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"Harry." Respirai sul suo petto tracciando con le dita linee immaginarie sulla sua pelle.

"Hm?"

"Quando torna a casa tua mamma?" Gli chiesi. Insomma, non volevo che lei arrivasse a casa e trovasse suo figlio a letto con la sua ragazza, sarebbe stati  imbarazzante, no?

Egli alzò il braccio per guardare che ore fossero. "Ora." Disse con calma rimettendo il braccio intorno alla mia vita e chiudendo gli occhi.

Dopo qualche secondo capimmo quello che aveva appena detto e spalancammo gli occhi. "Mia mamma arriva ora a casa." Ridisse  lui guardandomi negli occhi come per chiedermi cosa dovevamo fare.

"Tua mamma torna ora a casa." Borbottai abbastanza forte per farmi sentire da lui.

"Mia mamma torna ora, oh ora è un casino." Si disperò.

Presto scesi giù dal letto e presi i miei vestiti dal pavimento. "Sbrigati Harry." Presi la sua t-shirt nera e gliela lanciai facendola atterrare sopra la sua testa.
Feci, in fretta, scivolare la mie mutante e i miei jeans lungo le mie gambe.

Mi girai per vedere a che punto fosse Harry e mi accorsi che stava ancora correndo per la stanza con solo i boxer. "Harry, cosa stai facendo!?"

Il suo volto si rilassò quando girò la testa verso di me. Un sorriso prese spazio sul suo viso come se avesse appena realizzato qualcosa. "Non ho bisogno di vestirmi, giro sempre così quasi nudo per casa anche se c'è mia mamma in giro per casa."

Prima che potessi ridere per il suo stupido commento, sua mamma face irruzione nella stanza con gli occhi spalancati.

I suoi occhi viaggiarono per tutto il mio corpo ma poi si stabilirono su un punto. Curiosa, abbassai lo sguardo per vedere cosa stava guardando. In quel momento mi accorsi di essere ancora in reggiseno e che i miei vestiti insieme a quelli di Harry erano ancora sparsi sul pavimento.

Finalmente il suo sguardo passò a Harry, poi di nuovo a me e poi al pavimento. Ansimò mentre guardava fisso un punto per terra e Harry ed io seguimmo il suo sguardo.

Il preservativo usato era posato sul pavimento. 'Signore per favore salvami ora.' Pensavo.

I suoi occhi ruotarono prima di svenire.

"Harry! Cosa facciamo?"

"Uh, la seppelliamo?" Suggerì lui come se fosse normale seppellire sua madre ancora vivente.

"Si Harry! Mettiamo tua madre in una tomba o in un sacco per cadaveri e la seppelliamo viva!" Urlai sarcastica a lui per il suo stupido suggerimento.

"Hai ragione. Andiamo uhmm.. In Messico? Cambiamo i nostri nomi e iniziamo una nuova vita?" Era sartio in quel momento? Dallo sguardo sul suo volto potevo affermare che era serio.

Mentalmente stavo sclerano di per la stupidaggine di sto ragazzo.
"Harry, è svenuta, non è morta stupido asino!"

Dopo tutto il tempo passato a sentire le idee stupide di Harry, decidemmo di sdraiarla sul divano aspettando il suo risveglio.

"Wow, è svenuta solo perché ci ha visti dopo aver fatto sesso. Pensa se ci vedeva mentre lo facevamo!" Egli rise.

"E così noi non abbiamo fatto l'amore per te? Abbiamo solo scopato?" Mi alzai dal divano e lo guardai incredulo.

"No piccola, non volevo dire questo lo giuro." Mi rispose immediatamente mentre si alzava dopo di me. Cercò anche di prendermi le mani ma io le colpii via.

"Io.. Io devo andare." Dissi e mi diressi verso la porta d'ingresso.

Harry pov's

Si voltò e se ne andò. Proprio così. Non gliene facevo una colpa ma se fossi stato in lei non avrei reagito così. Non intendevo dire quello che ho detto, per me non era solo sesso, era amore. Avevamo fatto l'amore. Avevo fatto l'amore con la mia anima gemella.

Quattro settimane. Quattro fottutissime settimane.
Perché non aveva risposto ai miei messaggi o alle mie chiamate? Sapevo di essere un idiota, ma mi ero scusato tante volte.
Mi sentivo così depresso senza di lei in quel periodo. Mia mamma non mi parlava più, se le faceva era solo per una parola. Si comportava come se avessi ancora 16 anni ma ne avevo 18 cazzo e potevo farlo quando volevo e dove volevo.
Non avevo nemmeno fatto sesso, avevo fatto l'amore con la mia ragazza, non con una casuale. Avevo 19 anni. Perché diavolo era sconvolta? Almeno avevamo usato il preservativo.

Mia mamma però era la persona che in quel momento mi preoccupava meno, io avevo bisogno di Brooke. Lei era l'unica ragione per cui mi svegliavo e in quel periodo che non era più al mio fianco non c'era motivo per svegliarsi.

Non vedere Brooke, era una tortura. Era noioso. Senza senso. Quando lei non era con me, ero costretto a sedermi in camera rutto il giorno e pensare. E quando pensavo a tutti i ricordi che avevo io, Harry Styles, di quando picchiamo l'amore della mia vita, Brooke Palmer. Quando quei ricordi mi ritornavano in mente mi sentivo deluso e colpevole nell'anima.

Non mi meritavo lei. Non meritavo di vivere. Non meritavo di essere in ispirazione. Non meritavo di sorridere. Non meritavo di ridere ancora. Ero così depresso e la gente non se ne accorgeva neanche.

Senza esitare mi alzai e presi carta e penna.

"Cara Brooke."

Brooke pov's

"Brooke vai ad aprire la porta!" Gridò mia madre dal piano di sotto. La cosa che non avevo mai capito è mai capirò era il perché nonostante fosse già di sotto lei, dovevo aprire io la porta.

Sospirai alzandomi dal letto e andando al piano di sotto. Ad ogni mio passo sentivo una torsione allo stomaco, come succede nei film o libri quando una persona si sente che sta per accadere qualcosa di brutto.

Appena aprii la porta, una folata di vento freddo invase la mia faccia. Abbassai lo sguardo, non vedendo nessuno di fronte, per vedere poi una lettera sul tappetino. La presi e cominciai a leggerla.

"Cara Brooke,

Voglio che tu sappia che ti amo, dio ti amo così dannatamente tanto e scommetto che le persone non si sono mai rese conto delle cose che farei per te. Mi dispiace per quello che ho detto due giorni fa, non volevo dirlo e non lo penso davvero.
È stato uno stupido scherzo, uno stupido e idiota scherzo. Spero tu possa perdonarmi, per tutto. Non posso perdonare me stesso però, non ne sarei mai in grado e dovrei vivere con questa consapevolezza per tutto il resto della mia vita, sapendo che ti ho fatto del male. È una tortura dover convivere con tutto questo Brooke, lo sai? Sei così bella, il tuo sorriso, la tua risata, la tua personalità, tutto di te è bellissimo.
I miei occhi si illuminano sempre ogni volta che ti guardo e sono profondamente innamorato di te anche per questo. Mi sento profondamente innamorato di te per tutto ciò che ti riguarda in realtà. Io so che sei una persona forte e tu devi restare forte per me, okay per favore?
Io non ti sto chiedo di non piangere, perché so che lo farai. Ti sto chiedendo di non fare la stupida per la decisione che sto per fare. Forse un giorno potrai trovata una persona che ti ami come ho fatto io, anche se non credo che qualcuno potrà mai amarti tanto come ho fatto io. Mi mancherai Brooke, mi mancherà non tenerti di nuovo la mano o di non farti ridere di nuovo. Ti prego di non dimenticarti completamente di me, solo che non riuscirò a vederti sempre perché non riesco a vedere piangere. Ti prometto che ti proteggerò, sarò al tuo fianco tutti i giorni e ti proteggerò da tutto il male e anche da qualche bene che in realtà non lo è.
Ti amo per sempre e sempre.

xx
Harry."

Questa non era una lettera d'amore per ricordarmi quanto mi ama, era una lettera da suicidio.

Nota autrice:
Chiedo scusa per aver pubblicato il capitolo solo oggi e non prima ma in questi giorni ho avuto gli stage per la scuola superiore e tra varie cose non ho fatto in tempo a tradurlo prima. Anche con l'aggiornamento di Wattpad mi è più lungo tradurre i capitoli. Scusateee 😘
Vi ricordo di lasciare una stellina e un commento!

~Kia.❣

Bullied by Harry Styles (italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora