Pov di Chuck
"Dov'è che sono?"chiedo rigirandomi la sigaretta tra le mani, quel giorno in cui mi ha detto che sapeva dov'era Angel, ci siamo precipitati qui a Milano, devo dire che Milano è una città interessante, se solo fossi interessato a visitarla, ma dato che sono qui per riprendermi l'amore della mia vita, non ho tempo.
L'ultima volta che io ed Angel ci siamo lasciati, lei è tornata da me, io non ho mosso un dito e ammetto di aver fatto schifo, insomma io non credo alla roba che le ragazze vogliano un principe azzurro, sdolcinato e in calza maglia, ma qualcuno che le salvi da loro stesse, che le sappia capire e che sia una spalla su cui piangere, e io molte volte non sono stato all'altezza, ma Dio solo sa io quanto amo quella donna.
Si donna.
Madre dei miei figli.Lei non è più una semplice ragazza per me, lei è... non so come spiegare il centro di ogni cosa,il centro del mio universo, io non esisto se lei non è con me e io me la riprenderò, costi quel che costi lei è mia e lo sarà per sempre.
''non so di preciso devo contattare alcune persone, qui a Milano, ci vorrano almeno due giorni, abbi pazienza per favore" blatera quel mostro di mia madre.
Crede che perché mi ha detto che è gravemente malata io abbia pietà per lei?
Mai.
Ha fatto del male a tutti, ha cercato di mettermi contro mio fratello, di uccidere Angel e boh, non la perdonerò mai.
Annuisco velocemente e mi alzo mettendomi i miei occhiali da sole neri e lascio i soldi sul tavolino e faccio per andarmene girandomi,
" dove vai Chuck?" Alzo gli occhi al cielo e sospiro " in giro, voglio comprarmi qualcosa, voglio distrarmi."
"Come ti rintraccio?" Mi giro innervosendomi e la guardo " ho un fottuto telefono e hai il mio numero, chiamami. Ah e io l'albergo l'ho già trovato, tu starai con me, perché se solo provi ad allontanarti giuro che ti trovo e ti ammazzo più del previsto. " la vedo sgranare gli occhi e guardarmi, non mi risponde e prende il biglietto, io mi girone cammino lentamente guardandomi attorno, so che non so dove vado ne dove mi trovo, ma posso sempre chiedere informazioni.
Poco dopo camminando mi ritrovo in centro e spendo un sacco di soldi in vestiti, okay sono peggio di una donna, qui a Milano vedo molte ragazzine fare fotografie con persone e da quello che ho capito sono i loro beniamini.
Spero solo di ritrovare Angel, mi manca troppo.Pov di Angel
Odio le nausee.
si possono vomitare le budella? No perché fra poco vomito anche quelle; adesso sono in bagno e mentre mi lavo i denti mi sento Ethan imprecare, una þ che mi sono finita di asciugare esco dal bagno un po impacciata dal pancione e faccio capolinea nel suo studio alzando un sopracciglio e mi guarda, è vestito casual e sta al telefono, quando mi vede sorride attaccando "piccola, perché non riposi? Non voglio che succeda niente al bambino" sospiro e mi siedo sul divano di pelle rosso nel suo studio " tranquillo sta bene,comunque volevo scendere a farmi un giro, so che non verrai quindi non è che posso andare e poi mi vieni a prendere?"
Sospira preoccupato e annuisce, io invece già sono schizzata fuori dall'ufficio prendendo il mio coprispalle nero e la borsa, apro la porta e vado verso l'ascensore, quando la chiamo mi viene uno di quei monenti, quei maledetti momenti in cui ricordo Chuck.
Il colore del suoi occhi, la sua pelle diafana, il suo respiro sul mio collo e i capelli morbidi e neri.
Mi manca troppo.
Non riesco a vivere senza di lui.
Quando arriva l'ascensore entro di corsa, mi guardo allo specchio e vedo le lacrime solcare il mio viso per poi finire sul mio mento, le asciugo velocemente e mi sistemo il trucco, non voglio che qualcuno mi vedi così vulnerabile.
L'ascensore arriva a terra ed esco, infilo gli occhiali da sole e cammino verso la macchina accarezzandomi la pancia, il mio bambino,si è un bellissimo maschietto, come so che è bellissimo?
Suo papà è un dio greco.
Entro in auto e subito metto in moto, voglio parcheggiare vicino al centro così faccio più strada a piedi, nel frattempo accendo un po di musica e canticchio Hello di Adele; dopo poco arrivo in un parcheggio dove lascio l'auto e scendo avviandomi per i negozi del centro, entro in uno per bambini e prendo dei vestiti per Heiden.
Si il mio bambino si chiamerà Heiden.Sorrido al pensiero di tenerlo stretto a me ed esco dal negozio, mentre cammino scontro contro qualcuno e per poco non cado, ma due mani forti mi reggono, quando alzo lo sguardo per poco non svengo.
È il karma?
Dio?
Un segno del destino?Lui è qui, mi tiene e ora ha la mia stessa espressione di stupore.
Lo guardo e dopo un'attimo lo abbraccio stringendolo forte a me, lui ricambia per quel che può dato il mio pancione
"Sei qui" sussurra e mi tiene stretta a sé
"Dio solo sa quanto ho voluto questo momento" mi guarda la pancia ed ennesime lacrime scendono sul mio viso. Mi prende per mano e mi verso un bar vicino, sorrido felice e lo seguo
"Ora mi spieghi tutto e poi ammazzerò quel bastardo.
Ti porto via con me, tu sei mia."
STAI LEGGENDO
La mia ancora 2
RomansLe vicende di Angel e Chuck non sono ancora finite. Sequel "La mia ancora"