G.S.C.M TOWER

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Ci misimo in cammino , il tempo era rimasto immutato , la neve e il gelo la facevano da padroni e ormai di segni di civiltà ve ne erano ben pochi .
Passarono diversi giorni , credo 5 - 6 ma sembravano molti di piú .
Ad un certo punto , mentre eravamo in viaggio , trovammo se cosí lo possiamo chiamare uno strano ponte , non credo fosse propio un ponte , sembrava un qualcosa che un tempo era vivo , ci passammo sopra e notai che gli artigli del robot sprofondavano in quella che credo fosse carne , riflettendoci doveva essere un kaiju , chi sa morto di freddo , anche se sembra troppo strano, questo però era segno dell'avvicinarsi sempre di piú alla nostra meta.
Percorremmo tutto il dorso di corsa , e fecimo almeno 20 km prima di arrivare alla baia di tokyo o per meglio dire quel che ne rimaneva , ci aggirammo per la città sorgendo di tanto in tanto qualche persona in fuga , era sicuramente ancora abitata , niente a che vedere con washington , eppure i kaiju erano ancora li mischiati con la gente che scappava urlava , thunder e astral si misero le tute e io misi il casco , dettimo una tuta anche al sig.down , non era come le nostrr ovviamente , le nostre erano fatte in modo che potessimo controllare anche i nostri poteri e quindi alcune parti della tuta erano impiantate direttamente sul nostro corpo , caricammo le armi e scendemmo alla ricerca dello stabilimento di ricerca degli scienziati che potevano eventualmente conoscere ARGON , o sapere qualcosa sul 6 elemento.
Provammo a chiedere spesso alla gente che si aggirava ma senza risposte tranne delle volte in cui scappavano urlando , certo che questa tuta doveva propio spaventare !
Dopo ore interminabili di ricerca trovammo un grande recinto di filo spinato , bucato in alcune parti , oltrepassammo la barriera passando da uno dei buchi e notai che non vi erano guarda , insolita come cosa , solitamente un'edificio che conserva informazioni di tale rilievo non dovrebbe essere accessibile a nessuno , la prima impressione effettivamente era di totale abbandono , ma entrammo ugualmente.
L'edificio era grande , immenso , intricato in corridoi spogli e con ancora dei led che illuminavano poco , e scoppiettavano in scintille di energia mettendo in risalto i fili scoperti , attraversammo il corridoio centrale , in tutte e due le pareti vi erano 3 porte l'una , sfondai le prime tre a sinistra ,ma erano vuote , ne mobili ne persone , solo qualche cartella impolverata , mentre cercavo di sfondare la prima porta della parete destra , notai che la terza porta non era chiusa , come se qualcuno se ne fosse appena andato lasciandola socchiusa .
Mi diressi li con i miei compagni a coprirmi le spalle e sbirciai dal piccolo spiraglio che si era creato tra parete e porta , e li notai delle persone indaffarate a studiare qualcosa o qualcuno seduto dietro un tavolo bianco in una stanza probabilmente col vetro internamente oscurato pk non sembrava sapere di essere osservato , quando ad un certo punto i due uomini in camice si alzarono e presero con loro delle buste di colore blu quasi azzuro e uscirono , allora prima che ci scoprissero gli sparai mettendo il silenziatore alla pistola , e sistemando i corpi degli scienziati nelle camere che avevo sfondato , entrai lasciandomi i miei compagni a guardia delle 2 porte e thunder davanti la porta della stanza in cui ero , li trovai una ragazza che stava a braccia conserte e la testa sul tavolo , battei diversi colpi al vetro provai anche a gridarle delle frasi ,ma non si scomponeva , cercai di capire a cosa lavorassere gli senziati esaminando le scrivanie e trovai solo i computer accesi con diversi programmi di database , rivelatori di codici , password di accesso telecamere ecc... Sembrava qualcosa di davvero importante ciò che stavano studiando .
Ma mentre era assorta nel cercare indizi thunder mi allertò della presenza di qualcuno , ma non notarono la nostra presenza piú tosto sentii la loro conversazione abbastanza bene grazie al silenzio che amplificava le voci.
Scienziato 1
« non possiamo contunuare a fare test su quel soggetto , non sapoiamo come reaggirebbe troppo sotto sforzo »
Scienziato 2
« Argon ci ha chiesto personalmente di testare la sua resistenza , é questo il nostro compito non possiamo farci prendere dalla compassione , come hai detto tu non sappiamo come reagirà ed é per questo che dobbiamo studiarlo ancora , non sappiamo abbastanza .»
Scienziato 1
« hai ragione , comunque dobbiamo portarla dal capo , vuole vedere di persona la sua creazione »
Scienziato 2
« dopo di te ! »

E subito notai che si stavano dirigendo nella stanza in cui ero io , mi sentii in trappola ,allora prima che ci potessero vedere ci nascosimo nelle stanze sfondate tenendo le porte erette , simulando la loro normale stabilità , ma nel frattempo spiavo dallo spioncino cosa stesse accadendo .
Dopo un po vidii che i due scienziati portavano con delle catene a manette e una sorta di collare di ferro la ragazza di prima , quella dietro il vetro , eppure non capivo perché fosse cosí inabilitata non dava l'impressione di qualcunoche fosse in grado di attaccare .
Era una ragazza alta e magra con i capelli biondi e con le punte nere , vestita di solo un camice simile a quelli utilizzati in post intervento.
Non appena se ne andarono uscimmo e li seguimmo , finché non mi accorsi che entrarono in un buncher con due guardie abbastanza armata a fare la guardia , gli scienziati entrarono senza problemi mostrano un tesserino ma una volta entrati non sapevamo cosa fare per poterli seguire , l'unica era uccidere le guardie , ma erano armate piú di noi anche se in minoranza .
Pensai allora ad astral aveva il potere di modificare i pensieri della gente e condizionarli
Io
« ragazzi ho un piano , astral condizionerà le guardie a spostarsi o a permetterci il passaggio , cosí non lascieremo nemmeno caos e non ci scopriranno »
Thunder
« ma non sappiamo cosa cé li dentro , probabilmente ci sarà lo studio di argon per essere cosí fortificato »
Down
« comunque non vi farebbe niente , vi vuole vivi »
Astral
« allora io vado »
Aspettammo un po finché non sentimmo le porte del buncher aprirsi e scomparire dentro le pareti , quel che trovammo fu uno scenario raccapricciante , la ragazza che avevo visto prima si trovava su di un lettino con un lenzuolo sopra e le le funzioni vitali assenti per quel che segnava il conta battiti , nessuno ci diede peso finché da lontano superati un paio di scienziati intenti a dissezzionare o a mettere insieme parti di corpi , vedemmo un signore , alto , molto alto , giovane dai capelli castani e biondi , vestito in modo elegante , con una giacca grigio scuro con un fazzoletto rosso nella tasca della giacca , una camicia nera e dei pantaloni neri con delle scarpe in vernice nera .
Ragazzo
« chi si rivede , dott.down é un piacere rivederla »
Down
« non credo di conoscerla signore »
Ragazzo
« davvero? Non le dice niente l'esplosione della base scientifica di jorge town ? »
Down
« chi é lei? »
Ragazzo
« Giusto , non ho fatto le dovute presentazioni , io sono Arthur skiler , o anche ARGON , inventore delle piú potenti armi mai progettate al mondo , sicuramente di gran lunga migliori di voi ......... ma se non sbaglio manca qualcuno all'appello , vediamo un po , 1,2,3 e gli altri due?»
Io
« non fare finta di niente sai benissimo cosa gli é successo »
Argon
« si , hai ragione , e saprai anche che ti aspettavo quindi »
Io
« no , ma lo immaginavo »
Argon
« allora secondo te perché vi aspettavo ? »
Quel suo tono derisorio mi dava davvero sui nervi
Io
« non , so me lo dica lei , non sono brava con gli indovinelli »
Argon
« bhe vedi , mi servite per creare una nuova arma piú potente , e siccome siete qui vorrei mi aiutaste con la creazione di IBRID »
IO
«tu scherzi , vuoi che ti aiutiamo a distruggerci ? Tu sei matto »
Argon.
« Bhe vedi io non amo ricevere dei no come risposta quindi i miei amici vi scorteranno nella stanza XCI »
Non capii che volesse dirmi finché di colpo la stanza si svuotó , e con gli altri scomparve anche argon , ma c'era un problema dal tetto stava uscendo gas suporifero , e in pochi secondi la mia mente si offuscò cosí come la mia percezione visiva .

I'M RADIOACTIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora