6th

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6th

• A N A S T A S I A •

Mancavano veramente poche ore alla festa, e me ne stavo stesa sul mio letto, con la testa rivolta verso sinistra, a contemplare l'armadio lasciato aperto come se da un momento all'altro un vestito ne sarebbe uscito da solo.

Il dialogo avuto in macchina con Harry quella stessa mattina non aveva lasciato la mia mente per neanche un secondo della giornata, e per quanto fossi stata sicura di aver detto quella mezza verità, mi sentivo davvero una stupida ad avergli mentito.

Non lo conoscevo, e mi aveva domandato cose abbastanza personali, e per quanto poteva incutere sicurezza, incuteva altrettanto timore.

Quando la mia porta si aprì, e ne entrò Niall, non mi preoccupai minimamente di dovermi sedere e sistemare la massa informe che erano i miei capelli in quel momento.

Il biondo mi lanciò uno sguardo e prese posto sul bordo del materasso.

«È tutto il pomeriggio che sei chiusa qui dentro.»

«..Quindi?»

«Sicura di stare bene?»

Sospirai e mi alzai fino ad appoggiare la schiena alla spalliera, «Sto bene; sono solo stanca e non ho la minima idea di cosa indossare.»

Niall scosse la testa e mi accarezzò un ginocchio, «Su questo non posso proprio aiutarti, ma sono sicuro che sceglierai bene.» Si alzò e camminò nuovamente verso la porta. «Se non dovessi vederti... L'appuntamento è alle dieci.»

Annuii e gli feci un mezzo sorriso vedendolo uscire. Era un noioso venerdì sera e sperai che le dieci arrivassero il più in fretta possibile.

Mettendomi in testa che dovevo veramente scegliere cosa indossare, accesi la luce e mi posizionai davanti all'armadio, frugando fra i tanti nuovi vestiti lì posti da Kevin e Lucas. Dopo un buon quarto d'ora mi ritrovai a stringere un paio di pantaloncini di jeans - che avrei potuto mettere grazie al fatto che non faceva ancora così freddo - e una larga camicia a quadri rossi e blu spenti.

Titubai sulla scelta delle scarpe, e la voce di Lucas mi tornò alla mente per l'ennesima volta, quindi mi ritrovai piegata sul pavimento a contemplare la moltitudine di scarpe tacco dodici in pelle e non.

Una volta scelto un paio, mi sedetti davanti alla scrivania e cominciai a preparare la base di fondotinta sul mio viso.
Non feci nulla di troppo pesante: eye-liner e rossetto matte color carne, con i capelli perfettamente lisci.

Quando lasciai la mia stanza, stringendo la piccola pochette fra le mani, mancavano ancora venti minuti alle dieci - ma sempre meglio di restarmene ulteriormente in camera.

In salone mi scontrai con Zayn; stava appoggiato allo schienale del divano ed era intento a girare con le sue lunghe dita un piccolo pezzo di carta. Alla fine lo leccò, e appiccicò un'estremità all'altra.

«Ciao..» Dissi, avvicinandomi lentamente. «Com'è che fai?»

Mise quella piccola cosa dietro il suo orecchio, e mi guardò senza proferire parola.
Mi morsi l'interno della guancia e, facendo qualche passo indietro, camminai verso la cucina dove stava - come al solito - Jarvis.

«Oh, Miss. State uscendo?»

Annuii. «C'è una festa, pensavo i ragazzi te lo av--»

«Sì, sì giusto, la festa di McCann.» Sorrise poco. «Non bevete troppo, mi raccomando.»

Finsi una risata, e mi costrinsi a tornare in salotto visto che nessuno sembrava riuscire a portare avanti una conversazione che fosse sensata.

Limitless ➸ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora