!! Spingimi più in alto!!" "Dove vuoi andare Ivy??" Voglio volare tra le nuvole!! Voglio camminare lì sopra e vedere cosa c'è oltre" "ma non c'è niente li sorellina" " e invece ti dico che c'è! Io voglio credere in qualcosa di più di come fai tu" " hai 7 anni, in cosa puoi mai credere, illuminami!" " non mi lo so ma voglio di più dalla vita" "beh per adesso devi accontentarti di me e questa splendida altalena sorellina cara" "allora promettimi che ci sarai sempre josh" "PROMESSO"

The dark side of  usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora